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Tensioni nei Mercati Finanziari: Future Ftse Mib in Calo, Andamento del Petrolio e Dati Economici

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
9 min

Analisi Grafica del Future Ftse Mib: Trend Line Rialzista e Livelli Chiave da Monitorare per Possibili Cambi di Direzione nei Mercati Finanziari

Tensioni nei Mercati Finanziari: Future Ftse Mib in Calo, Andamento del Petrolio e Dati Economici

Seduta in calo venerdì per il future Ftse Mib

Seduta in calo venerdì per il future Ftse Mib. Il future ha ceduto l'1,08% a 28375 punti.

I prezzi hanno oscillato tra 28340 e 28600. I dati un uscita dagli Usa non sono incoraggianti: l'economia resta stabile, l'inflazione continua a rimanere elevata.

L'indice sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan ha registrato un leggero calo

L'indice sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan ha registrato un leggero spostamento in luglio rispetto a giugno, passando da 71,6 a 71,2.

Mentre la componente delle condizioni correnti ha visto un miglioramento, quella delle aspettative è peggiorata.

I consumatori prevedono un'aspettativa di inflazione del 3,3% per il prossimo anno, in calo rispetto al 3,4% di giugno.

Il rapporto sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan riflette l'andamento delle prospettive economiche e finanziarie dei cittadini. Il lieve calo nell'indice di fiducia potrebbe riflettere una certa incertezza o cautela tra i consumatori, forse influenzata da questioni come l'andamento dell'inflazione e le previsioni economiche.

L'aumento dell'indice delle condizioni correnti potrebbe essere attribuito a fattori positivi presenti nell'ambiente economico attuale, come l'occupazione e la stabilità finanziaria.

D'altra parte, la diminuzione della componente delle aspettative potrebbe essere influenzata da preoccupazioni riguardo al futuro, come potenziali cambiamenti economici o incertezza politica.

L'aspettativa di inflazione in calo indica una moderazione nell'aspettativa di aumento dei prezzi nel prossimo anno da parte dei consumatori.

Questo potrebbe riflettere una certa stabilità o controlli sull'inflazione che stanno contribuendo a rassicurare i consumatori riguardo ai costi futuri.

Aumento dello 0,8% su base annua dei prezzi alla produzione

Nel frattempo, i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,8% su base annua a luglio, accelerando rispetto al +0,2% di giugno, con una crescita mensile del 0,3%. Escludendo alimenti ed energia, l'aumento su base annua è stato del 2,4%.

L'aumento dello 0,8% su base annua riflette un'accelerazione rispetto al mese precedente.

Questo potrebbe indicare pressioni inflazionistiche nel settore produttivo, forse a causa dell'aumento dei costi delle materie prime o dei fattori di produzione.

L'aumento nei servizi sembra essere il principale motore di questa accelerazione, il che potrebbe suggerire una crescente domanda o un rialzo dei costi nell'ambito dei servizi.

Dopo la pubblicazione dei dati, il rendimento del Treasury a 2 anni, che riflette le aspettative sui tassi d'interesse a breve termine, è aumentato al 4,9%, causando una pressione sulle aziende a maggiore capitalizzazione, quindi principalmente sul comparto tecnologico.

Il rendimento del Treasury a 2 anni è un indicatore chiave per valutare le aspettative del mercato sui tassi

Il rendimento del Treasury a 2 anni è un indicatore chiave per valutare le aspettative del mercato riguardo ai tassi di interesse a breve termine.

Un aumento del rendimento indica generalmente che i mercati stanno prevedendo un aumento dei tassi d'interesse a breve termine.

Questo può influenzare vari aspetti dell'economia e dei mercati finanziari.

L'incremento del rendimento al 4,9% dopo la pubblicazione dei dati sui prezzi suggerisce che gli investitori si stanno aspettando una possibile modifica dei tassi d'interesse da parte della banca centrale o altre variabili che potrebbero influenzare il costo del denaro a breve termine.

Questo movimento ha avuto un effetto negativo sulle aziende "megacap", che sono società di grande dimensione e spesso appartenenti a settori chiave dell'economia.

L'aumento dei tassi d'interesse può influenzare le decisioni di investimento e di prestito delle aziende, poiché i costi di finanziamento potrebbero aumentare.

La pressione sulle aziende megacap può derivare da una varietà di fattori, come una possibile riduzione della redditività a causa dei maggiori costi di finanziamento o una diminuzione dell'interesse da parte degli investitori a causa di alternative più attraenti nei mercati finanziari a seguito dell'aumento dei tassi d'interesse.

