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Borsa Italiana, occhio ai dividendi del quarto trimestre 2022

di Enrico Danna pubblicato:
3 min

Vediamo quali sono le società quotate a Piazza Affari che staccano il dividendo nell'ultimo trimestre del 2022. Si tratta di 3 big del FTSE Mib

Borsa Italiana, occhio ai dividendi del quarto trimestre 2022

L’investitore che opera sui mercati azionari, può farlo sostanzialmente con due ottiche diverse: quella del trader, che punta a massimizzare il profitto grazie alle oscillazioni dei titoli oppure quella del cassettista che punta ad un incremento, nel tempo, del valore del proprio investimento.

Specie in questa seconda ipotesi, diventano rilevanti i dividendi che le varie società staccano annualmente e riconoscono all’azionista.

Borsa Italiana: dividendi, mon amour

In tempi di vacche magre come quelli che stiamo vivendo ormai da inizio anno (non per tutti, ovviamente, perché il bravo trader porta sempre a casa risultati, con qualunque condizione di mercato), si alza notevolmente la soglia d’attenzione sui dividendi che le diverse società distribuiscono periodicamente.

E sì, perché se non si ottengono soddisfazioni in conto capitale (con l’auspicato aumento delle quotazioni dei titoli sui quali si è investito), per mitigare l’amarezza e la negatività, non c’è nulla di meglio che una bella cedola (ovvero un dividendo), possibilmente sostanziosa.

Certo, il cassettista ha già scelto una determinata società piuttosto che un’altra, anche per la bontà degli utili da questa ottenuti nel tempo e per la propensione a riconoscere all’azionista una percentuale interessante di essi. Il trader novizio, invece, partito con ben altre intenzioni ed idee, potrebbe trovarsi nella posizione di rivalutare la parola “dividendo”.

Cercata o meno, questa cedola riconosciuta dalle azioni, fa sempre piacere quando viene accreditata sul conto corrente. Tornando a bomba quindi, ecco che, dopo un anno di sofferenze come il 2022, l’ultimo trimestre può riservare qualche soddisfazione. Ma quali sono i titoli da tenere sotto controllo?

Borsa Italiana: i dividendi del quarto trimestre

A Piazza Affari, staccheranno il dividendo nell’ultimo trimestre dell’anno in corso colossi come Eni, STM e Mediobanca. Da notare come Eni e STM distribuiscano il dividendo in quattro tranche durante l’anno e quindi, ai fini della valutazione complessiva e del rendimento, va considerata la sommatoria di tutti i flussi riconosciuti all’azionista.

Il dividendo che Mediobanca pagherà il 21 novembre invece, rapportato alle quotazioni attuali, garantirebbe un rendimento intorno al 10%. Certo, è ovviamente rilevante il prezzo di carico del titolo, ovvero quanto lo si è pagato.

Quindi, se si ventila la possibilità che una Società come Mediobanca nei prossimi due mesi possa mantenere una quotazione stabile o quasi, potrebbe essere una buona opportunità. Giova infatti ricordare che il presupposto per avere diritto al dividendo è il possesso dell’azione il giorno dello stacco dello stesso.

Quindi, posso anche acquistare il titolo qualche giorno prima (o il giorno immediatamente antecedente la data di stacco) e il dividendo mi verrà accreditato sul conto corrente. Va da sé che, il giorno nel quale un titolo stacca il dividendo, quota ex dividendo ovvero il suo valore (almeno inizialmente) viene decurtato della quota relativa al dividendo riconosciuto agli azionisti.

Quindi, se un titolo il giorno prima aveva un prezzo di riferimento di 10 euro e ha staccato un dividendo di 0,50 centesimi, all’apertura del giorno di stacco, il prezzo di riferimento iniziale sarà pari a 9,50 euro.

Per evitare di perdersi delle potenziali opportunità, è sempre utile tenersi informati su tutti gli aspetti inerenti al mercato azionario. A volte, con un briciolo di attenzione in più, si possono creare interessanti prospettive.

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