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L'Angolo del Trader

di FTA Online News pubblicato:
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Nexi ha aperto la nuova ottava in rialzo dopo la presentazione del terzo pacchetto di emendamenti apportati dal governo alla Legge di Bilancio. Sparisce la norma che istituisce la soglia sotto la quale l'accettazione di pagamenti elettronici non è obbligatoria. Per un errore è scomparso anche l'incremento a 5000 euro del limite massimo per i pagamenti in contanti: il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti si è assunto la responsabilità del refuso e ha detto che verrà corretto. Graficamente tuttavia il titolo ha chiuso la giornata in prossimità dei minimi intraday, distante dal picco toccato a 7,728 euro. Il rischio che si sia trattato solo di un temporaneo rimbalzo resta elevato, i prezzi dovranno spingersi oltre quota 7,75 per cercare di dare continuità al recupero e puntare verso la media mobile esponenziale a 20 sedute, ora poco oltre 8 euro, importante resistenza nel breve periodo. Obiettivo successivo in area 8,25. Sotto 7,50 invece rischio di un nuovo test a 7,32 e poi a 7,1460, bottom di giugno nonchè minimi storici, preludio ad un affondo fin sotto 7 euro.

Stellantis perde terreno, una correzione fisiologica dopo il rally partito l'11 ottobre da 11,8680 euro e culminato con il massimo del 1° dicembre a 15,0740. L'analisi del grafico mette in evidenza l'avvicinamento al supporto a 13,09: in caso di rottura prenderebbe corpo l'ipotesi di ritorno sui livelli di ottobre. Conferme in tal senso alla violazione del supporto dinamico attualmente in transito per 12,35. Segnali di forza sopra area 14, prologo a un attacco ai 15,0740: in caso di successo via libera verso 15,50 e 16,00 almeno. Ieri il titolo ha guadagnato terreno grazie a Stifel: migliorato il target a 17 dollari (16,02 euro al cambio attuale). Oggi potrebbe invece vivere una seduta all'insegna della debolezza: il gruppo ha infatti confermato la notizia del terzo decesso nel corso del 2022 causato dal gonfiaggio di un airbag Takata su un veicolo richiamato. Stellantis ha lanciato quindi un nuovo richiamo su 274.000 veicoli statunitensi più vecchi per eseguire gli interventi necessari. Da segnalare però anche le indiscrezioni sul raddoppio dell'attuale turno unico di produzione presso l'impianto di Pomigliano grazie ai molti ordini per la nuova Alfa Romeo Tonale. Ricordiamo infine l'annuncio dell'aumento della produzione dei nuovi motori elettrici M3 nello stabilimento di Trémery, Francia, con una capacità produttiva prevista di oltre 1 milione di unità all'anno entro il 2024.

Acquisti lunedì su Salcef dopo l'annuncio dell'accordo per l'acquisizione di Francesco Ventura Costruzioni Ferroviarie S.r.l., gruppo operativo da più di cinquanta anni nel settore delle costruzioni e manutenzioni ferroviarie, con importante presenza nel Sud Italia. Il closing è previsto nelle prossime settimane sulla base di un Enterprise Value di circa 70 milioni di euro dopo lo scorporo di alcuni asset (non direttamente afferenti al ramo armamento ferroviario) che rimarranno nella proprietà dei cedenti (la famiglia Ventura). Banca Akros, dopo che il gruppo ha annunciato di avere raggiunto un accordo per l'acquisizione dell'intero capitale sociale della FrancescFerradinio Ventura Costruzioni Ferroviarie, ha confermato la raccomandazione "buy" e il prezzo obiettivo a 25 euro. Secondo gli analisti l'operazione è avvenuta a multipli favorevoli e l'accordo consente a Salcef di aumentare la sua presenza nell'attività core dell'armamento ferroviario. In questo modo il gruppo si dota di macchinari e personale qualificato, un elemento "molto importante nell'attuale scenario di enormi investimenti nel settore ferroviario". Il titolo ha terminato la seduta a 17,22 euro, in rialzo dello 0,47%. I prezzi hanno oscillato nell'intraday tra 17,22 e 17,50 euro. Il quadro grafico del titolo è caratterizzato dalla presenza della forte resistenza di area 17,80, 38,2% di ritracciamento del ribasso dal massimo di inizio 2022. Senza la rottura di questo riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci, contro il quale si sono scontrati senza successo i prezzi a fine novembre, si rischia di dovere considerare il rialzo visto dal minimo di settembre solo una fase correttiva temporanea. Sotto area 16, dove si collocano i minimi di maggio e di luglio, probabile il ritorno sul minimo di settembre a 12,94. Sopra 17,80 i prezzi potrebbero invece riportarsi sul massimo di fine maggio a 20 euro, resistenza critica anche in ottica di medio termine.

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