Fincantieri, i rumors che hanno difeso le quotazioni
pubblicato:Ferrari, gli spunti positivi da Mediobanca e Berenberg

Fincantieri è riuscita a chiudere la seduta di ieri in marginale rialzo grazie alle indiscrezioni di Bloomberg secondo le quali il gruppo starebbe trattando l'acquisizione di Sonsub, la divisione di Saipem attiva nelle tecnologie subacquee e in particolare nei droni sottomarini.
Da segnalare che ad inizio mese Fincantieri e Polska Grupa Zbrojeniowa (PGZ) hanno firmato un Memorandum of Understanding segnando un passo importante nello sviluppo della cooperazione industriale nel settore della difesa navale. Si tratta di un accordo che mira a sostenere l'ammodernamento della Marina polacca.
Fincantieri, titolo reduce da un rialzo "monstre"
Graficamente il titolo è stato protagonista di un rialzo "monstre" da inizio anno che ne ha pressoché triplicato il valore. Ad inizio mese, dopo aver toccato nuovi record assoluti a 20,80 euro, i prezzi hanno ripiegato fino sul supporto a 18,50 euro, riferimento sul quale si sono poi appoggiati per riprendere il cammino di crescita.
Il prossimo obiettivo è posizionato proprio sui citati massimi a 20,80 euro, oltre i quali ci sarebbe un margine di apprezzamento quantificabile in 1,3 euro circa, che proietterebbe target in area 22,00/22,10.
Sotto 18,50 invece primi segnali di cedimento che potrebbero anticipare una correzione più marcata del recente rialzo. Via libera in tal caso al ritorno sui 15,80/16,00 euro, con conferme alla violazione di quota 17,75.
Ferrari, Mediobanca e Berenberg costruttive sul titolo
Ferrari ha chiuso la seduta in lieve calo dello 0,15% a 406,1 euro, al termine di una giornata che per Piazza Affari è stata comunque tonica. Sul titolo hanno pesato oscillazioni intraday tra 406,1 e 420,3 euro, ma a sostenere il quadro sono arrivati nuovi giudizi positivi da parte di due case d’affari di primo piano.
Mediobanca Research ha infatti rivisto al rialzo la propria valutazione, portando il giudizio da neutral a outperform e alzando il target price da 430 a 486 euro. Secondo gli analisti, Ferrari al Capital Markets Day di ottobre indicherà una crescita solida fino al 2030, con vendite oltre i 10 miliardi di euro (+8% CAGR), un Ebitda sopra i 4,2 miliardi (+10% CAGR) e utili netti a 2,8 miliardi contro gli oltre 1,5 miliardi attesi per il 2025. In questo contesto, ci si attende anche un aggiornamento sulla politica di remunerazione degli azionisti, con dividendi e buyback che complessivamente potrebbero superare i 9 miliardi in 5 anni, pari al 13% dell’attuale capitalizzazione di mercato.
Anche Berenberg ha avviato la copertura su Ferrari con raccomandazione buy e prezzo obiettivo a 484 euro. Gli esperti sottolineano la forza del marchio, il potere di pricing e la capacità di generare ritorni durevoli sul capitale, individuando chiari catalizzatori nei prossimi mesi, a partire dal Capital Markets Day e dagli annunci di nuovi modelli. Le loro stime indicano un margine di rialzo rispetto al consenso, in particolare sugli utili per azione 2026-2027.
Ferrari, spiegano gli analisti, merita di essere valutata con multipli in linea ai grandi player del lusso: Berenberg applica un multiplo EV/Ebitda 2027 di 24 volte, con uno sconto del 10% rispetto a Hermès, considerato il comparabile più vicino.
Ferrari, corsi su un supporto forte
Il titolo è appoggiato sul forte supporto di area 403/405 euro, livello che dovrà essere rispettato dai prezzi per evitare una flessione accentuata che potrebbe scendere fino ad interessare area 385 euro. Sotto quei livelli supporto a 360 euro. Solo oltre area 425 possibile una ripresa del rimbalzo attivo dal minimo di inizio agosto a 366,50, target verso la resistenza dei 450 euro circa.