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Borsa, in focus oggi Italgas, Sanlorenzo ed Rcs

di FTA Online News pubblicato:
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Italgas annuncia la trimestrale e trattative per l'acquisizione di 2i Rete Gas. Sanlorenzo in forma dopo i dati. Rcs poco mossa dopo la trimestrale

Borsa, in focus oggi Italgas, Sanlorenzo ed Rcs

Italgas, in calo in avvio

Italgas perde terreno (-2,14% a 5,27 euro) dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2024 (ricavi -10,1% a/a, EBITDA +9,6% a/a, utile netto +13,5% a/a) e la notizia dell'avvio di trattative in esclusiva con F2i SGR e Finavias per l'acquisizione di 2i Rete Gas su cui è stata lanciata un'offerta non vincolante.

Secondo le indiscrezioni delle ultime settimane, l'offerta valuta 2i Rete Gas 4-5 miliardi di euro ma oggi MF parla di oltre 5 miliardi. Italgas si è già garantita un finanziamento ponte garantito da JP Morgan, da rifinanziarlo "tramite una combinazione di strumenti di equity, debito o “equity like”, con l’obiettivo di mantenere l’attuale profilo di rating di Italgas".
Secondo indiscrezioni, potrebbe essere necessaria un'iniezione di capitale di circa 800 milioni di euro.

L'analisi del grafico di Italgas mette in evidenza il movimento laterale in essere da novembre. Nelle ultime settimane il titolo si era riavvicinato ai massimi di aprile a 5,4350 euro e sembrava intenzionato ad attaccarlo. La flessione odierna non cancella del tutto questa ipotesi, a patto che le quotazioni riescano a mantenersi sopra 5,20.

Una vittoria confermata in chiusura di seduta sui 5,4350 creerebbe le premesse per la riattivazione del movimento ascendente partito a ottobre in direzione di 5,70 almeno e obiettivo successivo sul picco di aprile 2023 a 6,0850. La violazione confermata in chiusura di seduta di 5,20 preannuncerebbe un test di 5,09 con rischio di ritorno sui minimi di metà aprile a 4,97, supporto determinante per scongiurare il rischio di ritorno sui 4,65-4,70 di ottobre.

Sanlorenzo in forma dopo i dati

E' iniziata bene la settimana per Sanlorenzo (+2,4%), che ha accelerato toccando i massimi da metà febbraio, in scia ai risultati del primo trimestre 2024. I ricavi sono saliti a 194,8 milioni di euro (+6% a/a), l'EBITDA a 34,1 milioni (+9,5% a/a) con margine a 17,50% (+50 bp), l'EBIT a 25,7 milioni (+6,5% a/a), risultato netto di gruppo a 19,7 milioni (+14,3% a/a), nuovi ordini a 168,2 milioni (170 un anno fa).

Il titolo aveva toccato a febbraio nuovi record assoluti a 46,25 euro, avviando poi una correzione che lo aveva ricondotto fin sotto 39,00 euro nella seconda metà del mese di aprile.

La reazione vista da tali livelli ha permesso di allentare le tensioni sul titolo e di alimentare nuove possibilità di crescita non solo nel breve periodo. Il superamento di area 43,50 ha creato i presupposti per una risalita fino a 46,25, con buone possibilità che l'ascesa possa poi proseguire verso 47,00 almeno, area di transito della linea che unisce i massimi del 2022 con quelli di marzo 2023.

Conferme giungerebbero nel breve oltre quota 45,00. Il trend rialzista tornerebbe ad indebolirsi solo in caso di discese sotto 42,50 per 41,80 e 41,00 euro, supporto quest'ultimo che avrà il compito di scongiurare il ritorno in area 39,80.

Rcs poco mossa dopo i risultati

Rcs poco mossa in avvio di settimana. Il gruppo ha presentato i risultati del primo trimestre 2024 che hanno evidenziato ricavi netti a 168,9 milioni di euro rispetto ai 179,1 del primo trimestre 2023. I ricavi pubblicitari dei primi tre mesi del 2024 ammontano a 57,3 milioni (64,1 milioni nel pari periodo del 2023) mentre I ricavi editoriali e diffusionali sono stai pari a 79,8 milioni (83 milioni nel pari periodo del 2023).

L'EBITDA dei primi tre mesi 2024 è però positivo per 12,6 milioni, in miglioramento di 2 milioni rispetto al primo trimestre 2023 (+10,6 milioni nel primo trimestre del 2023), prevalentemente per la riduzione dei costi per materie prime e utenze, mentre il risultato trimestrale netto di Gruppo è stato pari a -1,6 milioni (-1,8 milioni del primo trimestre 2023).

Il titolo ha corso molto negli ultimi due mesi (+20% circa), passando da 0,73 a 0,88 euro. I prezzi sono dunque riusciti ad interrompere la prolungata fase laterale che ne aveva interessato l'andamento per buona parte del 2023 e nel primo quadrimestre 2024, compiendo un passo in avanti, grazie al rally delle ultime settimane, verso il picco del 2022 in area 0,95.

Oltre quota 0,90 nuove indicazioni in favore del raggiungimento di tale riferimento, preludio al test del target successivo a 1,00 euro, resistenza psicologica nel medio lungo periodo. Sul fronte supporti invece monitorare con attenzione quello a 0,8150, primo riferimento critico nel breve-medio periodo.