Brindisi Campari, i dazi non fanno paura
pubblicato:Il management quantifica l'impatto negativo delle tariffe USA in una cifra gestibile

Mattinata in forte rialzo (+7% circa) per Campari che si lascia alle spalle le incertezze delle sedute precedenti - il titolo era reduce da quattro ribassi consecutivi, fino a ieri nella settimana aveva lasciato sul terreno quasi il 7% - e si spinge fin sui 6,6280 euro, livello massimo da fine ottobre quando le quotazioni subirono il pesante effetto del punto di minimi del ciclo del settore.
Spunti di ottimismo dai conti al 30 giugno
Oggi lo scenario è cambiato, nonostante la spada di Damocle rappresentata dai dazi di Trump, e i conti al 30 giugno comunicati ieri dopo la chiusura del mercato offrono spunti di ottimismo. Il gruppo manda in archivio il primo semestre con ricavi in progresso dello 0,3% a 1,53 miliardi di euro (+3,5% organicamente nel secondo trimestre), EBIT-rettificato a 352 milioni, -5,6% organicamente e -2,3% complessivamente (ma nel secondo trimestre +2,9% organicamente, +3,4% su variazione totale) con margine del 23,0%, e utile netto rettificato in flessione a 215,5 milioni da 235,9 l'anno scorso.
Segnali di forza nel secondo trimestre
Nel complesso possiamo osservare una sostanziale tenuta dei conti accompagnata da, ed è quello che più importa, una tendenza al miglioramento nella seconda parte del primo trimestre, circostanza che fa pendere la bilancia verso il lato dell'ottimismo. Questo è rafforzato dalla conferma della guidance 2025 ("crescita moderata delle vendite nette organiche e un margine organico a livello di EBIT-rettificato stabile, escludendo il potenziale impatto dei dazi") e di medio periodo.
Impatto dazi gestibile
Ma l'elemento che ha probabilmente catturato l'attenzione degli operatori è l'indicazione dell'impatto causato dai dazi del funambolico inquilino della Casa Bianca: l'effetto negativo sull'EBIT 2025 è stimato tra 4 e 45 milioni di euro (quindi sui prossimi sei mesi, a livello annualizzato si tramutano in un importo compreso tra zero e 90 milioni). Considerando che il management prevede per l'attuale esercizio un dato in leggera crescita rispetto ai 605 milioni del 2024, sembra di poter ritenere che l'effetto-dazi siano tutto sommato gestibile da parte di Campari.