Campari reduce da una seduta debole
pubblicato:MFE-MEDIAFOREUROPE in calo ieri dopo il miglioramento dell'offerta su ProSieben

Prima seduta della settimana in territorio negativo per Campari che ha ceduto il 2,6% nonostante il buon avvio a quota 6,56.
Tutti i titoli del comparto, in Europa, sono apparsi sotto tono dopo l'accordo sui dazi generalizzati al 15% sulle importazioni dalla UE agli USA, accordo che non è soddisfacente per il settore dal momento che è molto esposto sul mercato statunitense: molti operatori del comparto si aspettano in tempi brevi un azzeramento delle tariffe.
Recentemente Barclays ha ribadito il giudizio Equalweight abbassando però il target price a 6,40 euro.
Campari, spunti interessanti sul grafico
Graficamente il titolo Campari ha archiviato la quarta settimana consecutiva di crescita, grazie alla quale è risalito fino sui top di marzo in area 6,50.
Sul grafico sta prendendo forma un ampio doppio minimo con base a 5,10 euro che potrebbe mutare le sorti dei corsi nel medio lungo periodo, capovolgendo uno scenario che fino a poco tempo fa era orientato al ribasso.
Importante che ora i prezzi riescano a confermarsi oltre 6,50 euro, circostanza che non è riuscita ieri nella prima seduta settimanale. Oltre 6,50 verrebbe inviato un segnale di forza impossibile da ignorare, potenzialmente in grado di spingere i corsi fino a 7,76 euro, dove è ancora aperto il gap down di fine ottobre. Obiettivi intermedi a 6,90 e 7,30 euro. Lo scenario rialzista verrebbe indebolito dal ritorno al di sotto di 6,15 euro.
MFE-MEDIAFOREUROPE migliora l'offerta su ProSieben
Netta flessione ieri per le azioni MFE-MEDIAFOREUROPE dopo il miglioramento dell'offerta su ProSieben (+11,79% a 7,87 euro): in particolare MFE A ha terminato a 2,65 euro, in ribasso del 6,03%. Domenica sera la ex Mediaset ha deciso di portare la proposta da 4,48 euro in denaro ed una componente in natura pari a 0,4 azioni ordinarie MFE A a 4,48 euro in denaro (quindi parte cash immutata) ed una componente in natura pari a 1,3 azioni MFE A. Invariata la scadenza dell'offerta fissata alla mezzanotte del 13 agosto.
L'a.d. di MFE Pier Silvio Berlusconi ha dichiarato che la decisione è stata presa non perché ci si è resi conto che la proposta iniziale era inadeguata (L'andamento degli ultimi mesi dei due titoli aveva spinto il controvalore dell'offerta a 5,60 euro, contro i 7,04 della chiusura di venerdì di Prosieben) ma per sottolineare la convinzione nel progetto industriale - e non finanziario, MFE non punta al controllo totale - di un gruppo europeo "forte, con radici locali e una scala adeguata per competere a livello globale".
MFE-MEDIAFOREUROPE, all'attenzione i supporti di quota € 2,52
L'analisi del grafico di MFE A mette in evidenza la violazione dei supporti a 2,70-2,75 euro (minimi di settembre e novembre 2024), operazione che avrebbe determinato il completamento del potenziale doppio massimo formatosi tra luglio 2024 e il marzo scorso: formalmente questo non è avvenuto a causa della presenza del minimo del 7 aprile a 2,52.
Questo ultimo riferimento rappresenta ora lo snodo fondamentale per i destini di medio termine del titolo.
Una chiusura di seduta inferiore a questo riferimento creerebbe le condizioni per un affondo verso 2,04 almeno (minimo del febbraio '24 e linea che sale dai bottom del 2022 a 1,4020), con appoggio successivo a 1,64 (minimo dell'autunno 2023).
Un rapido ritorno sopra 2,70-2,75 potrebbe anticipare recuperi in direzione di 2,90 e 2,97-2,98, per poi tentare la copertura del gap a lasciato il 20/6 a 3,1320.