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Cartelle esattoriali, Governo Meloni a lavoro: nuova rottamazione sotto 1.000 euro

di Chiara Turano pubblicato:
4 min

Cartelle esattoriali al centro del dibattito politico. Nei programmi del neo Governo Meloni fa capolino una nuova rottamazione delle cartelle di importo inferiore a 1.000 euro. Nelle previsioni anche il saldo del 20% e il taglio del rimanente 80% sui debiti di 2.000 euro. Ecco quali potrebbero essere le novità in cantiere.

Rottamazione in vista per le cartelle esattoriali di importo inferiore a 1.000 euro.

Quella che per il momento sembra essere un’ipotesi potrebbe trovare posto nel programma del neo Governo Meloni da stilare con urgenza per tendere una mano alle famiglie già alle prese con le ponderose uscite legate al caro bollette.

La nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, così formulata, potrebbe far tirare un sospiro di sollievo a chi si ritrova ad avere sulle spalle debiti di importo non così elevato, come le multe, non onorate allo Stato da milioni di italiani.

Ancora una volta a parlare sono i dati. Allo stato attuale si contano circa 23 milioni di cittadini con almeno una pendenza esattoriale, mentre il Fisco ha iniziato a notificare ben 10 milioni di cartelle esattoriali già sul finire dell’estate. 

Vediamo quali sono le ipotesi su cui il nuovo Esecutivo è già a lavoro e cosa prevedono.

Cartelle esattoriali, Governo Meloni a lavoro: in cosa consiste la nuova rottamazione sotto i 1.000 euro

Vediamo di chiarire subito cosa potrebbe prevedere la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro. 

L’ipotesi presa in considerazione dal Governo Meloni si basa su un “saldo e stralcio” ter da mettere in atto per eliminare le cartelle esattoriali di importo inferiore a 1.000 euro, mentre per quelle da 2.000/2.500 euro, risalenti fino al 2015, un saldo del 20% del dovuto e il taglio del restante 80%. Un limite da innalzare secondo la Lega.

Cartelle esattoriali, una nuova rottamazione quater in arrivo: chi sono i possibili beneficiari

Ma non è finita qua. Nei programmi del Governo Meloni ci sarebbe posto anche per una “rottamazione” quater per i debiti d’importo superiore a quelli appena visti, oltre alla riduzione degli interessi e delle sanzioni del 5% come “sconto” da concedere con rate di 5 o 10 anni.

Una nuova pace fiscale, quella appena vista, che vedrebbe tra i primi beneficiari i Novax di età superiore a 50 anni che si stima abbiamo collezionato più di 2 milioni di multe per un importo unitario di 100 euro.

Per questi la notifica delle cartelle esattoriali da parte dell’Agenzia delle Entrate dovrebbe arrivare entro il 30 novembre 2022.

Cartelle esattoriali, Pace Fiscale per chi non ha ricevuto nulla: la novità

L’altra ipotesi potrebbe interessare, invece, chi non ha ancora ricevuto alcuna cartella esattoriale.

Per questi beneficiari potrebbe concretizzarsi l’ipotesi si avere una Pace Fiscale 5x5, così come definita dal Messaggero: una sanzione forfettaria del 5% e la rateizzazione in 5 anni.

Stiamo parlando di un provvedimento che dovrebbe essere messo nero su bianco dal Governo Meloni nell’attesa Manovra di Bilancio 2023, anche se non si esclude la sua introduzione nel Decreto Aiuti quater di prossimo arrivo.

Cartelle esattoriali, nuova rottamazione sotto i 1.000 euro: come rateizzare gli importi più alti

In attesa di specifiche indicazioni da parte del Governo Meloni sulla possibilità di accedere alla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro, c’è da dire che allo stato attuale è già possibile ottenere la rateizzazione di debiti di importo più alto, fino a 120 mila euro, inviando domanda di rateizzazione tramite PEC agli indirizzi indicati sul modello da compilare.

Basta accedere al servizio “Rateizza adesso” messo a disposizione nell’area riservata del sito internet ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, va compilato il modello R1 da inoltrare agli indirizzi PEC sullo stesso indicati.

La domanda di rateizzazione per le somme non ancora dovute può essere presentata da coloro che non hanno pagato, pagato in parte, o hanno ritardato il pagamento dei debiti in scadenza nel 2019 riferiti alla rottamazione ter, saldo e stralcio e definizione agevolata delle risorse UE.

In questo caso serve solo dichiarare l’effettiva condizione di difficoltà economica. Il debito, invece, può essere rateizzato in massimo 72 tranche (6 anni).

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