Risiko: Unicredit ricorre sul golden power, BPM sulla sospensione dell’offerta

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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La sospensione dell’offerta di scambio di Unicredit sul Banco BPM accende i contrasti. Piazza Meda annuncia un ricorso contro la decisione della Consob. Unicredit invece ricorrerà sul golden power, ma senza chiudere i negoziati con il governo. Il dossier si fa sempre più spinoso

Risiko: Unicredit ricorre sul golden power, BPM sulla sospensione dell’offerta

La partita si complica e finisce in tribunale. L’offerta di scambio di Unicredit sul Banco BPM registra un confronto sempre più acceso. L’intervento del governo con il golden power per imporre prescrizioni all’offerta ha spinto Unicredit a rivolgersi alla Consob per chiedere una sospensione di 30 giorni.

Mercoledì 21 maggio l’Autorità autorizza la sospensione e sostanzialmente sposta il termine ultimo per l’adesione all’offerta al 23 luglio 2025.

Banco BPM critica la sospensione

Il Banco BPM, da sempre critico sull’offerta di scambio (ops) di 0,175 azioni di Unicredit per ogni titolo proprio, critica aspramente la sospensione definendola "un provvedimento abnorme"; annuncia l’adozione di ogni opportuna iniziativa presso le sedi opportune; contesta le ragioni della decisione della Consob.

Secondo Piazza Meda, non sono emersi con il golden power fatti nuovi o non resi noti in precedenza che giustificherebbero la sospensione.
Banco BPM sostiene che l’eventuale impossibilità di Unicredit di adempiere alle prescrizioni del golden power dovrebbe di per sé far decadere l’offerta e l’estensione del periodo vincola l’operatività del gruppo per via delle norme sulla passivity rule attivate fin dal primo annuncio di novembre.

La risposta di Unicredit, ricorso al TAR e in Europa sul golden power

Oggi Unicredit risponde duramente a questa ricostruzione. “Per sciogliere le riserve esistenti sulla legittimità del "golden power" così come applicato in questo caso ai sensi del diritto italiano e dell'UE, UniCredit presenterà a breve un ricorso al TAR del Lazio e supporterà l'UE nel suo esame della situazione”.

Non vuole essere una porta chiusa: Piazza Gae Aulenti conferma l’impegno nelle discussioni con il governo per un riscontro conclusivo sulla portata e l’interpretazione delle prescrizioni. Unicredit auspica ancora un percorso condiviso che soddisfi tutti i requisiti legali e normativi applicabili e la sospensione è finalizzata a permettere al mercato di valutare meglio l’offerta anche in vista delle nuove prescrizioni del golden power del 18 aprile.

Unicredit, il rendimento dell'investimento sul Banco BPM è sceso

Ma il gruppo guidato da Andrea Orcel aggiunge di più sul Banco BPM affermando che la sua acquisizione di Anima è stata realizzata a condizioni molto meno favorevoli del previsto a causa soprattutto dell’aumento del prezzo da 6,2 a 7 euro per azione e della mancata applicazione dei benefici del Danish Compromise.

Il capitale equivalente CET 1 del Banco BPM si è ridotto di 1,7 miliardi – calcola Unicredit – e quindi il rendimento dell’investimento in BPM da parte dell’offerente sarebbe sceso da oltre il 50% all’11% circa.
Implicitamente sarebbe quindi cresciuto il premio implicito del 15% sui prezzi “unisturbed” del Banco. L’offerta però soddisfa ancora i parametri finanziari di Unicredit, che rinuncia ad alcune condizioni relative all’operazione Anima presenti nel documento di offerta.

Piazza Gae Aulenti respinge in toto le accuse del Banco nel comunicato del 22 maggio, quello critico della sospensione.

Il clima di tensione sale comunque di livello. A caldo, prima della presa di posizione odierna di Unicredit, l’ad del Banco BPM Giuseppe Castagna rilascia un’intervista al Sole 24 Ore in cui specifica che il gruppo intende ricorrere al TAR contro la sospensione dell’offerta di Unicredit e lamenta un blocco di otto mesi del proprio gruppo per la passivity rule, proprio mentre si registra un riassetto del settore bancario in cui vorrebbe dire la propria.

Al Festival di Trento, dopo le rimostranze sulla sospensione, il presidente della Consob Paolo Savona rivendica il processo decisionale collegiale dell’Autorità sui vari dossier, ma aggiunge di essere sempre disposto ad andarsene: “A un certo punto, quando non sono più gradito io vado via in tutte le istituzioni...finché sono gradito resto, quando non sono più gradito vado via”.

Stamane i movimenti dei due gruppi coinvolti a Piazza Affari rimangono limitati.
In tarda mattina Unicredit cede lo 0,21% e torna a 57,15 euro. Banco BPM guadagna lo 0,10% a circa 10,02 euro. Lo sconto dell’offerta di Unicredit sul Banco si è compresso allo 0,24 per cento circa.