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Jerome Powell suggerisce un prolungamento dei tassi di interesse e scuote il mercato: il FTSE MIB Future chiude in ribasso

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

FTSE MIB in ribasso a causa delle dichiarazioni di Powell. Rendimento del Tesoro USA al massimo dal 2007.

Jerome Powell suggerisce un prolungamento dei tassi di interesse e scuote il mercato: il FTSE MIB Future chiude in ribasso

Molto debole il Ftse Mib future ieri: il saldo di seduta è stato del -2,08%, la chiusura a 27530 punti con una oscillazione tra 27465 e 27980.

Il sentiment di mercato era già orientato verso la debolezza nella prima parte della seduta ma è poi peggiorato dopo il discorso di Powell all'Economic Club di New York.

Jerome Powell, i tassi tassi di interesse rimarranno probabilmente elevati a lungo

Jerome Powell, Presidente della Federal Reserve, ha rilasciato, infatti, dichiarazioni che suggeriscono che i tassi di interesse rimarranno probabilmente elevati per un periodo prolungato.

Powell ha sottolineato che l'inflazione si mantiene a livelli elevati, e pochi mesi di dati economici positivi rappresentano solo i primi passi verso la costruzione di fiducia che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l'obiettivo del 2% della Fed.

Powell ha affermato di ritenere che attualmente la politica monetaria non appare eccessivamente restrittiva.

Le osservazioni di Powell hanno portato a una diminuzione dei prezzi delle azioni e a un aumento dei rendimenti dei titoli, con il rendimento del titolo del Tesoro USA decennale che ha raggiunto il 4,99%, segnando il suo livello più alto dal giugno 2007.

Molto male anche l'iShares 20+ Year Treasury Bond ETF

L'iShares 20+ Year Treasury Bond ETF (TLT), che segue un indice di Titoli di Stato a lungo termine, ha raggiunto il suo livello più basso dal luglio 2007, con una diminuzione superiore al 15% quest'anno.

Dal suo picco nel 2020, l'ETF TLT ha subito un calo di oltre il 50%, la più consistente diminuzione dal suo lancio nel 2002.

La Fed lascerà che il mercato dei bond evolva senza interventi immediati.

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che i rendimenti dei titoli del Tesoro stanno aumentando a causa di vari fattori e che la Fed lascerà che il mercato dei bond evolva senza interventi immediati.

Queste osservazioni arrivano mentre l'andamento dei titoli del Tesoro è stato uno dei peggiori della storia dal 2020, con il rendimento decennale che si avvicina al 5% per la prima volta dal 2007.

Powell ha sottolineato che, sebbene futuri dati economici possano giustificare politiche monetarie più restrittive, l'incremento dei rendimenti dei bond ha avuto un ruolo significativo nelle restrizioni finanziarie recenti. La Fed sta monitorando attentamente questa situazione.

Jerome Powell suggerisce che l'aumento dei rendimenti potrebbe essere il risultato di diversi fattori

Jerome Powell suggerisce che l'aumento dei rendimenti potrebbe essere il risultato di diversi fattori, tra cui un aumento del premio di termine, rappresentante la compensazione richiesta dagli investitori per detenere l'asset.

Questo aumento dei rendimenti potrebbe anche essere influenzato dalla crescente resilienza economica, crescenti deficit fiscali, politiche di stretta quantitativa e potenziali cambiamenti nelle correlazioni tra i mercati azionari e obbligazionari.

Nel complesso l'economia Usa continua ad andare bene

Nel complesso l'economia Usa continua ad andare bene, come confermano gli ultimi dati.

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuite a 198.000, rispetto alle precedenti 211.000 (dato revisionato). Gli analisti avevano previsto 210.000 richieste.

A settembre, le attività manifatturiere nell'area di Philadelphia hanno subito una contrazione per il secondo mese consecutivo, anche se in misura meno marcata rispetto a settembre.

Tuttavia, miglioramenti nei nuovi ordini e nelle spedizioni indicano una possibile ripresa della domanda. L'indice dell'attività generale attuale, riferito dalla Federal Reserve Bank di Philadelphia, è stato di -9 a ottobre, in miglioramento rispetto al -13,5 di settembre.

Ciò nonostante, i dati complessivi indicano un'attività contrattiva. Questo segna il 15° risultato negativo nei 16 mesi precedenti, ad eccezione di agosto.

Gli indicatori per nuovi ordini e spedizioni sono diventati positivi, seppur a livelli relativamente bassi, e le imprese hanno segnalato un aumento dell'occupazione.

Nonostante ciò, circa il 35% delle aziende ha riferito condizioni aziendali in peggioramento, mentre il 26% ha dichiarato miglioramenti.

Gli indicatori attuali dei prezzi indicano aumenti dei costi. Sebbene le aziende si attendano una crescita nel prossimo semestre, la maggior parte degli indicatori futuri è diminuita.

Rallenta il mercato immobiliare a causa dei tassi in crescita

Rallenta invece il mercato immobiliare a causa dei tassi in crescita. Le vendite di case esistenti a settembre hanno raggiunto il punto più basso dal 2010, con un totale di 3,96 milioni di vendite.

Ciò rappresenta una diminuzione del 2% rispetto al mese precedente e una diminuzione del 19% rispetto all'anno precedente, su una base non rettificata.

Questi dati sono inferiori alle aspettative del consensus, che prevedeva 3,89 milioni di vendite.

Il future Ftse Mib è sceso sotto la media mobile esponenziale a 100 giorni

Il future Ftse Mib è sceso sotto la media mobile esponenziale a 100 giorni che i prezzi stavano sfruttando come supporto da alcune sedute e che ora invece funziona da resistenza a 28075.

Il rischio di assistere al test della base del canale ribassista che parte dal top di agosto, passante a 26930/40, è alto.

Sotto quei livelli supporto a 26500, 61,8% di ritracciamento del rialzo dal minimo di marzo. Sopra area 28075 primi indizi di ripresa da confermare poi con il superamento di area 28480.