Moderato aumento dei prezzi al consumo a luglio negli Usa

I dati pubblicati giovedì avevano indicato un moderato aumento dei prezzi al consumo a luglio, alimentando l'aspettativa che la Federal Reserve manterrà probabilmente i tassi di interesse stabili a settembre.

Dal marzo 2022, la banca centrale degli Stati Uniti ha aumentato il tasso di interesse overnight di 525 punti base, portandolo all'attuale intervallo del 5,25%-5,50%.

I dati sull'aumento moderato dei prezzi al consumo hanno implicazioni significative per le politiche monetarie e l'orientamento futuro della Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti, ma il dato sui prezzi alla produzione di venerdì complica lo scenario.

L'aumento dei prezzi al consumo o di quelli alla produzione può essere un indicatore di pressioni inflazionistiche nell'economia, che la Fed potrebbe essere chiamata a gestire attraverso le sue decisioni sui tassi di interesse.

L'aspettativa che la Fed manterrà i tassi di interesse invariati a settembre suggerisce una certa cautela da parte della banca centrale

L'aspettativa che la Fed manterrà i tassi di interesse invariati a settembre suggerisce una certa cautela da parte della banca centrale.

Questa decisione potrebbe essere influenzata dalla volontà di valutare ulteriormente l'andamento dell'inflazione e dell'economia prima di apportare ulteriori regolazioni ai tassi di interesse.

Mantenere i tassi stabili potrebbe essere mirato a sostenere la crescita economica e garantire che le pressioni inflazionistiche rimangano sotto controllo.

L'aumento del tasso di interesse overnight di 525 punti base dall'inizio del 2022 riflette l'impegno della Fed nel regolare l'andamento dell'economia e gestire l'inflazione.

Questo aumento ha l'obiettivo di bilanciare le esigenze di stabilità economica e inflazionistica, consentendo allo stesso tempo un ambiente di prestito e finanziamento adeguato per sostenere l'attività economica.

Se la Fed non alzerà ancora i tassi, almeno non a settembre, le borse potrebbero tentare di mantenere un'intonazione positiva, viceversa potrebbe avviarsi una fase di correzione anche di ampio respiro.

Anche dall'area euro arrivano segnali preoccupanti per i prezzi

Nell'Eurozona, l'indice finale dell'inflazione armonizzata in Spagna è diminuito dell'1% rispetto al mese precedente, ma è aumentato del 2,1% su base annua a luglio.

In Francia, l'indice finale dell'inflazione di luglio è aumentato dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 4,3% su base annua.

I dati sull'inflazione nell'Eurozona, specificamente in Spagna e in Francia, offrono un'indicazione dell'andamento dei prezzi dei beni e dei servizi in queste economie.

Il calo dell'1% nell'indice dell'inflazione armonizzata in Spagna rispetto al mese precedente potrebbe essere dovuto a varie ragioni, come un abbassamento dei prezzi di alcuni beni o una moderazione delle pressioni inflazionistiche.

Tuttavia, l'aumento del 2,1% su base annua potrebbe riflettere un accumulo di pressioni inflazionistiche nel corso dell'anno. È importante notare che un tasso di inflazione positivo su base annua potrebbe indicare un aumento costante dei prezzi nel tempo.

In Francia, l'aumento dello 0,1% nell'indice dell'inflazione rispetto al mese precedente indica una crescita lieve ma costante dei prezzi.

Il tasso di inflazione del 4,3% su base annua è significativamente superiore al tasso spagnolo e suggerisce un livello maggiore di pressioni inflazionistiche.

Questo aumento potrebbe essere causato da vari fattori, come l'aumento dei costi delle materie prime, delle forniture o dei salari.

Il prezzo del greggio è sotto osservazione poiché ha un impatto significativo sull'inflazione

Il prezzo del greggio è sotto osservazione poiché ha un impatto significativo sull'inflazione.

Attualmente, i prezzi del greggio si mantengono vicino ai massimi recenti grazie alle previsioni ottimistiche sulla domanda da parte dell'OPEC e dell'Agenzia Internazionale per l'Energia (AIE).

Tuttavia, l'AIE ha avvertito che le scorte globali potrebbero diminuire bruscamente nei prossimi mesi, potenzialmente spingendo i prezzi verso ulteriori aumenti, anche se prevede un rallentamento dell'aumento della domanda nel 2024.

