BPER in rally ieri dopo il successo dell'offerta sulla Popolare di Sondrio

di FTA Online News pubblicato:
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Leonardo, spunti positivi sul titolo in avvio di ottava da Macron e Citigroup

BPER in rally ieri dopo il successo dell'offerta sulla Popolare di Sondrio

Deciso rialzo lunedì per BPER. Il titolo ha guadagnato il 6,54% a 7,89 euro. I prezzi hanno oscillato tra 7,22 e 7,89 euro.

BPER Banca ha completato con successo l’OPS (volontaria e scambio azionario) su Banca Popolare di Sondrio, acquisendo il 58,49% del capitale — oltre il 50% necessario per il controllo integrale.

Se BPER supererà la soglia del 66,67 %, potrà chiedere in sede di assemblea straordinaria il delisting.

Se resta tra il 50% e il 66,67%, Bper avrà il potenziale controllo di fatto, ma senza un delisting, l’offerta e le negoziazioni potrebbero proseguire – con BPSO ancora esposta ai mercati regolamentati.

L’offerta iniziale del febbraio 2025, migliorata con un’aggiunta in contanti di 1 euro per azione, ha valutato BPSO circa 5,44 miliardi di euro.

Gianni Franco Papa, CEO di BPER, ha commentato che questo traguardo rafforza la posizione dell’istituto come uno dei principali gruppi bancari italiani, con oltre 2.000 filiali e 6 milioni di clienti serviti.

La banca ha annunciato di riaprire l’adesione all’OPS per altri cinque giorni di Borsa aperta, dal 21 al 25 luglio, offrendo agli azionisti residui la possibilità di aderire al deal.

Con il controllo della maggioranza di BPSO, BPER punta a integrare operazioni e ottimizzare sinergie future, consolidando la presenza nel Nord Italia e nel settore retail.

UBS ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo BPER da 10,2 a 10,5 euro, mantenendo la raccomandazione Buy, in scia al completamento della prima fase dell’OPS su Banca Popolare di Sondrio.

Secondo gli analisti, la riapertura aumenta la probabilità di una partecipazione più elevata, avvicinando BPER alla soglia utile per attivare pienamente le sinergie industriali attese. Questo scenario viene visto come un catalizzatore positivo per il titolo, in grado di rafforzare il profilo competitivo del gruppo nel medio periodo. Sul fronte operativo,

UBS prevede nel secondo trimestre 2025 un leggero calo dei ricavi core (-2% t/t), con una flessione dell’1% del margine di interesse (NII) su base trimestrale, a causa del contesto di tassi in discesa, nonostante un effetto calendario favorevole.

Bper, le azioni superano gli ostacoli di quota € 7,71

Il titolo di BPER si è lasciato alle spalle il limite superiore della fase laterale disegnata nel corso del mese di giugno, resistenza (ora supporto) a 7,71 euro circa. Il superamento di questo livello rende probabile il test dei recenti massimi di quota 8,05. Oltre questa soglia verrebbe inviato un segnale di forza di medio periodo, target in area 10 euro circa. Discese fino a 7,55 non metterebbero in discussione il segnale di forza appena inviato. Sotto quei livelli probabile un nuovo test di area 6,60 euro.

Leonardo, spunti dalla Francia e da Citigroup

Performance positiva ieri per Leonardo +2,75% a 48.59 euro grazie all'annuncio del presidente francese Emmanuel Macron relativo all'aumento delle spese per la difesa di 3,5 miliardi di euro per il 2026 e di ulteriori 3 miliardi per il 2027, portando il totale tra due anni a 64 miliardi contro i 50,5 del 2025.

Il titolo ha beneficiato probabilmente anche del positivo report di Citigroup sui gruppi USA del settore aerospaziale-difesa (le chiusure ieri sera a Wall Street Raytheon Technologies +1,64%, Boeing +1,62%, Lockheed Martin +1,30%, General Dynamics +0,88%, TransDigm Group +2,06%, Northrop Grumman +1,27%).

Segnaliamo infine che l'a.d. Roberto Cingolani ha dichiarato al Corriere della Sera che il gruppo potrà fornire tecnologia per droni all'Ucraina ma non aprirà una fabbrica nel Paese sotto attacco da parte della Russia.

Leonardo, titolo reduce da un lungo rally, ma i corsi per ora prendono fiato

L'analisi del grafico di Leonardo mette in evidenza la brusca accelerazione rialzista partita nel 2022: da quei livelli il titolo ha decuplicato la sua quotazione toccando il 2 giugno il massimo storico a 56,18 euro. Nelle ultime settimane una fisiologica correzione che per il momento ha trovato supporto a 44,22.

Il recupero di ieri ha portato i prezzi a ridosso dell'ostacolo a 48,74, limite oltre il quale assisteremmo a un attacco a 50,06, massimo del 13 giugno e riferimento oltre il quale si creerebbero le premesse per il ritorno sul record. Sopra 56,18 riattivazione del trend sottostante verso 60 e 67. Una chiusura di seduta inferiore a 44,22 preluderebbe invece a una nuova sezione di ribasso verso 41,40 almeno e appoggio successivo sul minimo di inizio aprile a 33,74.