Ftse Mib future in netto calo venerdì, ecco i motivi del calo

di FTA Online News pubblicato:
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Ftse Mib future in netto calo venerdì. Il future ha cedutoil 2,44% a 40150 punti. I prezzi hanno oscillato tra 39825 e 40850.

Venerdì è stata una giornata intensa per i mercatifinanziari, colpiti da una combinazione di dati economici deludenti e nuovetensioni politiche legate alla politica commerciale statunitense. A pesaremaggiormente è stato il report sul mercato del lavoro USA, che ha mostrato unforte rallentamento: a luglio sono stati creati solo 73.000 nuovi posti dilavoro, ben al di sotto delle attese. A peggiorare la situazione, ci sono stateanche pesanti revisioni al ribasso per i mesi precedenti, segno che la soliditàdel mercato del lavoro era stata probabilmente sopravvalutata. Questo ha minatouna delle narrazioni che aveva sorretto i mercati nelle ultime settimane:quella di un'economia americana ancora resiliente, nonostante i dazi e ilrallentamento globale.

Come se non bastasse, giovedì sera Trump ha firmato un nuovoordine esecutivo per aumentare le tariffe su una lunga lista di importazioni,con entrata in vigore dal 7 agosto. Le nuove aliquote prevedono un 15% per ipaesi in surplus commerciale verso gli Stati Uniti e un 10% per quelli indeficit. Alcuni partner commerciali, come Svizzera e Taiwan, potrebbero vedersiapplicare tariffe ancora più alte. L'annuncio ha colto i mercati allasprovvista, con i future già in calo prima ancora della pubblicazione dei datisul lavoro.

In un gesto che ha alzato ulteriormente il livello diincertezza, Trump ha poi chiesto il licenziamento del capo del Bureau of LaborStatistics, sostenendo - senza alcuna prova - che i dati sull'occupazionefossero manipolati a fini politici. Questo tipo di attacco diretto aun'istituzione indipendente ha contribuito a peggiorare il clima, alimentandodubbi sulla trasparenza e affidabilità dei numeri ufficiali.

La reazione dei mercati è stata immediata: tutti iprincipali indici hanno chiuso in netto calo. Il Nasdaq ha perso il 2,2%,rompendo una lunga fase di stabilità, mentre l'S&P 500 ha ceduto l'1,6%. IlDow Jones ha lasciato sul campo circa 540 punti, segnando la sua peggiorsettimana da inizio aprile. Parallelamente, il cosiddetto "indice della paura",il VIX, è balzato del 22% a quota 20,38, segnalando un ritorno marcatodell'avversione al rischio.

Anche i mercati obbligazionari hanno reagito con forza: gliinvestitori si sono riversati nei Treasury, facendo scendere i rendimenti. Ildecennale è sceso al 4,22% dal 4,36% del giorno prima, mentre il biennale -molto sensibile alle attese sui tassi - è scivolato di un quarto di puntopercentuale, il calo più netto da un anno a questa parte.

Questi segnali hanno spinto i trader a rivederedrasticamente le loro aspettative sulla Federal Reserve: nel giro di poche ore,le probabilità di un taglio dei tassi nella prossima riunione sono schizzate dameno del 40% a oltre l'85%, secondo i dati della CME. I due governatori dellaFed che avevano già dissentito nella riunione di questa settimana, Waller eBowman, sono ora visti con maggiore attenzione: entrambi avevano espresso iltimore che un atteggiamento troppo attendista da parte della Banca Centralepotesse danneggiare ulteriormente il mercato del lavoro.

Anche l'oro ha beneficiato del clima di avversione alrischio, salendo dell'1,7% come bene rifugio. Il dollaro ha avuto un andamentopiù misto, mentre sul fronte corporate sono arrivate notizie contrastanti daAmazon e Apple. Amazon ha deluso con la crescita del suo segmento cloud,facendo crollare il titolo dell'8,3%, mentre Apple, pur avendo battuto le stimesulle vendite di iPhone, ha perso il 2,5%, segno che gli investitori stannodiventando più selettivi anche sui giganti tech.

Nel complesso, è tornato quel senso di nervosismo che perdiverse settimane era stato messo da parte. L'idea che i mercati potesserocontinuare a salire in modo lineare sembra ormai superata. La combinazione dirallentamento economico, incertezza politica e rischio geopolitico staspingendo molti investitori a rivedere le proprie posizioni. Si rafforza dunquel'interesse per asset difensivi e rifugi sicuri, in attesa di capire se e comela Fed deciderà di reagire.

Il future Ftse Mib ha violato venerdì la media mobileesponenziale a 20 giorni, ora resistenza a 40550 circa. Prossimo supporto a39420, base del canale che contiene i prezzi dal 21 maggio. Sotto area 39420 ilcanale si dimostrerebbe un "doppio massimo", figura ribassista. Sotto39050, media mobile esponenziale a 100 giorni, atteso il test a 37570 dellamedia mobile esponenziale a 200 giorni. Solo sopra area 40550 primi indizi infavore di un rimbalzo, ma servirebbe poi la rottura di area 41500 per riportarei prezzi verso la parte alta del canale, attualmente in transito in area 42000.

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