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Esonero contributivo per mamme lavoratrici: come funziona

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Al via l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici: le aziende che assumono donne e madri nel settore privato hanno diritto a uno sgravio fiscale del 50% sui contributi previdenziali. A chi spetta e come funziona: i dettagli nell’ultima comunicazione INPS.

Esonero contributivo per mamme lavoratrici: come funziona

Tra i numerosi incentivi per le assunzioni previsti dalla legge di Bilancio 2022 c’era anche un esonero contributivo per le mamme lavoratrici: INPS ha finalmente pubblicato le regole utili per accedere allo sgravio fiscale del 50% sui contributi per la pensione per l’assunzione di donne, madri, lavoratrici nel settore privato.

E così, tra tutti i bonus per le mamme con figli a carico rientra anche la possibilità di essere assunte in azienda dopo la gravidanza: un importante sostegno alla natalità e alla famiglia.

Come funziona l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici, a chi spetta e come ottenerlo? Ecco una guida completa alla misura.

Esonero contributivo per mamme lavoratrici: cos’è

L’esonero contributivo per le mamme lavoratrici è un’importante misura a sostegno della famiglia e consente alle aziende di assumere le donne e le madri nelle loro realtà godendo di uno sgravio contributivo al 50%. Non stiamo parlando del bonus assunzione donne, ma di un’altra importante agevolazione.

Negli ultimi mesi della gravidanza la donna ha diritto a fruire del congedo di maternità (che spetta per 5 mesi), oltre alla conservazione del posto di lavoro. Al suo ritorno, l’azienda deve essere messa nelle condizioni di poter accogliere la lavoratrice madre, anziché sostituirla con altri soggetti. E per questo motivo è stato introdotto un esonero contributivo per l’inserimento della madre dopo la gravidanza.

Previsto dalla Legge di Bilancio 2022 e attuato in via sperimentale nel corso dell’anno, è oggi attivo grazie alle indicazioni fornite dall’INPS.

Con la circolare numero 102 del 19 settembre scorso, INPS ha finalmente dato attuazione a questa importante misura a sostegno delle donne lavoratrici e madri di famiglia. Vediamo i dettagli.

Esonero contributivo per mamme lavoratrici: a chi spetta

A chi spetta l’esonero contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2022?

Al termine della fruizione del congedo di maternità, le mamme lavoratrici di aziende private devono avere la possibilità di poter rientrare in azienda dopo la gravidanza: proprio a loro spetta lo sgravio contributivo al 50%.

Molto spesso, infatti, i datori di lavoro tendono a licenziare una donna in gravidanza per sostituirla con un'altra risorsa: un comportamento che tende a disincentivare la natalità e la famiglia. Questo sgravio fiscale, quindi, va nella direzione di sostenere i nuclei familiari e incentivare la natalità.

Si applica a tutte le tipologie di contratto e lavoro nel settore privato (compreso anche il settore agricolo), ad eccezione delle lavoratrici nella Pubblica Amministrazione.

Esonero contributivo per mamme lavoratrici: come funziona e come ottenerlo

Tutte le aziende che accoglieranno il ritorno delle mamme lavoratrici del settore privato dopo la fruizione del congedo di maternità potranno godere dell’esonero contributivo sul pagamento dei contributi al 50% per un periodo massimo di un anno.

La richiesta di questo incentivo va effettuata direttamente sul sito web dell’INPS, nel proprio cassetto previdenziale, accedendo alla sezione “Assunzioni agevolate e sgravi”.

Tra le misure cumulabili con l’esonero appena descritto, infine, troviamo la contribuzione dello 0,8% relativa all’invalidità, alla vecchiaia e ai superstiti; oltre alla contribuzione obbligatoria per il datore di lavoro.

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