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Manovra 2023, novità Assegno Unico: ecco come cambiano importi e ISEE

di Chiara Turano pubblicato:
4 min

La Manovra di Bilancio 2023 è pronta per approdare alla Camera. Il Governo Meloni ha preannunciato una serie di cambiamenti che andranno a modificare il pacchetto degli aiuti rivolti alle famiglie. Novità si attendono sull’Assegno Unico: ecco come cambiano importi e ISEE.

La Manovra 2023 si avvicina ad un punto di svolta. Oggi il testo formato da un pacchetto di 155 articoli totali arriverà alla Camera.

Un passo questo che segna la partenza della vera Legge di Bilancio, da sottoporre eventualmente a modifica o approvazione in un periodo di tempo di non oltre un mese. 

Punte di diamante del nuovo provvedimento, unitamente alla formula di pensione anticipata Opzione Donna, è dell’Assegno Unico e Universale per le famiglie con figli a carico. 

Tutto potrebbe cambiare sul fronte soglia ISEE da rispettare e sugli importi. Vediamo subito quali novità ci attendono.

Manovra 2023, novità Assegno Unico: ecco come cambiano importi e ISEE

In verità qualche anticipazione sulle novità che dovrebbero investire l’Assegno Unico dal prossimo anno è già state data.

La nuova Manovra 2023 renderà più ricco del 50% l’Assegno dei nuclei familiari con figli a carico di età anagrafica sotto l’anno.

Tra le novità anche l’eliminazione del raddoppio dell’importo previsto per le famiglie numericamente più consistenti che faceva lievitare l’Assegno Unico da 100 a 200 euro al mese. 

Il medesimo aumento riguarda il contributo rivolto alle famiglie composte da almeno da tre figli di età non superiore ai 3 anni.

Ma non è tutto, dal prossimo le madri lavoratrici potranno godere di un mese in più di concedo parentale che sarà pagato all’80% solo per i figli entro i 6 anni di età.

La vera novità abbraccia però l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Nello specifico, tra i requisiti da rispettare per accedere all’Assegno Unico ci sarà una soglia ISEE da rispettare

L’importo in aumento dello stesso verrà infatti corrisposto dall’INPS alle famiglie numerose in possesso di un ISEE che può arrivare fine al limite di 40.000 euro.

Un cambio di rotta, questo inserito nella Manovra 2023, che come conseguenza porterà a restringere la platea dei potenziali beneficiari dell’Assegno Unico.

Le famiglie con gemelli, invece, dovranno dire addio al Bonus di 100 euro a loro erogato fino al compimento dei 3 anni di età degli stessi.

Qual è la situazione attuale dell’Assegno Unico

Quello che ci aspetta con la nuova Manovra 2023 è una vera e propria rivisitazione da cima a fondo dell’Assegno Unico.

Per capire come cambierà dal prossimo anno è necessario rispolverare il suo funzionamento attuale.

Al momento, l’Assegno Unico ha assorbito molte delle agevolazioni in passato erogate alle famiglie dall’INPS in maniera separata. Stiamo parlando del Bonus mamma domani, Bonus bebè e l’Assegno per il nucleo familiare (ANF). 

Per beneficiare del contributo è necessario rispettare alcuni requisiti. Innanzitutto, l’Assegno Unico spetta alle famiglie con figli minorenni a carico a partire dal settimo mese di gravidanza della mamma fino al compimento dei 21 anni di età del figlio, indipendentemente se iscritti ad un percorso di studi o disoccupati.

Per le famiglie composte all’interno da un figlio disabile, invece, viene a decadere il requisito anagrafico: l’Assegno Unico verrà erogato dunque a prescindere dall’età.

Le domande vanno presentate all’INPS che curerà l’accredito mensile delle somme spettanti dell’Assegno Unico direttamente sul conto corrente delle famiglie beneficiarie, nel rispetto ovviamente del limite ISEE fissato. 

Su quest’ultimo fronte nulla cambierà a seguito dell’approvazione definitiva della Manovra 2023.

Manovra 2023, novità Assegno Unico: quoziente familiare al posto dell’ISEE solo dal 2024

Pochi giorni addietro si era parlato dell’introduzione del quoziente familiare come sostituto dell’ISEE utile a quantificare l’Assegno Unico.

Una novità in parte perché già introdotta con il Decreto Aiuti quater per definire il limite reddituale dei proprietari di edifici unifamiliari che vogliono accedere al Superbonus 110%

Tuttavia, i tempi per l’applicazione del quoziente familiare all’Assegno Unico non sono maturi.

Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, l’effettivo utilizzo del quoziente familiare non si avrà prima del 2024.

Questo perché per il momento la priorità del Governo Meloni è di rimodulare l’Assegno Unico per venire incontro alle famiglie quantitativamente più numerose troppo martoriate dal Fisco. 

Per questo motivo l’attenzione è calata sull’ISEE, accusato di non aver sostenuto poco o nulla le famiglie con più figli a carico.

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