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Casa nuova con il Bonus Facciate: guida completa per la richiesta!

di FTA Online News pubblicato:
4 min

Il Bonus Facciate, tra i bonus edilizi più utilizzati, è stato prorogato per l'anno 2022, ma con una novità importante: la riduzione dell'aliquota, dal 90% al 60%. Scopriamo i motivi di tale decisione, ma, soprattutto, descriviamo una guida completa per richiedere questo bonus.

Casa nuova con il Bonus Facciate: guida completa per la richiesta!

Con la Legge di Bilancio 2022, il Governo Draghi ha prorogato numerosi bonus sulla casa: il Superbonus 110%, il bonus ristrutturazioni, l'Ecobonus, il Bonus Verde e anche il Bonus Facciate, riconfermato, ma con alcune modifiche.

Il bonus facciate è stato prorogato anche per questo 2022, ma a condizioni diverse rispetto agli anni precedenti. In questo anno, infatti, questo bonus ha subito una riduzione della detrazione d'imposta.

Fino all'anno scorso la detrazione era del 90%, invece in questo 2022 la percentuale è stata ridotta fino al 60%.

Questo bonus riguarda tutti i lavori di ristrutturazione edilizia sulle facciate esterne degli edifici già esistenti; ma non può riguardare le nuove costruzioni.

Vediamo i dettagli della proroga e la guida completa per fare richiesta del bonus facciate.

In cosa consiste il bonus facciate?

Il bonus facciate è stato uno dei più richiesti dell'anno scorso e ha permesso di restaurare bellezza e stabilità degli edifici esistenti, per questo motivo il Governo ha deciso di prorogarlo anche quest'anno.

Con un cambiamento non di poco conto, la riduzione del 30% dell'aliquota di detrazione fiscale, passata dal 90% delle spese sostenute al 60%. I beneficiari del bonus facciate hanno la possibilità di scegliere, al posto della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi, lo sconto in fattura (se l'impresa edilizia è d'accordo) o la cessione del credito (fino ad un massimo di tre cessioni, secondo la nuova normativa).

Chi sceglie la detrazione fiscale, vedrà l'importo diviso in 10 quote e potrà detrarne la somma ogni anno, per dieci anni.

Questo bonus non ha limiti di spesa o può essere cumulabile con altri bonus casa, come conferma lo stesso sito dell'Agenzia delle Entrate.

Per quali tipi di lavoro può essere richiesto il bonus facciate?

Il bonus facciate comprende tutti i lavori di restauro delle facciate di edifici già esistenti e mai riguardanti nuove costruzioni o prossimi alla demolizione; di qualsiasi categoria catastale, che però facciano parte delle zone A o B, ovvero centro storico o zone esageratamente urbanizzate.

Il Bonus facciate può essere richiesto da persone fisiche, da liberi professionisti, da società, associazioni e associazioni. Qualsiasi soggetto possegga l'edificio che necessita di ristrutturazione, può richiedere il bonus facciate.

Quali sono gli interventi per i quali è possibile beneficiare del bonus facciate?

I lavori di ristrutturazione, per godere del bonus facciate devono riguardare le facciate che danno su strade o su luoghi pubblici, e non le facciate che danno su cortili interne o strade interne.

Nello specifico questo è l'elenco dei lavori per i quali si può richiedere il bonus facciate:

  • tinteggiatura facciata o anche solo pulitura;

  • sostituzione delle grondaie;

  • ristrutturazione parapetti e cornicioni;

  • sostituzione tende solari per isolare le facciate esterne (come lavori accessori);

  • rifacimento del sistema di illuminazione notturna della facciata.

Esclusi tutti i lavori riguardanti le facciate che danno su cortili e strade interne, ma anche tutti i lavori riguardanti infissi, vetrate e portoni. Questi criteri sono rigidi e non prevedono alcuna eccezione.

Perché il bonus facciate è stato ridotto dal 90% al 60%?

Come è prevedibile la motivazione riguarda il fatto che il bonus facciate è stato il bonus sul quale si è maggiormente frodato lo Stato, in assoluto. Si sono gonfiati i prezzi spesso e volentieri e si sono verificate vere e proprie truffe ai danni dello Stato.

Questo si è potuto fare soprattutto perché il bonus facciate non ha mai previsto un limite di spese, né è stata mai richiesta una asseverazione tecnica.

Novità introdotte sul bonus facciate per il 2022

Da questo 2022, una volta terminati i lavori, un commercialista abilitato e inviato dall'Agenzia delle Entrate dovrà controllare i lavori ed emanare un visto di conformità.

Il documento sarà una vera e propria asseverazione tecnica che confermerà che le spese siano congrue ai lavori effettuati (ed escludere, dunque, che le spese siano state gonfiate).

Le tre modalità in cui si può godere del bonus facciate: detrazione fiscale, sconto in fattura e cessione del credito

Anche nel caso del bonus facciate, come nel caso del bonus ristrutturazione o del Superbonus 110%, si può scegliere la modalità in cui poterne godere: cessione del credito, sconto in fattura o detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi.

La detrazione fiscale consiste nel detrarre il 60% delle spese sostenute in dieci quote annuali ed uguali, nei dieci anni seguenti.

Lo sconto in fattura consiste nel godere del 60% delle spese sostenute come sconto diretto in fattura, se l'impresa che ha eseguito i lavori è d'accordo. L'impresa successivamente potrà portare la somma in detrazione fiscale o potrà cedere il credito.

La cessione del credito significa cedere il proprio credito d'imposta a un terzo (di solito un istituto bancario o finanziario) e ricevere la liquidità.

Ultima accortezza da tener presente: i pagamenti devono essere tracciabili e quindi effettuati esclusivamente con bonifici bancari e postali; nel bonifico deve essere inserita la causale con scritto: “lavori di restauro facciata ai sensi dell’art. 1, commi 219-224, Legge 160/2019”, devono essere riportati i dati anagrafici del richiedente e partita iva e dati dell'impresa che riceve il bonifico.