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L'Angolo del Trader

di FTA Online News pubblicato:
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Rialzo superiore ai 5 punti percentuali ieri per Fila. Il gruppo prevede di investire in capex circa 15 milioni di euro nel 2023 in India, dove è presente con la società DOMS Industries (ne detiene il 51%), "a sostegno di una crescita significativa a doppia cifra per i prossimi 5 anni". L'India rappresenta un mercato strategico per la crescita del gruppo, grazie agli oltre 350 milioni di bambini ed una popolazione di circa 1,4 miliardi di persone. Il titolo è risalito sui massimi di novembre a 7,44 euro, primo ostacolo impegnativo lungo il cammino di ripresa nello scenario di beve periodo. Tra 7,70 e 7,80 euro sono presenti altre resistenze significative che potrebbero arginare il recupero dei corsi e tornare ad alimentare la corrente ribassista degli ultimi anni. Il superamento di area 7,80 rappresenterebbe dunque un forte segnale di forza per il titolo, preludio al proseguimento della corsa verso il target a 8,50/8,60 circa. Negativo invece il ritorno sotto 6,90 per 6,50/6,60, riferimenti critici che dovranno scongiurare l'affondo in area 5,90.

Sogefi in netto rialzo giovedì. Il titolo ha guadagnato il 3,56% a 1,046 euro, il massimo di seduta si è collocato a 1,054 euro, i valori più alti da inizio giugno. Il titolo approfitta della positiva impostazione del settore: l'indice EURO STOXX Automobiles & Parts ha segnato un +1%. Molto buone in particolare le performance dei gruppi dei produttori di componenti per l'automotive come le francesi Valeo, +2,74%, e Faurecia, +0,96%. Sogefi ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con ricavi in crescita del 17,7% a/a a 1.165,6 milioni di euro (+29,4% a/a nel trim3), sopra i 1.089,2 milioni dello stesso periodo del 2019 (pre-Covid), EBITDA a 151,3 milioni (144,1 nel 2021) e risultato netto a +33,0 milioni (-2,0 nel 2021). I risultati dell'esercizio 2022 verranno esaminati nel cda in programma il 24 febbraio. I massimi di giovedì si posizionano in vista del picco del 3 giugno scorso, a 1,06 euro. Solo oltre quei livelli il rialzo partito dal minimo di dicembre a 0,82 euro potrebbe estendere almeno fino a 1,15/1,16, area di minimi a luglio e dicembre 2021. Senza la rottura di 1,06 ed in caso di violazione di area 1 attesa la ricopertura del gap del 9 gennaio con base a 0,9370 euro.

Unieuro chiude i primi nove mesi dell'esercizio 2022-2023 con ricavi in flessione. I dati del periodo terminato il 30 novembre sono stati esaminati e approvati ieri, con comunicato dopo la chiusura del mercato. Le vendite si sono attestate a 2.102,6 milioni di euro rispetto a 2.154,3 milioni nei primi nove mesi del 2021-22 (-2,4%, -3,2% a perimetro omogeneo). Il risultato è stato determinato dalla riduzione di 100,1 milioni (-23,8%) dei ricavi nella categoria Brown (tv e accessori): le vendite di televisori e decoder nello stesso periodo del 2021-2022 erano state particolarmente elevate dal dalla migrazione delle frequenze, pertanto il confronto è stato penalizzante. Anche i margini ne sono usciti male: l'EBIT Adjusted è stato pari a 19,9 milioni di euro, condizionato anche dall'incremento dei costi derivante dall'elevato livello inflazionistico (56,5 milioni nel corrispondente periodo 2021-22). Il risultato prima delle imposte adjusted è pari a +10,2 milioni di euro (+46,9 milioni nel periodo chiuso al 30 novembre 2021). Unieuro conferma la guidance per l'esercizio 2022-2023 comunicata a novembre in occasione dell'approvazione dei risultati semestrali su ricavi (circa 2,9 miliardi di euro) e cassa netta (tra 110 e 130 milioni), ma peggiora leggermente quella sull'EBIT adjusted, ora atteso nella parte bassa della forchetta 35-40 milioni indicata a novembre. L'analisi del grafico di Unieuro mette in evidenza come il titolo sia impegnato nel tentativo di ritorno sul massimo di inizio dicembre a 13,69 euro. Le possibilità aumenterebbero a seguito del deciso superamento del top di lunedì a 12,73. In ottica più estesa possiamo osservare che una vittoria su 13,69 creerebbe le premesse per estensioni verso l'ex supporto a 15,00 circa con obiettivo successivo a 19,48, picco di inizio giugno. Segnali di debolezza sotto i supporti a 11,40-11,50, appoggio successivo a 10,50-10,60.

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