Generali, l'azione invia un segnale tecnico importate

di FTA Online News pubblicato:
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Borsa Italiana: Enav, nuovo contratto in consorzio con Leonardo

Generali, l'azione invia un segnale tecnico importate

Deciso rialzo martedì per Generali che guadagna il 2,04% a 34,53 euro. Nel corso della seduta i prezzi hanno oscillato tra 34,35 e 34,71 euro. 

Bank of America Securities ha rivisto al rialzo la sua view su Generali, passando da underperform a buy. Secondo la banca d’affari, il gruppo assicurativo italiano è oggi ben posizionato grazie a un mix di business particolarmente favorevole rispetto alle dinamiche di prezzo nei mercati europei del retail P&C e del ramo vita. 

BofA prevede per Generali una crescita degli utili superiore al 12% annuo fino al 2027, un ritmo decisamente più alto rispetto al consenso. Secondo gli analisti, il mercato continua a sottovalutare il potenziale del comparto P&C, in particolare sul fronte dell’underwriting.

Un altro elemento di forza è rappresentato dal basso payout ratio, che sta generando un eccesso di cassa: per la banca questo potrebbe contribuire per oltre il 5% agli utili futuri, offrendo ulteriore leva di crescita.

Sul fronte della governance, BofA ritiene che i rischi interni, spesso citati negli anni passati, si stiano gradualmente attenuando. Questo miglioramento potrebbe tradursi in un costo del capitale più basso, con benefici direttamente sul valore del titolo.

Alla luce di questi fattori, il target price viene aumentato del 15%, passando a 39 euro per azione, contro i 34,6 euro attuali e ben sopra il target mediano degli analisti (35 euro secondo LSEG).

Anche gli analisti di Berenberg, in una nota intitolata “More cash flow merits a higher price target”, hanno rivisto al rialzo la valutazione su Generali, portando il target price a 37,5 euro dai precedenti 36,1 euro. La raccomandazione resta buy, sostenuta dalla convinzione che il gruppo assicurativo possa generare maggiore cassa nei prossimi anni.

Secondo Berenberg, la solidità del cash flow giustifica una valutazione più alta e rafforza la visibilità sulla crescita futura del titolo, confermando l’attrattiva del profilo finanziario di Generali in un contesto europeo ancora competitivo.

Il consenso sul titolo resta però polarizzato: su 19 analisti, nove consigliano l’acquisto, cinque mantengono una posizione neutrale e cinque sono ancora su sell o strong sell, segno di un mercato che non ha ancora una visione univoca sul potenziale di Generali.

Generali, rottura del lato superiore di un pennant rialzista

Generali ha messo a segno un segnale tecnico importante: la seduta di martedì ha visto la rottura del lato superiore del pennant rialzista, un pattern di consolidamento che prosegue da diverse settimane e che è stato superato in area 35,35 euro.

La figura grafica è stata costruita dopo l’accelerazione rialzista di ottobre, e come spesso accade nei pennant, il restringimento progressivo del range ha lasciato presagire un imminente movimento direzionale.

La rottura al rialzo suggerisce che la fase di pausa sia terminata e che il titolo possa ora tentare un’estensione del movimento avviato nei mesi precedenti. La prima resistenza significativa si trova in area 36,50 euro, livello intermedio che potrebbe rappresentare un primo punto di arrivo e di possibile presa di beneficio.

Oltre questo livello, il target naturale della figura si colloca in area 38,50 euro, dove transita la proiezione superiore del ventaglio dinamico costruito negli ultimi mesi. Si tratta di un obiettivo coerente con l’ampiezza del pennant e con la struttura complessiva del trend.

Sul fronte dei supporti, il livello da monitorare con maggiore attenzione resta la zona di 34 euro. Una eventuale discesa sotto questa soglia invaliderebbe il breakout e aumenterebbe il rischio di un nuovo test dell’area 32,50 euro, base del pennant e livello che nelle ultime settimane ha sostenuto il titolo in più occasioni.

Nel complesso, la rottura del pattern rialzista rafforza l’impostazione di breve-medio periodo: Generali rimane in una fase di costruzione tecnica positiva, sostenuta anche dai recenti upgrade fondamentali degli analisti. Finché i prezzi resteranno sopra 34 euro, il titolo conserverà un profilo grafico solido, con la possibilità di estendere il movimento verso 36,50 e, in seconda battuta, verso 38,50 euro.

Enav, nuovi massimi da inizio anno con il contratto con la Difesa

Enav allunga e tocca nuovi massimi da inizio anno a quota 4,708. Il rialzo è arrivato in scia alla firma del contratto, in consorzio con Leonardo, con TELEDIFE (Ministero della Difesa) per l'ammodernamento, entro il 2032, dei sistemi di sorveglianza radar presso sei basi operative dell'Aeronautica Militare: Grosseto, Trapani, Gioia del Colle, Istrana, Amendola e Galatina. Il valore complessivo del contratto è di circa 102 milioni di euro di cui 43,2 milioni in quota Enav.

L'Amministratore Delegato di ENAV, Pasqualino Monti, si è detto orgoglioso di essere alla guida di un RTI che unisce eccellenze industriali italiane e che porterà benefici duraturi al sistema Paese. La firma di questo contratto, ha continuato Monti, rappresenta un passo fondamentale nel rafforzamento dell'infrastruttura radar nazionale e testimonia la fiducia che l'Aeronautica Militare e il Ministero della Difesa ripongono nel Gruppo ENAV e nelle sue competenze.

Il titolo, come detto, ha toccato nuovi massimi da inizio anno superando a 4,61 circa la neckline del testa e spalle di continuazione disegnato da ottobre. Tale configurazione proietta un target a 4,85 euro, livello che non viene toccato da oltre 5 anni, il cui raggiungimento anticiperebbe la probabile copertura del gap down lasciato aperto in piena pandemia da Covid nel marzo 2020 a quota 4,968. Lo scenario rialzista verrebbe compromesso dal ritorno al di sotto di 4,51, preludio ad un nuovo test in area 4,40.

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