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Enel supera le aspettative nel 2022

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

Enel conferma obiettivi decarbonizzazione e crescita nel 2023 dopo i risultati record del 2022

Enel supera le aspettative nel 2022

Enel, il 2022 in sintesi

Enel ha riportato risultati positivi per l'anno 2022.

L'EBITDA ordinario è stato di 19,683 miliardi di euro, leggermente inferiore ai preliminari di 19,7 miliardi.

L'utile netto ordinario è stato di 5,391 miliardi di euro, superiore alle stime di 5,246 miliardi. Il debito netto è stato di 60,068 miliardi di euro, in linea con i preliminari.

Enel ha annunciato un dividendo di 0,40 euro per azione, di cui 0,20 euro per azione già corrisposti come acconto a gennaio 2023, in aumento del 5,3% rispetto al dividendo complessivo di 0,38 euro per azione del 2021.

La guidance per il 2023 è stata confermata, con un EBITDA previsto tra 20,4 e 21,0 miliardi di euro, un utile netto tra 6,1 e 6,3 miliardi di euro, un rapporto debito netto/EBITDA tra 2,4 e 2,5x alla fine del 2023 e un dividendo di 0,43 euro per azione.

Enel, l’utile batte le attese

Enel, l'azienda multinazionale italiana nel settore dell'energia, ha chiuso il 2022 con un utile netto di €5,4 miliardi, in calo del 3,6% rispetto al 2021 ma leggermente migliore di quanto precedentemente indicato dalla società stessa.

I dati sul debito ed EBITDA erano già stati comunicati. Durante la conference call con gli analisti, l'AD ha confermato le previsioni per il 2023 e ha dichiarato di aspettarsi di annunciare la cessione degli asset in Argentina entro l'estate.

Il quarto trimestre è stato migliore del previsto per le attività in Italia e in America Latina, ma inferiore alle aspettative in Spagna. La riduzione del debito sta finalmente accelerando.

È positivo il fatto che le dismissioni annunciate, con il cambiamento di perimetro che comportano, non abbiano portato a rettifiche dei target per il 2023.

Enel, Starace conferma dividendo

L'AD di Enel, Francesco Starace, ha confermato il dividendo 2023 a 0,43 euro, ma ha anche lasciato aperta la possibilità che possa migliorare se le condizioni lo permettono, in risposta alle domande degli analisti dopo la presentazione dei risultati del 2022.

Questa dichiarazione suggerisce che Enel è fiduciosa nella propria capacità di generare flussi di cassa sufficienti per sostenere il dividendo, e che potrebbe anche aumentarlo se le condizioni di mercato lo permettono.

Tuttavia, l'azienda potrebbe anche decidere di mantenere stabile il dividendo in caso di incertezza economica o di fluttuazioni del mercato.

Enel, la guidance viene confermata

Il CEO di Enel, Francesco Starace, ha confermato la guidance 2023 della società durante una conference call con gli analisti a seguito della presentazione dei risultati del 2022.

Secondo il bilancio, la politica dei dividendi di Enel rimane semplice e prevedibile, con un dividendo per azione (Dps) di €0,43 per il periodo 2023-2025, in aumento rispetto ai €0,40 del 2022.

Starace soddisfatto dei risultati

Francesco Starace, ad e dg di Enel, ha commentato gli eccellenti risultati del 2022, attribuendoli alla resilienza del modello di business integrato, alla solida performance operativa e alle azioni manageriali implementate.

Enel ha superato la guidance annunciata ai mercati e propone un dividendo di 0,40 euro per azione, in crescita rispetto all'anno precedente.

Il gruppo intende continuare a crescere nelle rinnovabili e a digitalizzare le reti di distribuzione per decarbonizzare il mix di generazione e aumentare l'indipendenza energetica.

Concentrerà gli investimenti soprattutto in Italia e negli altri Paesi core, accelerando il percorso di crescita sostenibile e riducendo ulteriormente il profilo di rischio.

Enel, le cessioni porteranno nuove opportunità di crescita

Enel ha annunciato di aver completato cessioni per un valore di 5,9 miliardi di euro nel 2022 e prevede di portare a termine altre cessioni per un valore di 12,2 miliardi di euro entro quest'anno.

La società ha dichiarato di aver continuato il processo di razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche attraverso la valorizzazione di asset, inclusi quelli ceduti attraverso il modello di business di Stewardship.

La vendita della generazione in Argentina, l'uscita dalla Romania e i piani di cessione della distribuzione in Argentina, l'uscita dal Perù e la vendita di Ceara in Brasile, dovrebbero portare a una cassa di 12,2 miliardi di euro quest'anno, secondo le slides di presentazione illustrate durante la conference call con gli analisti.

Questo processo di cessioni potrebbe aiutare Enel a ridurre il suo debito e aumentare la sua liquidità, consentendole di investire in nuove opportunità di crescita.

Nuovo record di capacità rinnovabile per Enel

Enel ha raggiunto un nuovo record di capacità rinnovabile installata nel 2022, con la costruzione di 5.223 MW, inclusi 387 MW di batterie, portando la capacità gestita a circa 59 GW alla fine dell'anno.

Entro il 2025, il gruppo prevede di aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata, ben posizionandosi verso il raggiungimento dei propri obiettivi di decarbonizzazione.

La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha superato quella da fonte termoelettrica, raggiungendo i 123,7 TWh. L'obiettivo a lungo termine del Gruppo Enel resta il raggiungimento del "Net Zero" entro il 2040.

Nel 2023 è previsto il proseguimento degli investimenti nelle energie rinnovabili.

Equita Sim resta positiva su Enel

Equita Sim ha confermato il rating buy e il target price di 6,6 euro su Enel dopo la pubblicazione dei risultati del 2022, che non hanno portato ulteriori novità rispetto ai dati preliminari.

Gli esperti hanno giudicato positivamente i risultati, sottolineando che l'outlook per il 2023 è costruttivo, con target confermati e buona visibilità. Inoltre, il processo di cessioni di asset rappresenta un catalizzatore positivo per Enel, con un rapporto D/Ebitda atteso a fine anno a 2,6.

Equita ritiene che il profilo del titolo rimanga interessante, con il 2024 ad un multiplo P/E di 8,3, un rapporto Ev/Ebitda di 6,1 e un rendimento dell'8,2%. In particolare, gli analisti vedono un miglioramento dell'outlook per il recupero del margine integrato e la stabilizzazione dei prezzi energetici.