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Iva ridotta al 5% su alimentari e prodotti per l’infanzia: quali prodotti costeranno meno?

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

La nuova premier Giorgia Meloni ha intenzione di introdurre una riduzione dell’Iva al 5% su alcuni prodotti al supermercato: dalla carne al pasce, dai pannolini ai biberon, fino a tutti i prodotti per l’infanzia. Ecco come cambiano i prezzi e quanto risparmieranno le famiglie.

Iva ridotta al 5% su alimentari e prodotti per l’infanzia: quali prodotti costeranno meno?

In occasione del suo primo discorso alla Camera, la neo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato alcune delle misure economiche alle quali sta pensando il Governo: oltre alla riforma dell’Irpef, alla flat tax e al taglio del cuneo fiscale, potrebbe essere in arrivo anche un taglio dell’Iva.

L’inflazione ormai oltre l’8% sta facendo aumentare i prezzi di moltissimi generi alimentari quali pane, pasta, carne, pesce, prodotti per l’infanzia. I bonus spesa di novembre non bastano più a sostenere le famiglie in difficoltà.

Ecco quindi una nuova agevolazione per tutti i cittadini: la riduzione dell’Iva al 5% su alcuni prodotti dovrebbe abbassare i prezzi dei generi alimentari e non solo nei supermercati. Quali prodotti costeranno di meno? Scopriamolo subito.

Taglio dell’Iva: come funziona e cosa cambia?

Per sostenere le famiglie in difficoltà – oltre alla possibile cancellazione dei debiti grazie a una nuova pace fiscale – Giorgia Meloni ha in mente un piano: tagliare l’Iva al 5% su alcuni prodotti di prima necessità.

Ricordiamo, infatti, che ad oggi moltissimi generi alimentari sono soggetti all’applicazione di un’imposta sul valore aggiunto pari al 22%. Ma esistono anche aliquote ridotto al 10%, al 5% e al 4%.

Per esempio, grazie alle misure introdotte dal Governo Draghi, l’Iva sul gas è stata abbassata al 5%. Ma ben presto anche moltissimi prodotti alimentari e per la prima infanzia potrebbero abbassarsi di prezzo.

Il taglio dell’Iva annunciato da Giorgia Meloni dovrebbe essere inserito nella prossima Legge di Bilancio 2023, ma quali prodotti riguarderà?

Taglio dell’Iva al 5%: su quali prodotti?

Innanzitutto, occorre ridurre l’Iva sui prodotti di prima necessità – quello che viene definito il “carrello della spesa” – oltre ai prodotti per la prima infanzia.

L’Iva al 5%, quindi, potrebbe essere applicata (come deduciamo dal programma elettorale di FdI) sui prodotti per l’infanzia quali i biberon, il latte artificiale e i pannolini. A tal fine esistono anche delle agevolazioni per le famiglie: tra le tante, anche il bonus prima infanzia.

Per quanto riguarda invece i prodotti alimentali, l’Iva ridotta potrebbe essere applicata sulla carne e sul pesce, oltre che sulle bottiglie di acqua.

Quelle fatte fino ad ora sono delle deduzioni e ipotesi sulla base del programma elettorale di Fratelli d’Italia: per capire su quali prodotti potrebbe essere applicata la riduzione dell’Iva occorre attendere un provvedimento ufficiale.

Riduzione dell’Iva al 5%: quanto costa?

Quanto costa il taglio dell’Iva al 5% che potrebbe essere inserito nella Legge di Bilancio 2023?

Il quotidiano La Repubblica ha provato a ipotizzare una cifra tramite un calcolo basato sulla proposta di riduzione dell’Iva al 5% presentata nel 2018: quest’ultima riguardava prodotti per l’infanzia, ma anche pannoloni per adulti e assorbenti per signore.

In quel caso la spesa ipotizzata era pari a 100 milioni di euro, ma a questa cifra occorre aggiungere anche il costo del taglio dell’Iva relativo ai generi alimentari di prima necessità.

Nonostante tutto, potrebbe non trattarsi di un cifra troppo esosa da inserire nella manovra 2023, considerando che l’elenco dei prodotti di prima necessità potrebbe essere estremamente limitato.