Borsa Italiana, i motivi dei rialzi del titolo Banco BPM

di FTA Online News pubblicato:
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Banco BPM ha fatto registrare la chiusura più elevata degli ultimi 14 anni, ecco dove può arrivare il titolo. Bene anche Saipem, il via libera dei soci alla fusione e un promozione incoraggiano le azioni

Borsa Italiana, i motivi dei rialzi del titolo Banco BPM
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Secondo rialzo consecutivo per Banco BPM, che ha chiuso le contrattazioni di ieri a 12,845, facendo registrare la chiusura più alta dall'aprile 2011.

Goldman Sachs ha avviato la copertura sul titolo con rating "buy" e target price a 15,7 euro.

A inizio mese era stata Morgan Stanley a incrementare il prezzo obiettivo da 12,20 a 13,30 euro.

La scorsa settimana invece si sono rincorse indiscrezioni secondo le quali gli advisor starebbero già lavorando a un accordo tra il Banco BPM e Credit Agricole Italia: si ipotizza un aumento di capitale con la banca francese che salirebbe al 35-40 per cento di BPM dal 20% attuale.

Nell'operazione potrebbe rientrare anche Anima Holding di cui i transalpini prenderebbero il 40%.

Banco BPM, quadro grafico ancora interessante

Il quadro grafico del Banco BPM resta per il momento interessante con i prezzi che stanno cercando di allungare oltre le resistenze a 12,90 euro, circostanza che se ribadita oggi in chiusura di settimana, rafforzerebbe il trend rialzista di lungo corso proiettando obiettivi in area 13,70, target successivo a 14,20 euro.

Segnali di cedimento solo al di sotto di 12,10, linea di tendenza che sale dai bottom di luglio ed area di transito della media mobile esponenziale a 30 sedute, la cui violazione creerebbe i presupposti per il test a 11,40 circa (più in basso supporto in area 10,80).

Saipem, via libera dei soci alla fusione con Subsea7

Il titolo Saipem ha chiuso in progresso del +3,09% a 2,469 euro, sostenuto da due notizie di rilievo: da un lato, il via libera dell’assemblea degli azionisti alla fusione con Subsea 7, dall’altro l’avvio di copertura da parte di UBS, con raccomandazione buy e target price a 3 euro.

L’assemblea straordinaria degli azionisti di Saipem ha approvato all’unanimità degli intervenuti il progetto di fusione transfrontaliera per incorporazione di Subsea 7. Contestualmente, è stato dato il via libera anche al nuovo statuto sociale, che entrerà in vigore alla data di efficacia della fusione.

Il completamento dell’operazione è previsto nella seconda metà del 2026, un passaggio considerato strategico per rafforzare la posizione del gruppo nel mercato globale dei servizi offshore.

All’assemblea ha preso parte il 62,15% del capitale sociale con diritto di voto, confermando un’ampia partecipazione degli azionisti a un passaggio cruciale per il futuro della società.

Secondo UBS, il mercato sottovaluta il potenziale di turnaround della società.
Il record di ordini acquisiti nel 2024 garantisce infatti visibilità sui ricavi e sugli utili per i prossimi 12-18 mesi.
Inoltre, gli analisti si attendono un progressivo recupero della redditività: i margini Ebitda dovrebbero tornare ai livelli pre-Covid entro il 2028, con un’espansione stimata di circa 400 punti base, grazie al calo del peso dei contratti legacy.

Saipem, titolo sui massimi da fine agosto, ma in calo del 2% da inizio anno

Al momento il titolo viaggia ai massimi da fine agosto, sebbene resti in calo di circa il 2% da inizio anno. Secondo i dati LSEG, su 17 analisti che coprono Saipem, 13 esprimono giudizi di acquisto (buy o strong buy), mentre 4 mantengono un atteggiamento più prudente con rating hold.

Saipem ha avvicinato con il massimo di giovedì a 2,47 euro quello del 27 agosto a 2,4870 (candela gravestone doji, quindi resistenza significativa). In caso di superamento di quei livelli i prezzi dovrebbero poi confrontarsi con i massimi di luglio a 2,5410 euro, altra resistenza molto rilevante, coincidente con il 78,6% di ritracciamento del ribasso dal top di inizio anno. Oltre area 2,55 potrebbe realizzarsi un'accelerazione rialzista verso i 2,80 euro. Solo sotto area 2,35 i recenti tentativi di rialzo verrebbero negati, rischio in quel caso di discese verso i 2,20 euro. ultimo supporto in grado di evitare una fase ribassista estesa, diretta in area 2 euro.