Settore auto in fibrillazione dopo crollo Renault

di Simone Ferradini pubblicato:
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Le difficoltà del mercato colpiscono i segmenti più bassi, le case tedesche tengono bene

Settore auto in fibrillazione dopo crollo Renault

Seduta difficile per i titoli del settore auto, sebbene con differenze notevoli a livello di performance. L'indice EURO STOXX Automobiles & Parts segna -1,4% penalizzando lo STOXX Europe 600 -0,1%. All'interno dell'indice settoriale spicca il crollo di Renault a -18% circa.

Renault se la vede brutta e taglia la guidance

La casa francese ha peggiorato la guidance 2025: ora prevede una marginalità operativa intorno al 6,5% contro il 7,0% almeno della precedente guidance, mentre il free cash flow è atteso a 1,0-1,5 miliardi da almeno 2,0. Nominato il CEO ad interim l'attuale direttore finanziario Duncan Minto dopo le dimissioni di Luca de Meo (il 15 settembre prenderà il timone di Kering).

Alla base della decisione del management di Renault deterioramento per il mercato dell'automotive mentre il colosso francese deve gestire una sempre più dura concorrenze, elementi che hanno impattato negativamente anche sui risultati del primo semestre con volumi leggermente inferiori alle attese, soprattutto nel segmento dei veicoli commerciali leggeri e nel mercato europeo.

I marchi premium tengono botta

A fronte del crollo di Renault osserviamo che BMW -1,0% e Mercedes-Benz Group -1,1% tengono botta, leggermente più in difficoltà Volkswagen -3,4% e decisamente più in sofferenza Stellantis -4,5%. Appare chiaro che le difficoltà riguardano principalmente i produttori basati sui segmenti più bassi, dove la concorrenza orientale riesce a fare breccia. Si tratta di un trend molto difficile da contrastare: le case attive su questi segmenti di mercato dovranno fare i salti mortali per salvarsi. Intanto Stellantis ha deciso di stingere la cinghia e abbandonare il tentativo di introdurre veicoli a idrogeno.

Scenario difficile, Stellantis stringe la cinghia

Stamattina il gruppo italofrancese ha annunciato l'interruzione del programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno a causa della mancanza di "prospettive di sostenibilità economica a medio termine". Annullato quindi il lancio previsto per quest'anno della nuova gamma di veicoli commerciali Pro One alimentati a idrogeno, la cui produzione in serie avrebbe dovuto iniziare quest’estate negli stabilimenti di Hordain (Francia) e Gliwice (Polonia).

E non è tutto: Bloomberg ieri ha riferito che Stellantis non sosterrà più la joint venture con Michelin e Forvia (che a quanto pare hanno confermato) per i veicoli a idrogeno. E le difficoltà non finiscono qui stando a MF che scrive che il gruppo ha fermato la produzione della Dodge Hornet a Pomigliano d'Arco in attesa dell'esito delle valutazioni sull'impatto dei dazi USA.