Iren ancora in calo, ma il suo bond ibrido viene premiato
pubblicato:Italgas porta a termine l'aumento di capitale da un miliardo di euro

Quarta seduta consecutiva in calo ieri per Iren, che ha chiuso con una flessione dello 0,45% a 2,682 euro. Durante i primi scambi di oggi l'azione cede un altro 0,45% a 2,67 euro.
Il gruppo è stato premiato ieri da GlobalCapital, piattaforma di informazione finanziaria, per l'emissione del bond ibrido migliore d'Europa.
Il riconoscimento è stato assegnato nell'ambito dei Bond Awards 2025, evento che ogni anno celebra le operazioni e gli operatori più rilevanti nei mercati europei dei capitali di debito.
Il premio ricevuto dal Gruppo Iren all'interno della categoria "Most Impressive Corporate Hybrid Capital Issuer" ne ha riconosciuto l'eccellenza e l'innovazione, a seguito dell'emissione inaugurale di un'obbligazione perpetua subordinata ibrida del valore di 500 milioni di euro avvenuta lo scorso gennaio.
L'operazione è stata finalizzata a rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo Iren e a supportare l'implementazione del Piano Industriale 2024-2030, con particolare riferimento all'integrazione di EGEA e all'acquisizione del 40% di Iren Acqua.
Iren, un solido primo trimestre
Iren ha chiuso il primo trimestre 2025 con risultati che evidenziano una solida performance economica, industriale e finanziaria: +9% EBITDA, +8% Utile netto, quasi 720 milioni di euro di investimenti, con +12% investimenti tecnici destinati principalmente allo sviluppo della rete idrica ed elettrica e al completamento degli impianti di trattamento rifiuti, oltre che all'estensione della rete di teleriscaldamento.
I ricavi sono stati pari a 2,093 miliardi di euro, con un margine operativo lordo di 418 milioni di euro e utile netto a 136 milioni.
Iren, sul grafico c'è il rischio di un doppio massimo
Graficamente il titolo Iren ha registrato un bel rialzo dai minimi di aprile a 2,11 euro, crescita che nelle ultime settimane ha però subito una battuta di arresto. I prezzi si sono infatti scontrati in un paio di occasioni con la resistenza in area 2,78, dando origine ad un potenziale doppio massimo su tale livello che troverebbe conferma alla violazione di quota 2,65.
Probabile in tal caso un ulteriore calo verso 2,55 euro, importante area di supporto nel medio periodo.
Nuovi segnali di forza invece al superamento di 2,78, preludio al ritorno sui massimi del 2021 in area 2,90 ed al successivo allungo verso il picco di febbraio 2020 a 3,126 euro.
Italgas completa l'aumento di capitale
Seduta positiva ieri per Italgas che termina a 6,965 euro in rialzo dello 0,65%. I prezzi hanno oscillato tra 6,88 e 6,985 euro e stamane segnano durante le prime negoziazioni una flessione dello 0,36% a 6,94 euro.
L’operazione di aumento di capitale è sostanzialmente riuscita, con la maggioranza degli azionisti che ha aderito. L’attenzione ora si sposta sui diritti residui che saranno offerti in borsa.
Contesto e dettagli generali
L’aumento di capitale, deliberato dall’assemblea straordinaria del 10 aprile, prevedeva un massimo di 202.938.478 nuove azioni da offrire a prezzo € 5,026, al fine di finanziare l’acquisizione di 2i Rete Gas.
Il periodo di esercizio dei diritti di opzione è stato fissato dal 2 al 19 giugno, con ultima data utile per la negoziazione su borsa il 13 giugno.
Risultati periodo di opzione
Sono state esercitate 801.184.788 opzioni, portando alla sottoscrizione di 200.296.197 nuove azioni: circa il 98,7 % dell’offerta totale, per un controvalore di € 1.006.688.686,12.
L’azionista di maggioranza CDP Reti ha esercitato 52.684.606 diritti, sottoscrivendo azioni per un valore di € 264.792.829,76, in linea con i suoi impegni.
Diritti inoptati e prossima finestra
Vi sono 10.569.124 diritti non esercitati, che consentono la sottoscrizione di 2.642.281 azioni (circa 1,3 % del totale), per un controvalore massimo di € 13.280.104,31.
Questi diritti saranno offerti su Euronext Milan nelle sedute del 23 e 24 giugno 2025, salvo vendita anticipata dei diritti nella seduta del 23.
Il prezzo di sottoscrizione è fissato a € 5,026 per azione, con un rapporto di 1 nuova azione ogni 4 diritti posseduti.
Il consorzio di garanzia, comprendente J.P. Morgan, BofA, Citigroup, Morgan Stanley, Société Générale e Banca Akros, si è impegnato a coprire i diritti non sottoscritti.
Italgas, il titolo dovrà superare i 7,10 euro
Italgas riesce a stazionare da sei sedute al di sopra della media mobile esponenziale a 50 giorni, supporto rilevante passante in area 6,88 euro. Il rimbalzo intrapreso dal minimo del 9 giugno a 6,72 euro è ancora in atto e potrebbe estendere, in caso di superamento di area 7,10, fino ad interessare i 7,40 euro. Solo il superamento deciso di quei livelli sarebbe da leggere come una indicazione di forza valida anche per il medio periodo.
Target in quel caso verso i 7,70 euro. Sotto 6,85 invece rischio di test a 6,33 circa del 50% di ritracciamento del rialzo dal minimo di dicembre 2024.