Dovalue, nuovi contratti ma la settimana comincia male

di FTA Online News pubblicato:
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Stellantis in calo con il settore automotive. Titolo su un livello critico, è possibile un'inversione, ma servono conferme

Dovalue, nuovi contratti ma la settimana comincia male

Dovalue, nuovi mandati di servicing

Avvio di ottava in calo per Dovalue dopo il buon rialzo dell'ultima settimana. Il gruppo ha acquisito mandati di servicing pari a 2,3 miliardi di euro di gross book value con pagamento di 7,2 milioni, portando il totale da inizio anno a 5,4 miliardi, pari quasi il 70% del target di 8 miliardi per l'intero 2025.

Dovalue, situazione grafica difficile

Graficamente tuttavia la situazione resta piuttosto difficile con il titolo che soltanto nell'ultimo anno ha perso il 70% circa aggravando le perdite accumulate negli anni precedenti. Da novembre è comunque partita una reazione che sta cercando di alleviare il precedente ribasso, ma i prezzi dovranno inviare segnali di risveglio più convincenti di quanto fatto fino ad ora per riuscire ad allentare le tensioni.

Necessario in tale ottica il superamento di quota 1,70, resistenza che già a dicembre ha frenato la reazione del titolo. Oltre tale livello (attendere conferme in chiusura di settimana) si aprirebbero spazi di crescita verso 2,15/2,20 euro dove troviamo il 38,2% di ritracciamento della discesa dai top di giugno 2024, riferimento critico nello scenario di lungo periodo.

Sul fronte dei supporti invece monitorare con attenzione quello a 1,30 la cui violazione rischierebbe di accelerare ulteriormente il processo ribassista spedendo i corsi nuovamente al di sotto di quota 1,00.

Stellantis reduce da un brutto lunedì

Pesante ribasso ieri per Stellantis: il titolo ha archiviato la seduta in calo del 4,52% a 12,376 euro dopo avere oscillato tra 11,894 e 12,472 euro.

Secondo Daniel Roeska, analista senior di Bernstein, il settore automobilistico statunitense potrebbe subire un costo aggiuntivo fino a 40 miliardi di dollari all'anno, che si tradurrebbe in un aumento medio del 7% per veicolo, a causa dei dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Goldman Sachs, prima dell'annuncio delle nuove tariffe, aveva evidenziato il peso di Canada e Messico, che rappresentano quasi un quinto del valore del consumo e della produzione di veicoli negli Stati Uniti. Le sovrattasse sulle importazioni dal Messico potrebbero rappresentare una criticità per General Motors, mentre un possibile spostamento della produzione negli Stati Uniti resta un’opzione, secondo gli analisti di RBC in una nota del 28 gennaio.

Tra le case automobilistiche europee, Volkswagen e Stellantis risultano le più esposte, con un impatto stimato rispettivamente in 8 miliardi di euro (8,25 miliardi di dollari) sui ricavi per Volkswagen e 16 miliardi di euro per Stellantis, secondo Stifel.
Tuttavia, l’effetto reale potrebbe essere significativamente inferiore, grazie alle contromisure già adottate dalle aziende.

Gli analisti di Mediobanca Research evidenziano come i nuovi dazi imposti dall’amministrazione Trump rappresentino una minaccia rilevante per il settore automobilistico nel 2025. Secondo le loro stime, le misure introdotte potrebbero determinare un incremento dei prezzi su circa il 25% dei volumi venduti negli Stati Uniti.

Tra le aziende italiane più esposte figurano Stellantis, Brembo e Pirelli. Stellantis, che realizza circa il 40% delle sue vendite negli USA, potrebbe ridurre l’impatto dei dazi riallocando parte della produzione all’interno del Paese, sfruttando la capacità inutilizzata degli impianti locali.

Brembo genera il 27% del proprio fatturato negli Stati Uniti, con il 35% della produzione destinata a questo mercato proveniente dal suo stabilimento in Messico. Di conseguenza, si stima che circa il 9% delle vendite complessive del gruppo sarà influenzato dai nuovi dazi.

