Ferrari tra i pochi titoli positivi di martedì anche grazie a Deutsche Bank

di FTA Online News pubblicato:
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Webuild reduce da una brutta seduta, ma gli analisti restano ottimisti

Ferrari tra i pochi titoli positivi di martedì anche grazie a Deutsche Bank

Ferrari si è mossa ieri in controtendenza toccando i massimi da fine luglio dopo che Deutsche Bank ha migliorato la raccomandazione sul titolo da hold a buy e alzato il prezzo obiettivo da 430 a 520 euro.
A fine luglio, dopo la pubblicazione della trimestrale, il titolo era letteralmente crollato lasciando sul terreno quasi 12 punti percentuali. I dati di per sè non erano negativi, ma comunque inferiori alle attese, motivo per cui il mercato aveva sfogato la delusione con il corposo sell-off.

Nel secondo trimestre 2025 i ricavi sono saliti del 4,4% a 1,787 miliardi di euro (il consensus era fissato a 1,82 miliardi) e in rallentamento rispetto al +9% del semestre. Sotto le attese l'utile per azione a 2,38 euro (consensus 2,40), in rialzo del 4% su base annuale contro il +11% del semestre. Il gruppo ha confermato la guidance 2025.

Ferrari, corsi in recupero dai minimi di agosto

Dai minimi di inizio agosto a 366,50 euro il titolo ha messo a segno un bel rimbalzo che ieri ha ricondotto i prezzi in area 420,00. Tale recupero ha permesso di riequilibrato lo scenario grafico di breve periodo, confermando di fatto anche le interessanti prospettive di lungo termine. Oltre 420 si creerebbero i presupposti per rivedere area 445,00/450,00. Target successivo a 490,00/500,00 euro circa. Il ritorno sotto 390,00 sarebbe invece piuttosto preoccupante almeno nell'immediato e rischierebbe di anticipare ulteriori cali verso 365,00 e 340,00 circa.

Webuild in pesante calo ieri , ma Equita resta positiva

Martedì Webuild ha vissuto una seduta molto negativa, chiudendo in calo del 5,88% a 3,62 euro, sui minimi di giornata. I prezzi hanno oscillato tra 3,62 e 3,852 euro.

La pressione ribassista non ha scalfito però la fiducia degli analisti: Equita Sim ha ribadito la raccomandazione buy e il target price a 4,50 euro, segnalando come il titolo resti sostenuto da opportunità industriali di rilievo sia in Italia sia all’estero.

Due i fronti principali

Maxi progetto idrico in Arizona (USA)

Previsti 1 miliardo di dollari di investimenti pubblici per contrastare la carenza d’acqua, con impianti di desalinizzazione, trattamento reflui e ammodernamento delle reti.

Webuild, tramite Fisia Italimpianti, ha già una leadership globale nel settore (32 impianti realizzati e 6 in costruzione) e potrebbe candidarsi come player privilegiato.

Il settore idrico è in forte crescita per effetto dei cambiamenti climatici, e nel prossimo Business Plan la società dovrebbe dettagliare la strategia di sviluppo di Fisia.

Linea 10 metropolitana di Napoli (Italia)

Gara avviata per un valore di 3,1 miliardi di euro, uno dei progetti infrastrutturali più rilevanti nel Paese.

Webuild ha esperienza diretta: ha realizzato oltre il 40% delle stazioni già operative della metro napoletana.

Il superamento dell’iter tecnico-burocratico e il via libera ai finanziamenti rendono concreta la possibilità di aggiudicazione.

Nonostante il brusco calo di martedì, legato probabilmente a prese di profitto e volatilità di breve, le prospettive restano solide. Webuild si posiziona come player di riferimento sia nelle grandi infrastrutture nazionali sia nei progetti internazionali legati alla sostenibilità idrica, con potenziali catalizzatori positivi già nei prossimi mesi.

Webuild, prezzi sul supporto critico a € 3,72

Il ribasso di ieri ha portato il titolo Webuild sotto il supporto critico di quota 3,72, massimo di metà marzo già testato come resistenza il 28 maggio e come supporto il 28 luglio. La violazione di questo livello critico potrebbe anticipare una discesa ampia. Conferme in questo senso sotto 3,57, primo target in quel caso a 3,32, minimo del 23 maggio e del 23 giugno (e 50% di ritracciamento del rialzo dal minimo di aprile), successivo a 3,12 circa. Solo recuperi oltre area 3,75/80 potrebbero allontanare lo scenario ribassista favorendo il ritorno sui 4 euro, altra resistenza rilevante.

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