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L'Angolo del Trader

di FTA Online News pubblicato:
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Amplifon in fisiologica correzione ieri dopo il rally delle due sedute precedenti culminato con il massimo da agosto toccati venerdì a 30,32 euro grazie al report emesso da Banca Akros all'indomani dei risultati 2022 pubblicati mercoledì scorso: ricavi record a 2,12 miliardi di euro (+8,8%), EBITDA ricorrente a 525 milioni (+8,8%), risultato netto su base ricorrente a +183 milioni (+4,6%), proposto dividendo di 29 centesimi per azione (26 centesimi l'anno scorso). Gli analisti del broker milanese migliorano le stime 2023 su ricavi ed EBITDA margin: il giudizio resta neutral ma il target sale da 27,00 a 28,70. L'analisi del grafico di Amplifon mette in evidenza il segnale rialzista inviato con il superamento delle resistenze a 29,20 euro e 29,63 (top del 14 novembre scorso), operazione che mette il titolo in condizione di estendere il rally verso 31,60 (lato alto del canale ascendente ipotizzabile da ottobre) e 32,80 circa (massimi di luglio). Il ritorno in pianta stabile sotto 29,20 preannuncerebbe approfondimenti verso 26,60 e 25,75 (lato basso del canale).

Nella giornata in cui erano attesi i dati relativi al 2022, Nexi ha fatto registrare un segno positivo. I dati in realtà non sono stati comunicati ieri, come da attese, ma soltanto questa mattina e sono apparsi in linea con le attese degli analisti (Ricavi +7,1%, Ebitda +56%, Guidance 2023 confermata). Vedremo come reagirà il mercato in apertura. Intanto sembrerebbe essere partito il tavolo tecnico presso il MEF per la ricerca di un accordo finalizzato a ridurre le commissioni sui pagamenti elettronici inferiori a 30 euro effettuati presso esercenti con fatturato annuo fino a 400 mila euro. L'ipotesi di partenza per le trattative prevedrebbe zero commissioni fino a 10 euro e graduale aumento fino a 30. Il grafico evidenzia la presenza di un doppio minimo a 7,37 euro che i prezzi hanno confermato proprio ieri spingendosi oltre il picco di fine febbraio a 7,782 euro, livello in corrispondenza del quale transitava anche la media mobile esponenziale a 20 sedute. La permanenza sopra 7,78 agevolerebbe la probabile estensione dei corsi verso il target del doppio minimo, ipotizzabile a 8,20 euro, altra area critica di resistenza poichè corrispondente al 61,9% di ritracciamento della discesa dai top di febbraio. Oltre 8,20 target a 8,70 circa. Sotto 7,78 invece il doppio minimo perderebbe forza, per quanto sarebbe poi necessaria la violazione del sostegno successivo a 7,70 euro per aprire la porta al ritorno sulla base del doppio minimo a 7,37 circa.

Seduta positiva lunedì per Piaggio che guadagna il 2,83% a 3,996 euro. Il titolo ha oscillato tra 3,932 e 4,046 euro. Il rialzo è il riflesso dei risultati record resi noti all'inizio di marzo e della salita delle immatricolazioni di ciclomotori a due e tre ruote in India a febbraio. Secondo la Federazione delle associazioni dei concessionari di autoveicoli, le immatricolazioni di ciclomotori a due e tre ruote sono aumentate rispettivamente del 15% e dell'81% in India. Banca Akros, che ha mantenuto la sua raccomandazione di acquisto sul titolo, ha evidenziato che le notizie positive non sono scontate e ha sottolineato che il mercato indiano delle due ruote ha ancora parecchio potenziale di crescita. Secondo Akros il mercato indiano ha ancora un grande potenziale di crescita, poiché le vendite di veicoli a tre ruote sono ancora il 50% al di sotto dei livelli del 2019, mentre le vendite di veicoli a due ruote sono il 30% al di sotto dei livelli pre-pandemici. Ciò suggerisce che c'è spazio per Piaggio per aumentare la sua quota di mercato in India e beneficiare della crescita prevista della domanda di veicoli a due e tre ruote nei prossimi anni. Inoltre, il broker Berenberg ha aumentato il prezzo obiettivo sul titolo da 4,40 a 5 euro. Il gruppo Piaggio, proprietario dei marchi Vespa, Aprilia, Moto Guzzi e Piaggio, ha riportato nel 2022 risultati finanziari molto positivi, con ricavi pari a 2.087 milioni di euro, il valore più alto mai registrato, e una crescita del 25,1% rispetto all'anno precedente in tutte le aree geografiche in cui il gruppo opera. L'EBITDA è aumentato del 23,7% a 298 milioni di euro, il miglior risultato mai registrato, con una marginalità del 14,3%. L'EBIT è cresciuto del 40,4% a 159 milioni di euro, con un'incidenza sui ricavi del 7,6%, mentre l'utile netto è stato di 85 milioni di euro, in aumento del 41,5% rispetto al 2021. L'indebitamento finanziario netto è diminuito a 368 milioni di euro, grazie al positivo andamento delle vendite e all'attenta gestione del capitale circolante. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti di distribuire un saldo sul dividendo di 10 centesimi di euro per ciascuna azione ordinaria avente diritto, per un dividendo totale dell'esercizio 2022 di 18,5 centesimi di euro, pari a complessivi euro 65,7 milioni. La data di stacco della cedola 20 sarà il 24 aprile 2023, record date il 25 aprile 2023 e data di pagamento il 26 aprile 2023. Nonostante il rialzo i prezzi lunedì si sono mantenuti all'interno dell'intervallo già percorso venerdì scorso, quando avevano oscillato tra 4,244 e 3,886. Solo sopra area 4,10 diverrebbe probabile un tentativo di andare a forzare la resistenza dei 4,244 euro. In caso di successo oltre quei livelli il target si sposterebbe verso area 4,65/70 euro. Sotto 3,88 rischio di avvio di una correzione di tutto il rialzo in atto dai minimi di fine dicembre con obiettivi tra 3,35 e 3,50 euro.

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