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Borsa Usa: indici giù nonostante le ottime trimestrali di Jp Morgan e Citigroup

di FTA Online News pubblicato:
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Indici azionari Usa in territorio negativo dopo i primi scambi, penalizzati dal calo delle vendite al dettaglio a marzo. Il Dow Jones cede lo 0,5%, l'S&P 500 lo 0,2% ed il Nasdaq Composite lo 0,4%.
Positivo invece l'avvio della stagione delle trimestrali; Jp Morgan (+7% al Nyse) ha registrato nei primi tre mesi del 2022 un utile netto in forte crescita a 12,62 miliardi di dollari (+52% rispetto al primo trimestre 2022). L'Eps, pari a 4,10 dollari, è superiore alle attese degli analisti (consensus 3,41 dollari).
Trimestre migliore del previsto anche per Citigroup (+3% al Nyse).
Tra gli altri titoli in evidenza Boeing (-4% al Nyse). Il colosso aerospaziale ha sospeso le consegne dei 737 MAX a causa di un problema di qualità di un componente.
Sul fronte macroeconomico le vendite retail sono cresciute in marzo del 2,9% annuo, contro il 5,9% della lettura finale di febbraio (7,7% in gennaio). Su base mensile le vendite al dettaglio sono invece scese dell'1,0% contro lo 0,2% precedente (3,2% il rialzo di gennaio) e il declino dello 0,5% del consensus,
I prezzi all'export sono calati in marzo del 4,8% annuo, contro il declino dello 0,8% di febbraio (2,3% l'incremento di gennaio) e quello del 4,2% stimato dagli economisti. Su base sequenziale la lettura è per una flessione dello 0,3% contro il precedente progresso dello 0,4% (0,5% in gennaio) e il calo dello 0,1% del consensus. I prezzi all'import sono invece scesi del 4,6% annuo, contro l'1,1% precedente (0,8% la crescita di gennaio) e la contrazione del 3,7% attesa dal mercato. Su base mensile l'indice è calato dello 0,6% contro lo 0,2% di febbraio (0,4% in gennaio) e il ribasso dello 0,1% del consensus.
L'Università del Michigan ha comunicato che la rilevazione preliminare dell'indici di fiducia dei consumatori ad aprile si è attestato a 63,5 punti dopo i 62,0 di marzo e contro i 62,0 del consensus.
Le scorte delle imprese a febbraio hanno fatto segnare una variazione pari a +0,2% rispetto al mese precedente dopo il -0,2% di gennaio (rivisto da -0,1%) e il +0,2% del consensus.

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