Manovra 2026, addio alle pensioni anticipate con Opzione Donna e Quota 103

di Alessia Seminara pubblicato:
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La Manovra 2026 cambia il volto delle pensioni, soprattutto quelle anticipate: stop a Quota 103 e Opzione Donna.

Manovra 2026, addio alle pensioni anticipate con Opzione Donna e Quota 103

Tra le novità che riguarderanno le pensioni inserite in Manovra 2026 c’è una stretta alle misure che attualmente consentono l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Il testo della Legge di Bilancio, infatti, non prevede né la proroga di Quota 103, né quella dell’Opzione Donna. Se, per quanto riguarda Quota 103, era prevedibile uno stop, la mancata proroga di Opzione Donna ha destato diversi interrogativi. I lavoratori e le lavoratrici che pensavano di essere ormai vicini alla pensione si stanno dunque domandando come potranno lasciare il lavoro nel 2026.

Pensioni, stop a Quota 103 e Opzione Donna con la Manovra 2026

Non c’è posto per Quota 103 e Opzione Donna nella Manovra 2026: le due opzioni che permettono attualmente l’accesso alle pensioni anticipate verranno soppresse a fine anno.

Le motivazioni che hanno indotto il Governo a dare avvio allo stop per le due misure sono puramente economiche. Si stima infatti che il 16% del PIL italiano sia destinato alle pensioni: si tratta di una percentuale molto alta se paragonata alla media europea.

Non cambierà nulla, invece, per la legge Fornero: si accederà alla pensione di vecchiaia dopo i 67 anni, mentre quella di anzianità potrà essere ottenuta con 42 anni e 10 mesi di contribuzione. Un requisito che, per le lavoratrici donne, scende di un anno.

La Legge di Bilancio ha però previsto che, a partire dal 2027, il requisito previsto per la pensione di vecchiaia salga di tre mesi.

Tra le conferme in Manovra 2026 che riguardano le pensioni abbiamo anche il bonus Maroni, che verrà concesso a chi avrà cumulato, entro il 31 dicembre 2025, 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne).

Si salva l’APE Sociale

A differenza di Quota 103 e Opzione Donna, la cosiddetta APE Sociale sembra destinata a permanere in Manovra 2026. Anche nel corso del prossimo anno, dunque, si dovrebbe poter accedere alle pensioni grazie a questa misura.

Possono accedere all’APE sociale solamente i lavoratori impiegati in mansioni gravose, i caregiver che assistono familiari disabili e i disoccupati che hanno perso involontariamente il lavoro.

Per l’accesso all’anticipo pensionistico, come per gli anni precedenti, sarà richiesta una contribuzione di almeno 36 anni (30 in alcuni specifici casi) e un’età anagrafica pari a 63 anni e cinque mesi.

Come accedere alla pensione anticipata nel 2026

Visto che con la Manovra 2026 non si potrà più accedere alle pensioni usufruendo di Quota 103 e Opzione Donna, in molti si stanno chiedendo come si potrà lasciare il lavoro in anticipo a partire dal prossimo anno.

Oltre all’APE Sociale, destinata a una platea di beneficiari abbastanza ristretta, è probabile che con la prossima Legge di Bilancio venga confermata la Quota 41 precoci, destinata a chi è entrato nel mondo del lavoro da giovane e svolge lavori gravosi (o che, in alternativa, presenta invalidità).

Disponibile anche la pensione anticipata ordinaria di cui abbiamo già discusso ai paragrafi precedenti: si accede, secondo la Legge Fornero, con 42 anni e 10 mesi di contributi (con sconto di un anno per le donne).

Infine, è attualmente in discussione una nuova ipotesi di pensionamento anticipato, che potrebbe permettere l’uscita a 64 anni e 25 anni di contribuzione, ma solo se TFR e previdenza complementare vengano usati per raggiungere la soglia minima. Questa novità è tuttavia ancora in fase di discussione.

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