Generali, titolo incoraggiato dalla promozione di JP Morgan
pubblicato:Mediobanca in lieve rialzo, ma il titolo resta in fase di correzione

Netto balzo in avanti ieri per Generali. Il titolo ha guadagnato il 2,53% a 30,75 euro dopo avere oscillato tra 30,21 e 30,75 euro.
JPMorgan ha sorpreso il mercato cambiando la raccomandazione su Generali da Neutral a Overweight, alzando il target price da €34 a €37.
Gli analisti hanno rivisto al rialzo le stime di utili tra l’1% e il 4,5% nel periodo 2025-2028, segnalando che l’utile netto rettificato – perno del piano strategico “Lifetime Partner 2027” – potrebbe superare le attese del 5-7% nei prossimi due anni.
Il titolo, dopo un recente rallentamento, appare ora valutato in modo interessante rispetto ai peer del settore sia in termini di rapporto prezzo/utili (P/E) che di rendimento sul capitale.
La reazione positiva delle quotazioni di Generali in borsa riflette il favore del mercato verso l’outlook rivisto, che lasci trasparire margini di crescita degli utili più robusti del previsto.
Perché questo upgrade è significativo
Risultati attesi migliori del previsto: utili rivisti in aumento tra l’1% e il 4,5%, con potenziale sorpasso delle stime di +5-7% nel 2025-2026.
Valutazione competitiva: attuale P/E intorno a 12,3×, giudicato ragionevole rispetto ai principali comparabili europei.
Potenziale di upside: il nuovo target di € 37 offre margini di crescita interessanti da un prezzo attuale di circa €30.
Segnale di fiducia nel piano strategico: conferma che il modello “Lifetime Partner 2027” è considerato efficace e credibile da un player internazionale come JPMorgan.
L’upgrade a Overweight e l’aumento del target riflettono una visione molto più ottimistica sul percorso reddituale e sulla solidità patrimoniale di Generali.
La fiducia nel piano strategico e la valutazione attraente rendono il titolo oggi un'opportunità interessante per gli investitori in cerca di esposizione nel settore assicurativo europeo.
Generali, azione ancora in fase laterale
Generali ha disegnato una fase laterale nelle ultime settimane con base in area 29,70 euro. Questa base potrebbe fornire un punto di appoggio per un tentativo di rimbalzo consistente, oltre area 31 possibile prima il raggiungimento dei 33 euro, poi, al superamento di quei livelli, il titolo metterebbe nel mirino il gap del 19 maggio, lasciato tra 33,69 e 34,78 euro. La violazione di area 29,70 sarebbe un segnale di debolezza preoccupante: la fase laterale si dimostrerebbe un "rettangolo" di continuazione della precedente fase ribassista, che potrebbe riprendere con obiettivo su minimo di aprile a 28,17 euro.
Mediobanca, venerdì la riunione del cda sull'offerta di MPS
Mediobanca in lieve rialzo al termine della prima seduta della settimana.
S&P ha affermato che valuterà, qualora l'OPS di MPS andasse in porto, se il rating di Piazzetta Cuccia debba essere ridotto di conseguenza.
Stando alle ultime comunicazioni, l'accordo di consulenza tra i soci di Mediobanca si è ridotto dall'11,61% al 7,88% del capitale sociale dopo che il Gruppo Mediolanum ha ceduto l'intera partecipazione in Mediobanca (3,49% del capitale sociale) uscendo di fatto dall'Accordo.
Anche Aurelia S.r.l. e Beniamino Gavio (Gruppo Gavio) hanno venduto, rispettivamente, le loro quote pari allo 0,11% e 0,12% del capitale sociale.
La scorsa settimana l'a.d. di Banca MPS, Luigi Lovaglio, ha affermato che Rocca Salimbeni punta ad almeno il 66,7% di Mediobanca, ma che anche con il 35% eserciterebbe il controllo di fatto su Piazzetta Cuccia.
Il manager si è detto certo di portare a termine l'operazione con successo.
Questa settimana, venerdì 11 luglio per l'esattezza, il consiglio di amministrazione di Mediobanca si riunirà per fornire un'opinione formale sull'offerta di Banca MPS. Già in passato il consiglio di amministrazione ha comunque bollato come ostile l'operazione.
Mediobanca, titoli in correzione dopo i recuperi dai minimi di aprile
Graficamente il titolo Mediobanca sta correggendo il rialzo messo a segno dai minimi di aprile, muovendosi all'interno di un canale attualmente delimitato tra 18,25 e 20,00 euro circa, con i prezzi che hanno ritracciato il 38,2% del citato rialzo. Sotto 18,25 in chiusura di seduta il quadro tecnico si deteriorerebbe con i prezzi che avrebbero spazio per scendere inizialmente verso 17,50 e poi fino sui 16,50 euro circa. Reazioni dai livelli attuali invece inizierebbero ad acquisire forza con il superamento di quota 18,90 per il test a 19,50 euro. Solo oltre quota 20,00 tuttavia segnali di ripresa più convincenti verso 21,20 e 21,75 euro.