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Lavoro, ultime INPS Bonus mamme: 50% esonero versamento contributi per un anno. Ecco a chi

di Chiara Turano pubblicato:
3 min

INPS ancora una volta portatore di buone notizie. La circolare numero 102 resa pubblica dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale in data 19 settembre 2022 fornisce ulteriori chiarimenti in merito al Bonus mamme rivolto alle dipendenti del settore privato.

Stiamo parlando dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali messo nero su bianco nella Legge di Bilancio 2022 (art.1 comma 137), in via sperimentale nell'anno in corso, per sostenere le mamme alle prese con il rientro a lavoro una volta terminato il congedo di maternità.

Adesso l’INPS fornisce le linee operative e tutte le indicazioni contabili necessarie all’accesso al beneficio.

Senza perdere altro tempo, vediamo subito in cosa consiste il Bonus mamme lavoratrici, a chi spetta e come presentare domanda all’INPS per beneficiare dell’esonero al 50% dal pagamento dei contributi previdenziali per un anno.

Ecco tutte le ultime novità sulla misura.

Lavoro, Bonus mamme lavoratrici: in cosa consiste l’esonero contributivo INPS

Prima di vedere a chi spetta il Bonus mamme lavoratrici, occorre dare una specifica definizione della misura pensata per agevolare il ritorno delle donne sul posto di lavoro.

È lo stesso provvedimento dello scorso 19 settembre 2022 a delineare il campo d’azione del Bonus mamme lavoratrici. Ma l'agevolazione in cosa consiste?

Riconosciuto in via sperimentale per tutto il 2022, il Bonus mamme lavoratrici stabilisce l’esonero al 50% dal pagamento dei contributi previdenziale per le donne, madri, impegnate nel settore privato, a partire dal giorno di rientro sul posto di lavoro una volta terminato il congedo obbligatorio di maternità, per 12 mesi dalla data di rientro.

Lavoro, ultime INPS Bonus mamme: 50% esonero versamento contributi per un anno. Ecco a chi

Chiarito in cosa consiste il Bonus mamme lavoratrici INPS, vediamo chi potrà avvalersi della misura.

L’accesso al 50% di esonero dal versamento dei contributi, stando alle ultime indicazioni dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, spetta alle donne madri, dipendenti di datori di lavoro privati, non necessariamente imprenditori (compresi quelli appartenenti al comparto agricolo), che dopo il congedo di maternità rientrano sul posto di lavoro.

Riassumendo, il Bonus mamme lavoratrici si estende fino ad abbracciare tutti i contratti di lavoro stipulati nel settore privato, a tempo determinato o indeterminato, in aggiunta al part-time, al lavoro intermittente, domestico e l’apprendistato.

Non solo, l’esonero al 50% dal pagamento dei contributi previdenziali spetta anche per le assunzioni a scopo di somministrazione e per i rapporti di lavoro subordinati instaurati attuando una stretta associazione con una cooperativa di lavoro, nel rispetto della legge numero 142 del 3 aprile 2001.

Viceversa, le dipendenti della Pubblica Amministrazione sono escluse dal Bonus INPS mamme lavoratrici.

Come presentare domanda INPS per il Bonus mamme lavoratrici

Presentare domanda per usufruire del 50% di esonero sul versamento dei contributi previdenziali è abbastanza semplice.

Spetta ai datori di lavoro presentare, su richiesta dalla mamma lavoratrice, l’applicazione dell’esonero contributivo all’INPS accedendo alla sezione “Contatti”-“Cassetto previdenziale”, dalla pagina internet ufficiale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Attenzione: la richiesta di attribuzione del codice di autorizzazione “0U”, meglio conosciuto come “Esonero contributo articolo unico, comma 137, legge numero 234 del 2021", va inviata prima della trasmissione della denuncia contributiva relativa al primo periodo retributivo in cui si intende esporre l’esonero medesimo.

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