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Eni registra risultati solidi nel secondo trimestre, il titolo in rialzo

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

Previsioni positive e raccomandazione "buy" da parte degli analisti per Eni

Eni registra risultati solidi nel secondo trimestre, il titolo in rialzo

Eni in rialzo dopo i conti, il titolo guadagna l'1,05% a 13,875 euro

Eni in rialzo dopo i conti. Il titolo guadagna l'1,05% circa a 13,875 euro.

Risultati consolidati del secondo trimestre 2023 di Eni: punti chiave e outlook

Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2023, dai quali emergono alcuni punti chiave riguardanti il secondo trimestre 2023.

L'utile ante imposte adjusted del secondo trimestre è stato di 3,7 miliardi, in calo del 41% rispetto all'anno precedente.

Tra i vari settori, Exploration & Production (E&P) ha raggiunto un utile operativo adjusted di 2,1 miliardi, Global Gas & LNG Portfolio (GGP) ha registrato un utile operativo adjusted di 1,1 miliardi, mentre Eni Sustainable Mobility ha ottenuto un utile operativo adjusted di 0,20 miliardi.

Tuttavia, il settore Refining ha registrato una perdita operativa adjusted di 0,05 miliardi, e Versalis ha registrato una perdita di 0,07 miliardi.

L'utile netto adjusted di competenza degli azionisti di Eni è stato di 1,94 miliardi. Il flusso di cassa da attività operativa adjusted ante working capital è stato di 4,2 miliardi, e le attività di portafoglio hanno ammontato a circa 1,2 miliardi.

Il dividendo per l'esercizio 2023 è di 0,24 euro per azione, e l'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 è di 8,2 miliardi.

Il Gruppo ha anche fornito alcune previsioni operative e finanziarie riviste per l'esercizio 2023.

E&P ha confermato l'obiettivo esplorativo di 700 milioni di barili di petrolio equivalente di nuove risorse. GGP ha aumentato la guidance sull'EBIT adjusted nell'intervallo 2,7 - 3,0 miliardi nell'anno, rispetto alla precedente previsione di 2 - 2,2 miliardi.

L'Ebitda proforma adjusted di Plenitude & Power è stato rivisto al rialzo a circa 0,8 miliardi, mentre l'Ebitda proforma adjusted del business Refining è stato confermato a 0,9 miliardi.

L'EBIT proforma adjusted del downstream è atteso a 0,8 miliardi, in calo rispetto a 1 - 1,1 miliardi.

A livello consolidato, l'Ebit adjusted per il 2023 è confermato a 12 miliardi, con un aumento della prestazione di circa 2 miliardi. Il flusso di cassa è atteso tra 15,5 e 16 miliardi, e gli investimenti sono previsti inferiori a 9 miliardi.

L'azienda ha fornito previsioni operative e finanziarie riviste per l'intero esercizio 2023, e sembra che si stiano adottando misure per migliorare le prestazioni nei vari settori.

Alcuni settori come E&P e GGP hanno riportato risultati positivi, mentre altri, come Refining e Versalis, hanno registrato perdite. Il Gruppo sembra concentrarsi sull'ottimizzazione dei flussi di cassa e sulla riduzione degli investimenti.

Tuttavia, il mercato potrebbe continuare a monitorare attentamente le azioni di Eni per valutare la capacità dell'azienda di adattarsi alle sfide del mercato e mantenere la stabilità finanziaria.

Analisti di Jefferies confermano raccomandazione "buy" su Eni con target price a 18 euro

Gli analisti di Jefferies hanno confermato la raccomandazione di acquisto ("buy") su Eni e fissato un prezzo obiettivo di 18 euro. I risultati trimestrali dell'azienda sono stati considerati solidi e superiori alle aspettative dagli analisti, che hanno inoltre elogiato l'aggiornamento positivo delle previsioni aziendali ("guidance").

La conferma della raccomandazione di acquisto da parte degli analisti di Jefferies e il prezzo obiettivo di 18 euro suggeriscono una prospettiva positiva per le azioni di Eni.

Il fatto che i conti trimestrali abbiano superato le aspettative è un segnale incoraggiante per gli investitori, indicando una buona performance operativa dell'azienda durante il periodo preso in considerazione.

L'aggiornamento positivo delle previsioni aziendali rappresenta un ulteriore punto a favore dell'azienda, dimostrando una visione ottimistica per il futuro e potenziali opportunità di crescita.

Tuttavia, gli investitori dovrebbero sempre prendere in considerazione tutti gli aspetti del mercato e dell'azienda prima di prendere decisioni di investimento.

Eni sorprende gli analisti nel secondo trimestre grazie alla divisione Ggp

Il secondo trimestre di Eni è risultato notevolmente migliore delle aspettative, grazie alla solida performance della divisione Ggp (Global Gas & LNG Portfolio).

Gli analisti di Equita Sim, che hanno una raccomandazione di acquisto ("buy") sul titolo e un prezzo obiettivo di 19,5 euro, hanno sottolineato che l'outlook dell'azienda è stato migliorato mantenendo lo stesso scenario.

Inoltre, hanno commentato che i risultati trimestrali sono significativamente superiori sia alle aspettative degli analisti che a quelle del consenso, e la qualità degli utili è giudicata positiva.

L'ottima performance del secondo trimestre di Eni, guidata principalmente dalla divisione Ggp, ha sorpreso positivamente gli analisti di Equita Sim.

L'aggiornamento positivo dell'outlook, senza cambiamenti significativi nel contesto, indica che l'azienda sta gestendo bene le sfide del mercato e ha un quadro di prospettive promettenti. Il giudizio positivo sulla qualità degli utili suggerisce che l'azienda sta generando guadagni in modo sostenibile e con una buona gestione delle risorse.

Queste valutazioni positive da parte degli esperti hanno portato alla raccomandazione di acquisto sul titolo con un prezzo obiettivo di 19,5 euro, indicando la fiducia nel potenziale di crescita di Eni.

Tuttavia, come sempre, gli investitori dovrebbero fare le loro valutazioni e analisi approfondite prima di prendere decisioni di investimento.

Resistenza critica e proiezioni future per il titolo Eni

Per Eni la resistenza critica è in area 13,75, dove si colloca il 61,8% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del ribasso dal top di febbraio.

Una chiusura di settimana oltre quei livelli sarebbe un forte indizio in favore del proseguimento del rialzo intrapreso dai minimi di giugno con obiettivi fino in area 15 euro e resistenza intermedia a 14,30 euro.

Solo discese al di sotto di 13,56, area di transito della media mobile esponenziale a 10 giorni (violazione da confermare in chiusura di seduta) metterebbero in discussione lo scenario rialzista prospettando invece cali verso i 12,60 euro almeno.