Diasorin, azioni ancora sotto osservazione, ma aumenta la prudenza

di FTA Online News pubblicato:
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Leonardo, imminente la joint venture europea sui satelliti

Diasorin, azioni ancora sotto osservazione, ma aumenta la prudenza

Diasorin termina la seduta di mercoledì con un modesto rialzo dello 0,08% a 79,10 euro. I prezzi hanno oscillato tra 78,22 e 79,16 euro.

Il titolo Diasorin resta nel radar degli analisti, ma il tono delle valutazioni sta diventando più prudente man mano che si avvicina la stagione delle trimestrali.

Nonostante qualche taglio ai target price, il sentiment complessivo rimane costruttivo, sostenuto da fondamentali solidi e da una valutazione ritenuta interessante dopo la debolezza recente del titolo.

Deutsche Bank ha ridotto il prezzo obiettivo su Diasorin da 120 a 109 euro, confermando comunque il giudizio Buy. Gli analisti sottolineano che il primo semestre del comparto diagnostico europeo ha mostrato una buona crescita organica (+7,8%), ma stimano un rallentamento intorno al 4,4% nel terzo trimestre.

In questo contesto, la banca tedesca ritiene improbabili ulteriori rialzi delle guidance, fatta eccezione per Qiagen, che potrebbe rivedere al rialzo l’EPS. Il taglio al target su Diasorin riflette quindi più un aggiustamento di settore che un cambiamento nella view fondamentale sulla società.

Anche UBS conferma la raccomandazione Buy, con un prezzo obiettivo di 98 euro. Gli analisti ammettono che la loro promozione del titolo aveva inizialmente suscitato scetticismo nel mercato, a causa dei timori per un possibile taglio della guidance sui ricavi del terzo trimestre e dei dubbi su una ripresa della crescita organica nel 2026.

Tuttavia, secondo UBS, il mercato continua a sottovalutare la capacità di Diasorin di far crescere in modo stabile il proprio business core, mentre la pipeline di nuovi prodotti rappresenta un’opzione di crescita aggiuntiva che potrebbe offrire sorprese positive nei prossimi anni. A livello di multipli, il titolo tratta a circa 16-14 volte gli utili attesi 2025-26, un livello decisamente inferiore alla media storica di 25 volte, segnalando un potenziale di rivalutazione nel medio periodo.

Più pragmatica, Equita SIM ha colto la debolezza recente del titolo per aumentarne il peso in portafoglio di 50 punti base, mantenendo un giudizio Buy e un target price a 118 euro. La sim italiana vede nella fase di debolezza un’opportunità, convinta che i multipli attuali offrano un buon punto d’ingresso e che il 2025-26 possa segnare un ritorno alla crescita degli utili.

Nel complesso, Diasorin continua a essere percepita come una società di qualità, ma in un contesto di mercato che richiede conferme concrete dalle prossime trimestrali. Gli investitori guardano con interesse al potenziale di crescita del business diagnostico core e dei nuovi prodotti, ma restano attenti ai segnali di rallentamento e alla visibilità della pipeline. In sintesi, il titolo resta attraente per chi punta su una rivalutazione di medio periodo, ma la prova dei conti del terzo trimestre sarà decisiva per rinnovare la fiducia del mercato.

Diasorin, situazione delicata per il titolo

Il titolo Diasorin è in una situazione delicata: la seduta del 6 ottobre è stata archiviata come uno "shooting star", candela che compare in prossimità di forti resistenze e che può anticipare l'avvio di una fase ribassista.

Ed effettivamente il massimo del 6 ottobre a 80,38 è molto vicino al 38,2% di ritracciamento del ribasso dal top di fine agosto, posto a 80,70. Fino a che area 80,70 non sarà alle spalle resterà elevato il rischio che il recente rimbalzo sia solo una interruzione temporanea del ribasso precedente.

La violazione di area 77 euro potrebbe al contrario confermare il downtrend con primo obiettivo a 75,66 euro, base del gap del 1° ottobre. Supporto successivo in area 73,50 euro.

Leonardo, ancora attesa per la joint venture dei satelliti

Rialzo di 2,41 punti percentuali a 56,2 euro nella seduta di ieri per Leonardo, in scia alle positive notizie sulle attività del gruppo. Ieri l'amministratore delegato Roberto Cingolani ha dichiarato che l'accordo per la joint venture nei satelliti con Airbus e Thales potrebbe essere "questione di giorni o settimane", mentre si stanno facendo sempre più insistenti le voci secondo cui la Germania starebbe per approvare l'acquisto di 20 nuovi Eurofighter Typhoon per un valore complessivo di 3,75 miliardi di euro: Leonardo partecipa con il 36% al consorzio che produce il caccia.

Da segnalare inoltre che il gruppo ha rinnovato con successo una linea di credito da 1,8 miliardi di euro, con un pool di banche nazionali e internazionali. La nuova linea di credito riduce il margine del 30% ed estende la durata di 5 anni (fino al 2030) a conferma del percorso di rafforzamento del merito di credito di Leonardo, riconosciuto come solido investment grade da parte delle tre principali agenzie di rating.

Leonardo, dopo il rally del 2025 servono conferme

Graficamente il titolo Leonardo ha mostrato il meglio di sé nella prima metà dell'anno quando ha più raddoppiato il valore in borsa, ma ora, dopo una fisiologica pausa di consolidamento i prezzi sono tornati a premere sull'acceleratore toccando di recente nuovi record, seppur molto vicini ai precedenti di giugno a quota 56,18.

Il definitivo superamento di area 56,00, che andrà ribadito almeno da una chiusura settimanale, rappresenterebbe un segnale di continuità per il trend rialzista di lungo corso ed aprirebbe la strada al raggiungimento di nuovi obiettivi anche ambiziosi.

Di fatto potrebbe essere ribaltata al rialzo l'ampia fascia di oscillazione laterale degli ultimi 4 mesi circa, intervallo compreso tra 44,00 e 56,00 euro, circostanza che proietterebbe obiettivi potenziali in area 68,00, con target intermedio a 62,00 euro. Sotto 56,00 invece resterebbe vivo il rischio che su tale livello possa prendere forma un doppio massimo, configurazione che richiederebbe comunque molto tempo prima di essere portata a compimento, ma che troverebbe le prime timide conferme con la violazione dei supporti presenti in area 51,50.