Germania, consumatori più fiduciosi ma domani c'è il PIL

di Simone Ferradini pubblicato:
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Economia tedesca a rischio recessione, possibili due anni consecutivi con il segno meno

Germania, consumatori più fiduciosi ma domani c'è il PIL

Fiducia consumatori Germania sui massimi da due anni e mezzo

Timidi segnali di recupero per il grande malato d'Europa, la Germania. Stamattina l'indice di fiducia dei consumatori tedeschi elaborato da GfK (istituto di ricerca basato a Norimberga che produce l'indicatore più seguito) ha segnalato un incremento a -18,3 punti dai -21,0 del dato di ottobre (peraltro rivisto al rialzo da -21,2), sorprendendo le attese degli economisti fissate a -20,5.

L'indice tocca il massimo da aprile 2022 (-15,7), quando era già iniziato il crollo causato dall'invasione russa in Ucraina, crollo che si sarebbe fermato solo a ottobre a -42,8. Ed è proprio la guerra lanciata da Mosca contro Kiev la causa della stagnazione tedesca: la congiuntura è infatti sostanzialmente al palo dal secondo trimestre 2022.

Stime PIL riviste al ribasso

E le prospettive non sono rosee. Domani mattina verrà diffusa la prima stima del PIL del terzo trimestre. Il consensus degli economisti è fissato a -0,1% rispetto al precedente: se la previsione si rivelasse corretta si tratterebbe del secondo consecutivo con il segno meno (-0,1% anche nel secondo) e saremmo quindi di fronte a una recessione tecnica.

Non è finita perché una settimana fa il Fondo Monetario Internazionale ha peggiorato la stima sul PIL 2004 da +0,2% a crescita zero, mentre per il 2025 la previsione passa da +1,3% a +0,8%. Per l'eurozona il FMI si attende un PIL in crescita dello 0,8% quest'anno e dell'1,2% l'anno prossimo.

Perché la macchina produttiva tedesca si è fermata

Ricordiamo che venti giorni fa il ministero dell'economia tedesco ha peggiorato la stima di crescita 2024 da +0,3% a -0,2%, rendendo molto probabile uno scenario quasi impensabile: la Germania si avvia a essere l'unico Paese del G7 con PIL negativo per due anni consecutivi (-0,3% nel 2023).

La debolezza della congiuntura tedesca, come detto, trova le origini nel conflitto Russia-Ucraina. Quest'ultimo ha fiaccato una macchina produttiva costruita per l'export: il balzo dei prezzi dell'energia ne ha minato la competitività e le tensioni geopolitiche hanno reso meno fluido il commercio internazionale.

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