Per Pirelli, che ogni anno vende circa 10 milioni di pneumatici negli Stati Uniti (pari al 26% delle vendite globali), l’impatto potrebbe essere significativo: ben 6 milioni di unità provengono dal Messico, rendendo vulnerabile il 16% del fatturato.
Secondo Mediobanca Research, ciò potrebbe tradursi in una riduzione del 7% dell’EBIT. Il mercato automobilistico italiano ha iniziato il 2025 con una contrazione del 5,86% nelle immatricolazioni rispetto a gennaio 2024 a 133.692 unità.

La transizione ai veicoli elettrici rimane lenta, con la quota di mercato delle auto elettriche pure scesa al 5%. Le previsioni per il 2025 restano pessimistiche, con Unrae e CSP che escludono un ritorno ai livelli pre-pandemia.

L'Anfia sollecita una strategia europea più flessibile, mentre Federauto evidenzia il peso delle auto-immatricolazioni dei concessionari per sostenere il mercato.

Stellantis ha immatricolato 41.532 veicoli nel mercato italiano a gennaio 2025, registrando un calo del 15,8% rispetto alle 49.333 unità dello stesso mese dell'anno precedente. Tuttavia, la quota di mercato del gruppo è risalita al 31,1%, tornando sopra la soglia del 30%, secondo i dati elaborati su fonte Dataforce.
Banca Akros ha ribadito la raccomandazione Neutral su Stellantis, con un prezzo obiettivo di 12,5 euro per azione. Nel mese di gennaio, il gruppo ha registrato una flessione del 12,5% su base annua nelle immatricolazioni di veicoli in Francia, mentre la quota di mercato si è attestata al 32,6%.

Stellantis, il quadro grafico

Configurazione Attuale

Il titolo Stellantis ha disegnato sul grafico giornaliero una candela di tipo hammer, con un minimo a 11,89€, livello quasi coincidente con il minimo del 13 gennaio. Questo pattern è significativo perché in passato, una candela simile comparsa il 2 dicembre aveva favorito un rimbalzo del prezzo, suggerendo la possibilità di una reazione positiva anche in questo caso. Cosa Significa il Pattern "Hammer" in Analisi Tecnica?

L'"hammer" (martello) è un pattern di inversione rialzista che si forma dopo un movimento ribassista prolungato. Ha le seguenti caratteristiche: un corpo piccolo (differenza ridotta tra prezzo di apertura e chiusura), una lunga ombra inferiore, che indica un rifiuto dei livelli più bassi da parte del mercato. Un'ombra superiore assente o molto corta.
Questo pattern segnala che, nonostante una forte pressione ribassista nel corso della seduta, i compratori sono riusciti a far risalire il prezzo, mostrando una potenziale inversione della tendenza negativa. Tuttavia, è necessaria una conferma nei giorni successivi, preferibilmente con una chiusura sopra il massimo della candela hammer.

Livelli Chiave per Stellantis

Scenario Ribassista

Se il prezzo scendesse sotto 11,90€, il prossimo supporto chiave si troverebbe ai minimi di dicembre a 11,27€. Un'ulteriore perdita di questo livello potrebbe portare a un’estensione della discesa con target a 10,50€, area di possibile accumulo da parte degli investitori.

Scenario Rialzista

Se il prezzo riuscisse a superare i massimi della candela hammer, il primo obiettivo sarebbe 12,86€, livello corrispondente al lato alto del gap ribassista di lunedì. Una chiusura sopra questa resistenza migliorerebbe il quadro tecnico, aprendo la strada verso 13,50€, che rappresenta una resistenza critica e livello chiave da monitorare per valutare un'eventuale inversione del trend di medio periodo.

Conclusioni

Il titolo si trova a un livello cruciale: la formazione di un hammer suggerisce una possibile inversione rialzista, ma sarà necessario un segnale di conferma con volumi adeguati e una chiusura sopra le resistenze indicate.

Al contrario, una violazione del supporto a 11,90€ potrebbe far ripartire la pressione ribassista con obiettivi più bassi.