Decisione della Federal Reserve di mettere in pausa i rialzi dei tassi di interesse crea incertezza tra gli investitori
pubblicato:Dati economici in ribasso in Cina, Italia ed Eurozona influenzano le aspettative economiche e l'attività degli investitori

La Federal Reserve mette in pausa i rialzi dei tassi di interesse, ma crea incertezza per gli investitori
Il Federal Open Market Committee (FOMC) ha annunciato una pausa nei rialzi dei tassi di interesse dopo dieci aumenti consecutivi.
Tuttavia, sono previsti due possibili incrementi entro la fine dell'anno.
Questa decisione ha creato confusione tra gli investitori che cercano risposte. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che i funzionari della banca centrale hanno bisogno di più tempo per valutare i dati economici alla luce delle restrizioni monetarie e dei fallimenti bancari.
La prossima riunione del FOMC si terrà a fine luglio, e prima di allora, la Fed riceverà importanti rapporti economici sull'occupazione di giugno e sui prezzi al consumo.
La decisione della Federal Reserve di mettere in pausa i rialzi dei tassi di interesse indica una cautela nell'affrontare la situazione economica attuale.
La previsione di ulteriori incrementi entro la fine dell'anno potrebbe creare incertezza tra gli investitori.
Dati economici in Cina, Italia ed Eurozona segnalano una tendenza al ribasso
I dati economici dell'economia cinese, dell'Italia e dell'Eurozona mostrano una tendenza al ribasso, con segnali di sfiducia e contrazioni.
Ciò potrebbe influenzare le aspettative economiche e l'attività degli investitori.
Sul fronte macroeconomico, l'economia cinese ha deluso gli operatori con un calo del PMI composito a giugno.
Anche l'indicatore del settore dei servizi è diminuito rispetto al mese precedente. Inoltre, l'Italia ha registrato un calo del PMI composito, indicando una lieve sfiducia per il futuro dell'economia del paese. Anche il PMI servizi è diminuito a giugno.
L'indice PMI dei servizi Caixin della Cina di giugno è sceso ai minimi livelli registrati da gennaio, segnalando una diminuzione dell'attività nel settore.
L'indice si è attestato a 53,9 punti, in calo rispetto ai 57,1 punti registrati a maggio.
Un valore superiore a 50 punti indica un'espansione dell'attività, mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Quindi, nonostante l'indice Pmi dei servizi Caixin cinese di giugno si sia posizionato al di sopra della soglia di 50 punti, il calo rispetto al mese precedente suggerisce un rallentamento dell'attività economica nel settore dei servizi in Cina.
Calo dell'attività economica nel settore dei servizi in Cina preoccupa investitori
Questo dato può essere considerato una delusione per i gestori e gli investitori, poiché l'indice è sceso a livelli minimi da gennaio, indicando una riduzione delle attività economiche nel settore dei servizi.
L'andamento dell'indice PMI dei servizi Caixin può fornire indicazioni sullo stato di salute dell'economia cinese, in quanto il settore dei servizi rappresenta una componente significativa del PIL del paese.
Un calo dell'indice può indicare una diminuzione della domanda interna e delle attività commerciali, il che potrebbe avere ripercussioni sull'intera economia cinese.
Questo dato sottolinea l'importanza di monitorare attentamente gli indicatori economici in Cina per valutare l'andamento dell'economia e le sue implicazioni a livello globale, considerando che la Cina è una delle maggiori economie al mondo.
Luci ed ombre per i dati macro Eurozona
A livello dell'Eurozona, il PMI composito è sceso al di sotto delle stime degli analisti e del dato preliminare, mentre il PMI servizi si è attestato al di sotto del consensus.
Tuttavia, ci sono buone notizie per i prezzi alla produzione nell'area euro, che hanno registrato una contrazione su base annua, trainata da un calo dei costi dei beni energetici e intermedi.
A maggio, i prezzi alla produzione nella Zona Euro hanno registrato una flessione mensile dell'1,9%, leggermente superiore alle aspettative di un calo dell'1,8%.
Questo rappresenta un miglioramento rispetto al calo del 3,2% del mese precedente.
Su base annuale, i prezzi alla produzione hanno registrato una diminuzione dell'1,5%, rispetto all'aumento dello 0,9% del mese precedente (dato rivisto da una stima preliminare dello 1%).
I dati economici dell'Eurozona mostrano una tendenza al ribasso nell'attività economica, con una contrazione nell'indice PMI composito.
Questo indica una crescita più lenta e una possibile frenata dell'economia dell'area. Inoltre, l'attività nel settore dei servizi ha registrato una contrazione in Francia, mentre in Italia e in Germania si è verificato un rallentamento della crescita.
