Generali stabile a 33,34 euro, nominati gli advisor per l’offerta di Mediobanca
pubblicato:Maire in rialzo, Jefferies alza il prezzo obiettivo a 12 euro

Generali ha archiviato la seduta di ieri attorno alla parità a quota 33,34, recuperando nel finale dopo essere scesa fino a 32,56 euro.
In merito all'offerta pubblica di scambio volontaria promossa da Mediobanca sulla totalità delle azioni di Banca Generali, il Consiglio di Amministrazione di Generali ha deliberato di avvalersi di Deloitte Financial Advisory S.r.l. S.B. quale advisor finanziario e del Prof. Alberto Toffoletto con il team dello Studio ADVANT NTCM quale advisor legale, per la valutazione della suddetta offerta.
Intanto Banca Monte dei Paschi ha reso noto di aver ricevuto da parte dell'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) l'autorizzazione preventiva all'acquisizione di una partecipazione qualificata indiretta, tramite Mediobanca - Banca di Credito Finanziario Società per Azioni, in Assicurazioni Generali S.p.A., nell'ambito dell'Offerta promossa da BMPS sulle azioni di Mediobanca.
Al termine del primo trimestre 2025 i risultato di Generali hanno mostrato premi lordi in rialzo dello 0,2% su base annuale a 26,54 miliardi di euro, un risultato operativo in crescita dell'8,9% a 2,07 miliardi, l'utile netto normalizzato a +7,6% pari a 1,2 miliardi e l'utile netto in calo del 4,8% a 1,195 miliardi.
Cristiano Borean, CFO di Generali ha affermato che nel primo trimestre il gruppo ha raggiunto una forte e continua crescita sia del risultato operativo sia dell'utile netto normalizzato, segnando un ottimo avvio del nostro nuovo piano strategico 'Lifetime Partner 27: Driving Excellence', grazie al contributo di tutti i segmenti. Il business Danni ha beneficiato di una robusta crescita dei premi, guidata principalmente dal comparto non-auto e dal continuo miglioramento del Combined Ratio.
Generali, titolo in stabilizzazione
Graficamente il titolo Generali, dopo lo stacco del dividendo di lunedì 19 maggio, pari a 1,43 euro, si è stabilizzato attorno a quota 33,50, andando a ritracciare il 38,2% del rialzo partito ad aprile.
Sopra 32,50 il quadro grafico resta impostato positivamente, con buone possibilità di copertura del gap down del 19 maggio a 34,78 euro. Oltre 35,50 via libera poi verso quota 37,00. Segnali di debolezza più evidenti solo in caso di discese sotto 32,50 per 31,70 e 30,90 euro, supporto successivo sulla media mobile esponenziale a 200 sedute, attualmente poco sopra quota 29,00.
Maire in rialzo, Jefferies alza il prezzo obiettivo
Rialzo deciso ieri per Maire. Il titolo ha guadagnato il 4,21% a 10,88 euro.
Jefferies ha rialzato il prezzo obiettivo su Maire da 11 a 12 euro, confermando la raccomandazione buy. Gli analisti di Jefferies hanno rivisto al rialzo le stime per il 2025, aumentando del 5% l’Ebitda e del 4% i ricavi, portandole ora oltre la guidance ufficiale della società.
Anche Banca Akros conferma la raccomandazione accumulate con un prezzo obiettivo di 10,5 euro.
Contratti e raccolta ordini
Le sussidiarie di Maire, Tecnimont e KTKinetics Technology, hanno recentemente ottenuto nuovi finanziamenti per circa 1,1 miliardi di dollari.
Si segnalano contratti per un valore complessivo di 5,4 miliardi di euro annunciati da inizio anno, evidenziando un trend positivo nelle acquisizioni.
L’obiettivo di Maire per la raccolta nuovi ordini nel 2025 è fissato a 8 miliardi di euro. Gli analisti sottolineano come il contratto appena acquisito, insieme a una pipeline commerciale di 59 miliardi di euro (dato aggiornato a fine marzo 2025), confermi un mercato ancora promettente e con buone prospettive di crescita.
Posizioni delle principali banche d’affari
Intesa Sanpaolo conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 10,3 euro, segnalando che la raccolta ordini ha già superato la metà del target di 8 miliardi per il 2025.
Mediobanca Research mantiene una raccomandazione neutral dopo le ultime aggiudicazioni, rilevando che le commesse portano la raccolta ordini da inizio anno oltre i 5 miliardi, migliorando la visibilità sul target 2025.
Equita Sim conferma la raccomandazione buy con un prezzo obiettivo di 10,5 euro, sottolineando come i nuovi contratti – inclusi un progetto EPC per il trattamento gas in Asia Centrale e attività di ingegneria per impianti di biocarburanti in Europa – rappresentino la maggior parte del valore acquisito.
Prospettive e visibilità futura
La raccolta ordini da inizio anno, pari a 5,4 miliardi di euro, è già significativa rispetto alla guidance per l’intero 2025 di 8 miliardi. Gli analisti ritengono che Maire Tecnimont sia ben posizionata per raggiungere questo obiettivo e che i nuovi contratti migliorino la visibilità sulle stime finanziarie per il biennio 2026-2027.
In sintesi, il mercato riconosce a Maire un forte potenziale di crescita, supportato da un solido portafoglio ordini e da una pipeline consistente, con valutazioni positive che spingono verso raccomandazioni prevalentemente di acquisto o accumulate.
Maire, il titolo si spinge in area 11 euro
Il titolo Maire si è spinto ieri fino in area 11 euro, confermando l'impostazione rialzista dimostrata dai minimi di aprile a 6,42 euro. Oltre questa resistenza il target si sposterebbe a 12,25 euro. Solo discese sotto 10,60 potrebbero anticipare il test dall'alto del massimo di febbraio a 10,11 euro. Supporto successivo a 9,44 euro, minimo della candela "hammer" dell'8 maggio.