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Borsa e psicologia: l'emotività è la madre degli eccessi

di Enrico Dannapubblicato:

L'anno che si è appena concluso ha minato diverse delle certezze che i risparmiatori avevano in campo finanziario. Il rischio, per molti, è stato ed è quello di farsi prendere dall'emotività e porre in atto delle scelte sull'onda di stress e paura. Decisioni che, quasi sempre, si rivelano poi errate.

Borsa e psicologia: l'emotività è la madre degli eccessi

Tabella dei Contenuti

Borsa e psicologia: emotività

Mantenere i nervi saldi, quando si tratta dei propri risparmi ed investimenti, non è un esercizio di facile attuazione.

L'emotività, componente del carattere di ogni persona, non è così semplice da tenere a bada, sia quando le cose vanno bene, sia quando i risultati sono nettamente negativi.

A tale proposito, il 2022, é stata una annata capace di mettere a dura prova i nervi anche di coloro che hanno un approccio "zen" agli eventi. L'emotività, se non controllata o domata a dovere, può essere fonte non solo di stress ma anche di errate decisioni e scelte

E, come ben sappiamo, quando di mezzo ci sono i nostri risparmi, é più che mai necessario sbagliare il meno possibile ed agire con la massima lucidità. 

Psicologia: l'intelligenza emotiva

Parlando di emotività, occorre fare riferimento anche all'intelligenza emotiva.

Di cosa si tratta? 

Della capacità di percepire, integrare e regolare le emozioni al fine di sviluppare la crescita ed il benessere personale. A tal fine, esistono anche dei test attitudinali in grado di misurare l'intelligenza emotiva. 

Occorre però poi verificare se, sotto stress, una persona avrebbe la stessa reazione indicata nella compilazione di un test a tavolino. Ciò non significa che conoscere il proprio quoziente intellettivo emotivo non sia utile. Anzi.

Il tutto, però, va ricondotto nei giusti canoni, perché lo stress o la paura (per esempio) sono fattori in grado di accelerare o rallentare i processi decisionali di ogni persona

E, riuscire a farsi travisare il meno possibile da questi stati d'animo, è tutto fuorché facile. Anche perché, le eventuali decisioni (sbagliate) prese in piena crisi emotiva possono condurre alla colpevolezza e allo sconforto. Il rischio è quello di entrare in un tunnel dal quale diventa poi difficile uscire. 

Emotività: come comportarsi

Come comportarsi, quindi?

Come cercare di mantenere la necessaria lucidità per ridurre al minimo le possibilità di commettere errori? 

Se è stata posta in atto una pianificazione finanziaria, può essere utile rivedere la stessa, magari rimettendo in discussione i tasselli del puzzle personale che avevano condotto a certe decisioni. 

Porsi delle domande, mettersi in discussione, significa confermare la bontà delle proprie scelte o, laddove si ravvedano modifiche da apportare, prendere consapevolezza dei cambiamenti avvenuti. Non esiste "giusto" o "sbagliato", ma esiste ciò che fa o meno al caso di ogni persona. 

L'emotività é strettamente connessa alla percezione del rischio. Occorre essere onesti con sé stessi nel mettersi a nudo e comprendere quale soglia di rischio possiamo sopportare

Questa verifica personale, va fatta nei tempi giusti. Se stiamo guadagnando parecchio, i mercati vanno a gonfie vele, abbiamo sicuramente la percezione di poter sopportare una perdita anche elevata (molto improbabile in quel momento). 

Se i mercati invece vanno male e siamo già in perdita (potenziale), la percezione sarà estramente più negativa. Ecco perchè, anche se estremamente difficile, occorre essere il più lucidi a razionali possibili quando si prendono delle decisioni che riguardano i propri soldi.

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