Anche l'OPEC ha mantenuto previsioni simili per la domanda, con un lieve calo rispetto all'anno in corso.

Le estensioni dei tagli alla produzione da parte di Arabia Saudita e Russia e le preoccupazioni legate al conflitto Russia-Ucraina hanno sostenuto i prezzi.

Tuttavia, dati economici contrastanti dalla Cina hanno influenzato il sentiment. C’è però un rischio concreto che le quotazioni del petrolio continuino ad aumentare.

Il prezzo del petrolio è un fattore critico che influenza l'economia globale e l'inflazione. Le fluttuazioni dei prezzi del petrolio possono avere impatti significativi su vari settori economici e sull'andamento generale dell'inflazione.

Le previsioni ottimistiche sulla domanda da parte dell'OPEC e dell'AIE stanno sostenendo i prezzi del greggio. Tuttavia, il possibile calo delle scorte globali indicato dall'AIE potrebbe innescare ulteriori aumenti dei prezzi, con conseguenze potenziali sull'inflazione.

È importante notare che l'aumento della domanda di petrolio previsto da entrambe le organizzazioni potrebbe rallentare nel 2024, il che potrebbe avere implicazioni sui prezzi del greggio e sull'inflazione.

Le estensioni dei tagli alla produzione da parte di Arabia Saudita e Russia, insieme alle preoccupazioni legate al conflitto Russia-Ucraina, hanno contribuito a sostenere i prezzi del petrolio.

Eventi geopolitici e interruzioni nella produzione possono influenzare l'offerta globale di petrolio, con possibili impatti sull'inflazione.

Dati economici contrastanti provenienti dalla Cina

I dati economici contrastanti provenienti dalla Cina, tra cui un aumento delle importazioni di petrolio ma una contrazione delle esportazioni complessive e delle importazioni mensili di petrolio, possono riflettere dinamiche economiche complesse.

La caduta dei prezzi al consumo e dei prezzi di fabbrica in Cina solleva preoccupazioni sulla domanda di carburante, il che potrebbe influenzare i prezzi del petrolio e l'inflazione a livello globale.

A luglio, il commercio cinese ha subito un rallentamento più significativo del previsto

A luglio, il commercio cinese ha subito un rallentamento più significativo del previsto, innescando nuove incertezze per la ripresa dell'economia globale.

Secondo i dati delle Dogane cinesi, le esportazioni in dollari sono diminuite del 14,5% su base annua, raggiungendo 281,8 miliardi di dollari, un calo più accentuato rispetto al -12,4% di giugno e oltre le previsioni.

Le importazioni sono scese del 12,4% (201,2 miliardi di dollari), dopo il -6,8% di giugno, contrariamente alle stime ottimistiche.

Questa combinazione ha portato a una riduzione del surplus commerciale del 20,4% rispetto al record dell'anno precedente, attestandosi a 80,6 miliardi di dollari.

Il rallentamento delle esportazioni, che tradizionalmente ha guidato l'economia cinese e sostenuto l'attività durante la pandemia, è il più pronunciato dal febbraio 2020, all'inizio della crisi da Covid-19.

Questo calo può essere attribuito principalmente all'alta inflazione e alle politiche restrittive sui tassi di interesse, che hanno ridotto la domanda globale per le merci cinesi. Inoltre, le tensioni geopolitiche con l'Occidente hanno esacerbato la situazione.

Le esportazioni verso gli Stati Uniti, la principale destinazione dei prodotti cinesi, sono diminuite del 23,1% rispetto all'anno precedente, mentre quelle verso l'Unione Europea sono scese del 20,6%.

Graficamente il future Ftse Mib si trova in una situazione delicata

Graficamente il future Ftse Mib si trova in una situazione delicata: i prezzi hanno cercato mercoledì e giovedì di superare dal basso la trend line rialzista disegnata dal minimo di fine maggio (base del canale che ha contenuto i prezzi nelle ultime settimane), violata l'8 agosto e ora divenuta resistenza, ma venerdì se ne sono allontanati.

Solo il superamento di area 28800 sarebbe un primo segnale di allentamento delle tensioni ribassiste. Oltre quei livelli il future potrebbe tentare la ricopertura del gap del 2 agosto con lato alto a 29420.

Solo al superamento anche di area 30250 tuttavia si potrebbe parlare di una ripresa duratura del rialzo.

Sotto area 28320 rischio di discese a testare a 27690 la media mobile esponenziale a 100 giorni, supporto critico anche in ottica di medio periodo.