Eurozona affronta sfide con contrazione dell'attività economica e rallentamento della crescita
Questi risultati evidenziano le sfide che l'Eurozona sta affrontando. Sarà importante monitorare attentamente l'evoluzione di questi indicatori per comprendere l'impatto sull'economia e l'eventuale necessità di politiche di stimolo o correzioni.
Indice PMI composito dell'Eurozona scende al di sotto delle stime, segnali di frenata economica
L'indice PMI composito finale di Hcob dell’Eurozona, considerato un indicatore importante per valutare l'economia dell'area, è diminuito a giugno a 49,9 punti rispetto ai 52,8 punti di maggio.
Questo segna la prima contrazione dell'indice da dicembre, scendendo al di sotto della soglia di 50 punti che separa l'espansione dalla contrazione. Le stime precedenti erano a 50,3 punti.
In Germania l’'indice PMI relativo al settore dei servizi di giugno è rimasto invariato a 54,1 punti, in linea con le stime.
In Italia il settore dei servizi è cresciuto a giugno per il sesto mese consecutivo, ma a un ritmo più lento rispetto a maggio. L'indice PMI di Hcob Global si è attestato a 52,2 punti rispetto ai 54,0 punti di maggio. Le stime erano a 53,0 punti.
In Francia l'attività nel settore dei servizi è diminuita a giugno, registrando la prima contrazione dal mese di gennaio. L'indice PMI finale di Hcob per i servizi è sceso a 48,0 punti rispetto ai 52,5 punti di maggio, in linea con la stima preliminare.
In Spagna la spinta nel settore dei servizi si è ridimensionata, con l'indice PMI Hcob che è sceso a 53,4 punti rispetto ai 56,7 punti precedenti. Il consensus era a 55,7 punti.
Riduzione dei reinvestimenti dei titoli italiani da parte della BCE nel quadro del QE
Rimanendo in ambito Eurozona è da segnalare che nel mese di giugno, la Banca Centrale Europea (BCE) ha ridotto di 2,161 miliardi di euro i reinvestimenti dei titoli del debito pubblico italiano nell'ambito del programma di acquisto noto come "quantitative easing" (QE).
Questo segue una riduzione di 360 milioni di euro registrata nel mese di maggio.
BCE sospende i reinvestimenti nel QE, riflettendo una valutazione sulla ripresa economica
La BCE ha confermato che a partire da luglio avrebbe sospeso i reinvestimenti nell'ambito del QE, una decisione che, secondo la presidente Christine Lagarde, non dovrebbe causare problemi sui mercati.
Il QE è stato avviato per la prima volta nel marzo 2015 sotto la guida dell'allora presidente Mario Draghi e poi concluso alla fine del 2018.
Tuttavia, la BCE ha lanciato una seconda edizione del programma il 1° novembre 2019, che è terminata definitivamente alla fine di giugno 2022. Nonostante la conclusione del programma, sono stati effettuati reinvestimenti nei titoli in scadenza.
Durante il periodo della pandemia da COVID-19, la BCE ha affiancato il QE con un altro programma di acquisto di titoli noto come PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme), che è stato chiuso alla fine di marzo dello scorso anno.
Al momento, i reinvestimenti nell'ambito del PEPP sono ancora in corso.
Questi interventi da parte della BCE mirano a sostenere l'economia e garantire la stabilità finanziaria durante periodi di incertezza, come la pandemia.
La sospensione dei reinvestimenti nel QE potrebbe riflettere una valutazione della BCE sulla ripresa economica e la riduzione delle necessità di stimolo monetario.
Guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina focalizzata sul controllo delle risorse strategiche
Dal punto di vista geopolitico, l'attenzione è focalizzata sulla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, che ruota attorno al controllo della fornitura globale di microchip e terre rare.
Janet Yellen, Segretaria del Tesoro degli Stati Uniti, si recherà a Pechino con l'obiettivo di appianare le tensioni e le rivalità tra le due superpotenze.
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina riguardo alla fornitura di microchip e terre rare rappresenta una sfida significativa. L'incontro tra Janet Yellen e il suo omologo cinese potrebbe fornire un'opportunità per mitigare le tensioni e promuovere una maggiore cooperazione tra le due nazioni.
Situazione economica globale complessa: monitorare gli sviluppi futuri
Complessivamente, la situazione economica globale rimane complessa e influenzata da diversi fattori, sia interni che geopolitici. È importante monitorare attentamente gli sviluppi futuri per comprendere l'impatto su mercati e investimenti.