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Borsa Italiana recupera: bene le banche e utility

di FTA Online News pubblicato:
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Seduta in recupero per l'azionario italiano ed europeo che riesce durante la giornata a passare in territorio positivo dopo un avvio sottotono.

Il Ftse MIB guadagna lo 0,67%, il Ftse Italia All Share lo 0,62%, il Ftse Italia Mid Cap lo 0,3% e il Ftse Italia STAR lo 0,31%

In recupero anche l'azionario europeo: Euro Stoxx 50 +0,05%, Dax +0,18%, Cac 40 +0,11%, Ibex 35 +0,23% e Ftse 100 +0,38%

L'azionario Usa mostra ancora un rialzo con S&P 500 (+0,27%) e Nasdaq (+0,54%) in territorio positivo, mentre cede lo 0,02% il Dow Jones.

L'Euro ripiega sul dollaro e in queste ore quota 1,0712 sul biglietto verde (-0,18%).

Movimenti limitati sui titoli di Stato UE.

Il rendimento del BTP decennale italiano segna in chiusura un rialzo di 2 punti base al 4,16% mentre quello del Bund tedesco cede 1 punto base per tornare al 2,37% Lo spread si pone quindi a 180 punti base. Continua il collocamento del BTP Valore: dopo la domanda da 5,4 miliardi di euro di ieri, si sarebbe già raggiunta una richiesta di 10 miliardi di euro nel pomeriggio (dati Reuters).

Gli operatori globali sono invece sempre più allerta sulla traiettoria delle maggiori politiche monetarie che potrebbe rivelarsi meno indulgente di quanto inizialmente atteso.In giornata la Royal Bank of Australia ha alzato i tassi oltre le attese al 4,10%, ma gli ordini alle fabbriche tedesche di aprile hanno mostrato una flessione dello 0,4% decisamente inferiore alle attese e al dato precedente. Le vendite al dettaglio dell'Eurozona sono rimaste invariate ad aprile sul mese precedente (dato in miglioramento ma sotto il +0,2% atteso) e hanno mostrato una flessione del 2,6% sul dato di un anno fa, battendo le attese.

Guida la rimonta di Piazza Affari il credito con il Ftse Italia Banche che guadagna l'1,15% in chiusura. La cronaca finanziaria internazionale evidenzia i progetti di stretta sui requisiti di capitale di alcune banche americane. A Milano Intesa recupera l'1,17% e Banco BPM l'1,48% Bper guadagna lo 0,24%. Secondo la Repubblica di stamane proseguirebbero le valutazioni sul terzo polo con il nuovo destino di MPS (oggi miglior titolo del Ftse Mib con un +5,01%) che ora potrebbe finire in uno spezzatino tra Mcc, Bper e Unicredit (+1,53%) con gli sportelli della banca senese divisi tra i tre gruppi per evitare eccessive sovrapposizioni territoriali e rendere più appetibili gli asset che il Tesoro, oggi socio al 64%, da tempo deve cedere per venire incontro alle norme europee.

Intanto emergono anche tentativi di soccorso ai mutuatari più in difficoltà da parte di Unicredit e di altre banche e si cerca anche di trovare soluzione per gli impatti creditizi della situazione in Emilia-Romagna, ma va detto che il sentiment positivo odierno delle banche è generale, come dimostrato dal balzo dello 0,91% dell'Euro Stoxx Banks.

In rosso e in controtendenza Pirelli: -0,83% Il prossimo 23 giugno scadrà il termine per l'intervento del governo ai sensi delle norme sulla Golden Share. Sembra probabile un veto sul nuovo patto di sindacato che vedrebbe crescere il potere dell'azionista cinese Sinochem/ChemChina (37% del capitale) con la riduzione dei membri del cda e soprattutto l'impossibilità per il socio italiano Camfin di esprimere cariche esecutive come quelle dell'ad. Il Wall Street Journal ha pubblicato oggi un articolo in cui sembra che l'amministratore delegato (e azionista tramite le quote in Camfin) Marco Tronchetti Provera stia cercando di bloccare l'intesa che pure aveva siglato con Sinochem per l'incremento della presenza di quest'ultima nel board. Il WSJ cita una persona a conoscenza dei fatti, ma soprattutto inquadra correttamente la vicenda nelle tensioni tra Stati Uniti e Cina che si riverberano nelle partnership commerciali anche dell'Italia, come illuminato anche dalla riflessione governativa sull'accordo di Roma per l'adesione alla China's Belt and Road Initiative.

Da notare il forte passo indietro del greggio dopo il balzo di ieri seguito alla nuova stretta produttiva dell'Opec+, in corso di seduta il greggio lima le perdite con il Brent che cede ora lo 0,44% e si porta a 76,37 dollari al barile, mentre il WTI passa di mano a 71,91 dollari con una flessione dello 0,33% A Milano Eni cede lo 0,9%, Saipem lo 0,51% mentre Tenaris accelera con un +2,09%

In rosso Stellantis (-0,45%): il ministro Giancarlo Giorgetti ha affermato di non ritenere necessario un ingresso dello Stato italiano nel gruppo per riequilibrare l'influenza francese. Lo Stato deve entrare solo nei casi di fallimento di mercato ha ricordato Giorgetti (che comunque ha varato in passato un maxi-piano da 8 miliardi di euro per la filiera dell'auto). Fa discutere di nuovo il caso Agnelli dopo che il Tribunale di Torino ha deciso di sospendere il procedimento civile sull'eredità di Gianni Agnelli. Si contrappongono da tempo la secondogenita Margherita e i suoi tre figli avuti dal primo marito Alain Elkann. Si attendono a questo punto le sentenze svizzere per sbloccare il caso a Torino, dovrebbero arrivare tra la fine di quest'anno e il gennaio 2024.

Sul riferimento Ferrari, anche se l'ad Benedetto Vigna ha smentito l'intenzione di acquisire altri brand dell'auto sportiva.

Diasorin recupera in corso di seduta (+1,3%) nonostante la sanzione di 100 mila euro dalla Consob per difetto nell'informativa finanziaria. La società ha deciso di appellarsi, ma il caso, che riguarda comunicati del 2020 sul lancio di dispositivi di diagnosi del Covid, farà probabilmente discutere ancora.

Tra i titoli minori Rai Way segna un rialzo del 3,48% dopo che la Repubblica ha rilanciato il dossier della possibile fusione della società delle torri della Rai con quella delle torri Mediaset e non solo rappresentata da Ei Towers, ex quotata delistata dopo un'opa nel 2018. Da tempo si parla dell'operazione, ma secondo la Repubblica con il nuovo ad di Rai Way, Roberto Cecatto, e il nuovo ad di Rai, Roberto Sergio, il dossier potrebbe essere rispolverato. Già l'anno scorso il governo di Mario Draghi aveva emesso un DPCM per cambiare lo statuto di Rai Way e consentire un calo sotto la maggioranza della società da parte del socio Rai. Lo schema ipotizzato da la Repubblica però vede ancora Rai Way azionista di riferimento della nuova entità in nuovi rapporti con i soci di EI Towers, ossia MFE (Mediaset) al 40% attualmente e la F2i partecipata da CDP attualmente al 60%).

Brilla Illa (+56,9%) dopo la pubblicazione di documentazione su alcune operazioni.

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