Leonardo aggiorna il piano, nodo Aerostrutture da risolvere
pubblicato:Migliorano i target ma la guidance 2025 non entusiasma, saranno decisivi gli investimenti per la Difesa UE

Leonardo ha chiuso ieri con un rialzo dell'1,74%, quindi in netta controtendenza con il mercato, dato che il FTSE MIB ha accusato una flessione dell'1,38%. Il titolo del gruppo attivo nei settori aerospazio, difesa e sicurezza è partito subito bene grazie alle attese per il cda chiamato ad approvare i dati definitivi 2024 (i preliminari erano stati comunicati lo scorso 20 febbraio) la guidance 2025 e soprattutto l'aggiornamento del piano industriale.
Guidance 2025, crescita si ma in rallentamento
I risultati definitivi hanno confermato i preliminari, mentre per quanto riguarda le previsioni per l'esercizio attuale i ricavi sono attesi a 18,6 miliardi di euro (17,8 l'anno scorso), gli ordini a 21 miliardi (20,9), l'EBITA a 1,66 miliardi (1,525), il Free Operating Cash Flow a 870 milioni (826) e l'indebitamento netto a 1,6 miliardi (1,795). Nel complesso quindi il management si attende un proseguimento della crescita anche se con tassi decisamente più contenuti rispetto a quelli visti nel 2024.
I nuovi target del piano allungato
L'aggiornamento del piano 2024-2028 presentato l'anno scorso porta l'orizzonte temporale al 2029 e rivede al rialzo gli obiettivi finanziari: gli ordini complessivi nell'arco del piano salgono a 118 miliardi di euro da 105 con un tasso di crescita medio del 5,8% (da +4%), i ricavi a 105,5 miliardi da 95 (+7% medio da +6%), EBITA di fine periodo a 2,8 miliardi da 2,5 con crescita del 13,1% medio, Free Operating Cash Flow a 1,53 miliardi (+15,2% medio) contro 1,35.
Aerostrutture sempre più in crisi ma si tratta per una partnership
Nel corso della presentazione l'a.d. Roberto Cingolani ha sottolineato l'importanza delle partnership per la crescita del gruppo e indicato una stima sull'effetto dell'incremento della spesa militare sugli ordini di Leonardo: per ogni punto di PIL di Italia, Europa e Regno Unito al gruppo potrebbero arrivare 4-6 miliardi di euro di commesse.
Un elemento di negatività contenuto nell'aggiornamento del piano è lo spostamento a fine 2028 del breakeven EBITA della divisione aerostrutture: nel piano annunciato l'anno scorso il breakeven era previsto entro quest'anno. Evidentemente le cose stanno andando molto peggio del previsto per la travagliata divisione. L'ancora di salvezza potrebbe arrivare dall'intervento di un partner strategico. Cingolani non ha fatto nomi limitandosi a dire che è stato identificato e che i negoziati sono in corso, con una chiarimento definitivo della situazione entro fine 2025.
Ricordiamo che a fine febbraio Bloomberg ha riportato un'indiscrezione secondo è PIF, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita, l'interlocutore di Leonardo e che le trattative potrebbero portare alla creazione di un impianto di produzione per l'aviazione civile in Arabia Saudita.