Dati macro e trimestrali, obiettivo disinnescare Trump

di Simone Ferradini pubblicato:
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Segnali contraddittori dalla Cina, buoni dall'Europa, ora tocca agli USA con inflazione e trimestrale JP Morgan

Dati macro e trimestrali, obiettivo disinnescare Trump

I mercati provano a scendere dall'ottovolante-Trump e a concentrarsi sui fondamentali, sia macro che societari. A dire la verità l'ultima uscita del funambolico presidente americano - dazi al 30% dal 1° agosto per chi non scenderà a compromessi con la Casa Bianca - non ha creato più di tanto scompiglio: che investitori abbiano alla fine capito che can che abbaia non morde? Staremo a vedere.

L'enigma Cina

Intanto dalla Cina - seconda economia al mondo dopo gli USA - arrivano segnali contraddittori. Il PIL nel secondo trimestre, sebbene in rallentamento rispetto al primo, è risultato migliore delle attese con un +5,2% a/a e +1,1% t/t (il consensus era fissato a +5,1% e +0,9% rispettivamente). Bene la produzione industriale a giugno con un +6,8% a/a da +5,8% e contro il +5,6% atteso. Indicazioni di tenore opposto dalle vendite al dettaglio (+4,8% a/a da +6,4% e contro il +5,6% atteso) e soprattutto dagli investimenti - un parametro particolarmente significativo in ottica futura - che sempre a giugno rallentano a +2,8% a/a da +3,7% mentre gli economisti puntavano su una conferma del tasso di crescita di maggio.

In Europa buone notizie

In Europa torna un po' di ottimismo con prodizione industriale ben oltre le aspettative a maggio dopo la battuta d'arresto di aprile: +3,7% a/a (da +0,2%) contro attese a +2,4%, la crescita maggiore da settembre 2022. Sorpresa positiva anche dall'indice tedesco ZEW sulla fiducia degli investitori istituzionali a luglio balza a 52,7 punti dai 45,7 del mese scorso e ben sopra i 50,3 del consensus, toccando i massimi dal febbraio 2022. C'é da augurarsi che la manovra accomodante avviata dalla BCE a giugno 2024 stia solo iniziando a dare i suoi frutti.

Focus su inflazione e trimestrali USA

L'attenzione va ora agli USA dove alle 14:30 sono in uscita i dati sull'inflazione a giugno. Si tratta dell'indice CPI, mentre la Fed segue il PCE, ma offrirà comunque informazioni sugli effetti dei dazi attualmente in vigore - acciaio, alluminio, rame, auto e Cina - per i consumatori americani, elemento decisivo per testare la capacità negoziale di Trump. Gli operatori si concentreranno anche sull'inaugurazione della stagione delle trimestrali: prima dell'apertura di Wall Street usciranno dati dei colossi finanziari JP Morgan Chase, Wells Fargo, Citigroup, Blackrock, BNY e State Street.