Cementir, ecco gli spunti che hanno incoraggiato l'azione
pubblicato:Borsa Italiana: Campari, alcune promozioni scaldano i prezzi

Netto rialzo giovedì per Cementir. Il titolo ha terminato la seduta a 18,30 euro in crescita del 3,62% dopo avere oscillato tra 17,60 e 18,30 euro.
Cementir ha ufficialmente completato la cessione del 100% di Kars Çimento alla turca Arkoz Madencilik, per un enterprise value di 51 milioni di euro su base cash-free/debt-free. Kars possiede un impianto integrato nel nord-est della Turchia, con una capacità produttiva annua di circa 600.000 tonnellate di cemento grigio. Nel 2024 ha generato ricavi per 26,9 milioni e un EBITDA di 3,9 milioni, impiegando circa 90 persone.
Secondo il presidente e AD Francesco Caltagirone Jr., l’operazione si inserisce nel percorso di ottimizzazione del gruppo: l’obiettivo è razionalizzare la presenza geografica, migliorare l’efficienza e concentrare gli investimenti nelle aree a maggiore potenziale di crescita.
Sul fronte della ricerca, Equita Sim ha alzato il target price su Cementir da 13,2 a 14,1 euro, mantenendo la raccomandazione hold. Gli analisti evidenziano che il terzo trimestre è stato leggermente migliore delle attese e hanno rivisto al rialzo del 2% le stime di EPS 2025-2026.
Nei primi nove mesi del 2025 il gruppo ha riportato un utile ante imposte di 173,8 milioni, in calo rispetto ai 210,4 milioni dello stesso periodo del 2024. I volumi mostrano comunque un quadro resiliente: cresce il cemento (+2,4%), gli aggregati (+5,2%) e rimane sostanzialmente stabile il calcestruzzo (-0,3%), con un recupero significativo nel terzo trimestre.
I ricavi si attestano a 1,227 miliardi, leggermente sotto i 1,235 miliardi del 2024, mentre il Mol scende a 287,3 milioni (-2,9%). A cambi costanti, tuttavia, l’EBITDA sarebbe salito a 296,5 milioni (+2,6%), segnalando una performance operativa più solida di quanto il dato riportato suggerisca.
Nonostante un contesto complesso, tra fragilità macroeconomica e incertezza geopolitica, Cementir conferma la guidance per l’anno, al netto delle componenti straordinarie: segnale di una gestione prudente ma fiduciosa sulla tenuta del business.
Cementir, segnale tecnico molto significativo
Il titolo Cementir ha messo a segno un segnale tecnico molto significativo: la rottura al rialzo del canale crescente che incanalava i prezzi da aprile. Si tratta di un pattern solitamente interpretato come accelerazione del trend positivo, perché indica che il mercato non si accontenta più della progressione graduale all’interno del canale ma inizia a comprare con convinzione crescente.
Negli ultimi mesi il titolo aveva costruito una serie di minimi e massimi via via più elevati, rispettando perfettamente la struttura del canale. La fuoriuscita verso l’alto avvenuta nelle ultime sedute mostra un cambio di passo: la pressione in acquisto domina, e i prezzi riescono finalmente a superare la fascia di resistenza dinamica che aveva contenuto ogni tentativo di rialzo.
Con la rottura al rialzo, il primo target naturale si colloca in area 19,75 euro, livello corrispondente ad una resistenza statica importante visibile nel grafico (ex area di congestione e primo obiettivo proporzionale al movimento precedente).
Oltre questa soglia, il secondo target di rilievo si colloca in area 21,10 euro, massimo assoluto di medio periodo e livello psicologico che potrebbe attrarre i prezzi in caso di prosecuzione del momentum.
Il breakout è sostenuto anche da: volumi in leggero aumento, che confermano la partecipazione degli investitori, massimi e minimi crescenti, segnale tipico di un trend sano e assenza di divergenze ribassiste evidenti, che spesso anticipano esaurimenti del movimento.
Finché i prezzi resteranno sopra il bordo superiore del canale (ora supporto dinamico), lo scenario rimane costruttivo. Solo un ritorno sotto 17,50–17,60 indebolirebbe il quadro grafico.
Campari, conferme dagli analisti
Campari tra i migliori titoli del FTSE Mib, al termine della seduta di ieri, con un rialzo del 2,79%. Barclays ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 7,90 a 8,60 euro; gli analisti della banca britannica hanno sottolineato le prospettive di crescita del mercato USA degli alcolici (+42 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni) determinate dalle aspettative di esplosione del settore dei robotaxi e del ride-hailing.
Ad inizio mese, sempre Barclays aveva migliorato la raccomandazione sul titolo da "Equalweight" a "Overweight" e incrementato il target price da 6,10 a 7,90 euro.
Nei giorni scorsi invece Banca Akros aveva confermato la raccomandazione "Buy" e il "prezzo obiettivo" a 7,50 euro.
Da segnalare che in merito alla questione della controllante Lagfin, che ad inizio dello scorso mese aveva portato al sequestro conservativo di azioni Campari per un controvalore di 1,2 miliardi di euro nell'ambito di un contenzioso fiscale in essere da circa due anni, le ultime indiscrezioni parlano di una trattativa in atto con l'Agenzia delle Entrate per la risoluzione della controversia mediante il pagamento di circa 400 milioni di euro.
Campari, scattata una "bull trap"
Graficamente il titolo aveva costruito un doppio minimo in area 5,10 tra febbraio e aprile scorsi che sembrava poterne rilanciare le ambizioni dopo che ad agosto i prezzi avevano confermato la configurazione spingendosi oltre quota 6,50.
Ed invece si è trattato soltanto di un falso segnale, una "bull trap" che ha ricondotto rapidamente il titolo in area 5,30/5,50. Attualmente i prezzi si trovano al di sotto di 6,00 euro, riferimento più volte attaccato senza successo, nelle ultime settimane, sul quale troviamo le media mobile esponenziale a 40 sedute. Oltre quota 6,00, meglio se ribadito in chiusura di ottava, spazio per un nuovo test a 6,50, con buone possibilità in tal caso di rivedere i top estivi in area 6,85. Segnali di ripresa più convincenti nel lungo periodo, tuttavia, solo con il successivo superamento di area 7,00. Sul fronte opposto invece sotto 5,40 probabile il ritorno sul supporto strategico a 5,10 euro, la cui violazione aprirebbe spazi di ribasso più ampi proiettando obiettivi a 4,20 circa.
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