Borsa Oggi, i tre titoli da guardare sono Finecobank, Stm ed Unicredit
pubblicato:Fineco, la raccolta incoraggia il titolo. STM, spunti positivi da Samsung Electronics. Unicredit, Goldman Sachs spinge il titolo
Fineco, la raccolta incoraggia il titolo
Decisamente positivo FinecoBank ieri: il titolo ha guadagnato il 2,52% andando a terminare a 14,635 euro dopo avere oscillato tra 14,25 e 14,71 euro. A giugno, la raccolta netta di FinecoBank è stata di 997 milioni di euro, portando il totale per i primi sei mesi dell'anno a oltre 5 miliardi di euro per il quarto anno consecutivo.
L'amministratore delegato e direttore generale della società, Alessandro Foti, ha dichiarato che "il rafforzamento della componente gestita evidenziato negli ultimi mesi dimostra l'efficacia dell'impegno da parte della rete di consulenti finanziari nel rispondere alle esigenze dei risparmiatori, anche in questa fase in cui la richiesta di consulenza tende ad aumentare".
Inoltre, ha sottolineato che "la continua accelerazione nel numero dei nuovi clienti conferma l'attrazione del modello Fineco, caratterizzato dall'innovazione in particolare nei servizi di consulenza evoluta, il cui sviluppo potrà aprire ulteriori opportunità nel prossimo futuro".
Grazie al rialzo di ieri FinecoBank ha completato il doppio minimo rialzista disegnato in area 13,80 dal 14 giugno. A partire da questa figura i prezzi potrebbero tentare la ricopertura del gap del 20 maggio, lato alto a 15,56 euro. Resistenza successiva a 16,45, lato alto del canale crescente disegnato dai minimi di fine ottobre 2023. Solo la violazione della base del citato canale, passante a 13,90 euro e praticamente coincidente con la media mobile esponenziale a 200 giorni, potrebbe negare il segnale di forza appena inviato prospettando invece il ritorno sui minimi di febbraio a 12,40 euro. Supporto intermedio a 13,20 euro.
STM, spunti positivi da Samsung Electronics
Avvio positivo per STMicroelectronics in scia alle indicazioni di Samsung Electronics. Il colosso sudcoreano dell'elettronica di consumo e dei chip di memoria prevede per il secondo trimestre un balzo dei profitti a 10,4 mila miliardi di won (6,96 miliardi di euro) dai 670 dello stesso periodo dell'anno scorso contro il consensus LSEG SmartEstimate pari a 8,8 mila miliardi. L'accelerazione degli utili sarà favorita dal rialzo dei prezzi dei semiconduttori in scia al boom dell'intelligenza artificiale.
L'analisi del grafico di STMicroelectronics mette in evidenza il test lo scorso 25 giugno del supporto di area 35 euro rappresentato dai minimi di fine ottobre. Il titolo ha superato i primi ostacoli a 37,75 circa e ora si avvicina agli ex supporti a 39,3050. Sopra questi riferimenti assisteremmo probabilmente a un attacco a 41,60-41,80, massimi di giugno e linea tracciata dal massimo del febbraio 2001 a 50,48 toccato un anno fa.
In caso di successo si creerebbero i presupposti per estensioni verso 44,50 e 47,01, massimo di metà dicembre e ultimo ostacolo prima del ritorno sui 50,48. Segnali di debolezza sotto 37,40-37,45, prologo ad approfondimenti verso 36 e 35. La violazione di questo ultimo supporto creerebbe i presupposti per approfondimenti verso 30 e 27,50.
Unicredit, Goldman Sachs spinge il titolo
Seduta al rialzo ieri per Unicredit. Il titolo ha guadagnato l'1,84% a 37,025 euro. I prezzi hanno oscillato tra 36,40 e 37,07 euro. Goldman Sachs ha alzato il target price di Unicredit da 44,5 a 45,5 euro con giudizio "buy". Nonostante il rally segnato dall'azione dall'inizio dell'anno, gli analisti ritengono che il titolo continui a offrire considerevole valore rispetto alle altre banche europee, in particolare dato il maggior total capital return yield, atteso nel 2024 al 16% contro la media di settore del 10%. Per quanto riguarda le stime di utile netto di Unicredit, Goldman Sachs si posiziona del 2% sopra il consenso per il 2024 e del 6% oltre il consenso per il 2025. I prezzi si sono avvicinati molto al massimo pluriennale del 3 giugno a 37,18 euro. Fino a che le quotazioni rimarranno al di sotto di quella soglia resterà possibile uno scenario che vede riprendere la discesa delle quotazioni. Primo segnale in questo senso al di sotto di area 35,50, supporto a 34,95, base del gap del 1 luglio. Supporto successivo a 33,31, base di un altro gap rialzista, quello del 18 giugno. Dal superamento, confermato in chiusura di seduta, di area 37,20, potrebbe scaturire un segnale di forza importante, che aprirebbe la strada al test dei 40 euro. Resistenza successiva a 42,50 euro circa.