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Criptovalute: cosa aspettarsi da Bitcoin nel 2023? Il punto di vista di TradingCenter.it

di Vanessa Mazzeo pubblicato:
3 min

L'anno che sta per concludersi si è rivelato decisamente negativo per le criptovalute: com'è ben noto infatti, nel quarto trimestre lo scandalo Ftx ha contribuito a gettare nello sconforto un settore già in conclamato bear trend, tanto che la maggior parte degli asset digitali ha visto la valorizzazione di mercato segnare nuovi bottom di periodo.

Criptovalute: cosa aspettarsi da Bitcoin nel 2023? Il punto di vista di TradingCenter.it

Persino il Bitcoin non ha potuto sottrarsi al panic selling generalizzato e nell' ottava più nera, quella della bancarotta dell'exchange di Sam Bankman, la quotazione del token ha subito un tracollo di oltre 5000 dollari.

Tuttavia in un clima abbastanza cupo non si può sottacere un elemento che lascia intravedere qualche spiraglio di luce: secondo alcuni analisti, sebbene la crisi di fiducia che ha investito l'ecosistema crypto sia di enormi proporzioni, il fatto che i prezzi di Bitcoin siano stati in grado di costruire un'area supportiva in una situazione di alta volatilità potrebbe essere un'indicazione della volontà da parte delle mani forti di non mollare definitivamente il settore.

Del resto, almeno da un punto di vista tecnico, i livelli statici che delimitano i massimi del precedente ciclo rialzista di BTC hanno dimostrato una grande valenza; per questo motivo un 2023 con quotazioni di nuovo stabilmente al di sopra dei 20000 dollari potrebbe esser foriero di interessanti spunti operativi.

Naturalmente in base al personale approccio al mercato di riferimento bisogna definire una strategia ben codificata e selezionare un intermediario finanziario adatto alle proprie esigenze.

Infatti, capire come investire in Bitcoin è importante al fine di individuare il modus operandi da adottare a seconda di uno specifico canale di negoziazione.

Bitcoin e i canali operativi regolamentati

Bitcoin, essendo il token più capitalizzato e più importante in assoluto, può essere acquistato attraverso le piazze di scambio regolamentate: come molti sapranno, già da tempo al Chicago Mercantile Exchange sono stati quotati i futures e le opzioni che hanno per sottostante BTC e più recentemente è sbarcato sul mercato l'etf Proshares Bitcoin Strategy.

Si tratta di soluzioni di investimento molto interessanti che tuttavia devono essere valutate in un quadro più generale che tenga conto dei costi da sostenere e del capitale da conferire, un connubio che potrebbe scoraggiare un'operatività di questo tipo.

Gli esperti del settore analizzano valide alternative alle piazze di scambio regolamentate per investire in Bitcoin.

L'obiettivo è quello di mettere insieme, per valutarne le caratteristiche, tutti quegli intermediari che offrono ai propri utenti piattaforme di negoziazione estremamente evolute e non prevedono alcuna spesa per il loro impiego.

Gli exchange di criptovalute e i broker online non solo sono in possesso dei requisiti in questione, ma permettono di accedere ai propri servizi con capitali di partenza davvero esigui.

Bitcoin: caratteristiche dei circuiti decentralizzati

Come spiegato sul sito di formazione finanziaria di TradingCenter (sito web: www.tradingcenter.it) gli exchange hanno il compito di far incrociare domanda e offerta sulle valute virtuali, attraverso i circuiti decentralizzati.

Gli utenti, nella fattispecie, possono convertire valuta fiat in crypto e custodire l'asset all'interno di un e-wallet.

La peculiarità di tali soggetti risiede nel fatto che le posizioni mantenute in overnight non generano commissioni di rollover, per cui il canale operativo è particolarmente indicato per le immobilizzazioni di lungo periodo; naturalmente gli exchange non implementano la funzionalità dello short selling.

I broker online, come evidenziato dagli esperti di www.tradingcenter.it, consentono di investire in Bitcoin attraverso la compravendita dei contratti per differenza.

Questi derivati servono a replicare sinteticamente il prezzo dell'asset digitale e a garantire al contempo il dispositivo della leva finanziaria e il dispositivo della vendita allo scoperto.

Tali caratteristiche, che li rendono estremamente funzionali nell'esecuzione di strategie di breve termine, rappresentano un impedimento nell'approccio buy and hold, in quanto l'operatività con il margine bloccato implica dei costi per le posizioni lasciate aperte overnight.

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