Borsa Italiana, Interpump tenta di consolidare il recupero
pubblicato:Terna, rumors sulla cessione di minority della rete ad alta tensione, intanto il titolo cerca di forzare resistenze di peso

Interpump ha chiuso la seduta di venerdì con un rialzo dell'1,66% a 42,94 euro, toccando nuovi massimi da febbraio. La società ha annunciato di aver acquisito, tramite la sua controllata Hidrover Ltda, l'intero capitale di Tutto Hidraulicos Ltda, società brasiliana specializzata nel settore dei cilindri idraulici che dovrebbe chiudere il 2025 con un fatturato di circa 12 milioni e un EBITDA margin attorno al 24%.
Il Presidente di Interpump, Fulvio Montipò, ha sottolineato come si tratti di "un'altra eccellenza da innestare nel nostro sistema per rafforzare il reticolo di presenza del Gruppo a livello globale e ambire a un ruolo primario nel mercato brasiliano grazie alle interazioni con Hidrover".
Interpump, i prezzi cercano di consolidare il rialzo
Il grafico di Interpump evidenzia come i prezzi stiano cercando di dare continuità al rialzo avviato dai minimi di aprile in area 25,50. Dopo il consolidamento degli ultimi due mesi circa, infatti, nell'ultima settimana abbiamo assistito al superamento della resistenza in area 41,70 ed al test della linea di tendenza che scende dai record storici del 2021, ora a 43,00 euro circa.
Il titolo dà l'impressione di voler proseguire la corsa e di puntare verso gli ostacoli presenti tra 46,00 e 48,00 euro, oltre i quali anche lo scenario di lungo periodo migliorerebbe sensibilmente.
Nell'immediato il superamento di quota 43,00 rappresenterebbe un segnale in tal senso, che ribadirebbe il buono stato di forma di Interpump. Il ritorno sotto 41,50 indebolirebbe invece il tentativo di allungo, per quanto solo la successiva violazione di quota 40,50 fiaccherebbe seriamente le velleità di rialzo del titolo, prospettandone un nuovo test dell'importante sostegno in area 38,00.
Terna nuovi massimi assoluti
Terna ha toccato nuovi massimi assoluti nel corso dell'ultima settimana salendo fino a quota 9,19 prima di tornare momentaneamente sui propri passi. Il titolo ha messo pressione alla resistenza a 9,10 euro, precedente record toccato lo scorso maggio, senza tuttavia riuscire ad avere la meglio su tale ostacolo in chiusura di ottava.
Questa mattina in avvio della nuova settimana i prezzi appaiono deboli, tanto da cedere più di 1 punto percentuale posizionandosi poco sotto 8,95.
Terna rumors su cessione di quote della rete ad alta tensione
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il Terna starebbe valutando alcune opzioni, tra cui la vendita di una quota di minoranza della rete ad alta tensione italiana, per finanziare nuovi progetti e ridurre il debito. La società non ha al momento commentato le indiscrezioni riportate dall'agenzia di stampa (che cita fonti a conoscenza del dossier).
La scorsa settimana Terna ha sottoscritto un protocollo di intesa con ACN, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, con l'obiettivo di afforzare la sicurezza e la resilienza cibernetica dell'intera filiera elettrica e del settore energetico nazionale, attraverso lo scambio di informazioni e analisi tra Terna e l'Agenzia.
Da segnalare inoltre i dati relativi ai consumi di energia elettrica di settembre. Secondo quanto segnalato da Terna il fabbisogno mensile è stato pari a 26 miliardi di kWh in crescita dell'1,2% rispetto a settembre 2024, con i i consumi industriali che hanno registrato un aumento del 2,9% nelòlo stesso periodo ed un aumento a due cifre rispetto allo scorso anno della produzione fotovoltaica (+30,7%).
Terna, assalto ai baluardi di quota € 9,10
Il titolo, come detto, ha provato ad avere la meglio, senza riuscirci, sulla resistenza a 9,10 euro, alimentando il rischio che su talke livello possa prendere forma un doppio massimo che interrompa la corsa partita dai bottom del 2020.
L'ipotesi per quanto verosimile resta comunque prematura, almeno fino a quando le quotazioni si manterranno al di sopra di 8,78. In tal caso lo scenario resterà ancora favorevole ad un nuovo tentativo di allungo che in caso di successo sui citati 9,10 euro potrebbe spingere le quotazioni verso nuovi record ipotizzabili inizialmente poco oltre 9,60 e poi nei dintorni di quota 9,95.
Sotto 8,78 invece sostegno successivo a 8,50 e poi a 8,23, base del potenziale doppio massimo che se confermato proietterebbe target in area 7,40.
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