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Azioni healthcare: cosa attendersi nei prossimi anni

di Enrico Danna pubblicato:
3 min

La pandemia ha cambiato abitudini sociali e lavorative ma ha anche dato un notevole impulso al settore della medicina digitale, meglio conosciuto come healthcare.

Azioni healthcare: cosa attendersi nei prossimi anni

E, nei prossimi anni, si preannuncia un incremento notevole sia a livello di diffusione da un punto di vista operativo, sia a livello di remuneratività del settore. Cosa può attendersi un risparmiatore, quindi?

Settore health care: che cosa è 

Il termine “health care” è uno di quelli che, nel corso degli ultimi tre anni, abbiamo letto e sentito pronunciare diverse volte. Forse non tutti, però, ne conoscono appieno il significato e gli ambiti operativi. 

Il settore comprende tutte quelle aziende che forniscono servizi sanitari e che, nello specifico, stanno andando verso una digitalizzazione sempre più marcata del comparto.

Non a caso, infatti, durante il periodo pandemico, c’è stato un boom della telemedicina e dei consulti a distanza. 

Quest’ultimo triennio, quindi, non ha fatto altro che accelerare quello che era un percorso inevitabile e segnato anche se, senza il covid, probabilmente i tempi sarebbero stati più dilatati e lunghi. 

Uno degli aspetti salienti e fondamentali riguarderà la riforma del Servizio Sanitario Nazionale il cui numero di prestazioni è in continua crescita e deve fare i conti con una popolazione che invecchia sempre di più e risorse che via via si sono ridotte nel corso degli anni. 

Azioni health care: opportunità di investimento

Le prospettive del comparto health care sono decisamente interessanti anche a livello di fatturati e ricavi per le aziende che vi operano. 

Questa non è che la naturale conseguenza di quanto evidenziato precedentemente, perché, a fronte di una maggiore diffusione della cosiddetta medicina digitale, ci saranno maggiori ritorni economici per quelle società che operano sul mercato o che vi entreranno prossimamente. 

Maggiore redditività per le aziende, significa maggiori profitti (utili), prospettive di crescita dei corsi azionari e distribuzione di dividendi interessanti nel tempo. Sono tutti parametri, questi, che interessano ogni singolo risparmiatore. 

Se da molti il settore viene considerato “difensivo”, ovvero meno rischioso e maggiormente stabile anche nei periodi di maggiore volatilità azionaria, c’è anche da considerare il fatto che, per essere completamente tale, dovrebbe presentare tassi di crescita costanti nel tempo. In realtà, sotto questo punto di vista, le prospettive paiono decisamente più interessanti. 

Health care: dove investire? 

Se un risparmiatore italiano volesse investire in questo settore, quale sarebbe la migliore via d’accesso? 

Innanzitutto si può partire dal mercato domestico, attraverso l’analisi dei titoli che compongono il relativo indice quotato alla Borsa di Milano. C’è ovviamente da evidenziare come, per una scelta più vasta, possa essere opportuno volgere lo sguardo oltre oceano, e, nello specifico, al mercato americano

La scelta può ricadere sulle cosiddette start up o sulle aziende di recente costituzione, specializzate in una particolare branca dell’health care e con mercati di riferimento che possono garantire tassi di crescita elevati nell’immediato. Ovviamente, questo approccio, se da un lato presenta scenari allettanti, dall’altro espone il risparmiatore a rischi maggiori.

In alternativa, si possono analizzare quelle società che da più anni operano nel settore e che vantano una storicità e un business consolidati. Probabilmente a livello di ritorni economici ci saranno minore immediatezza e intensità ma saranno anche inferiori i rischi, pur trattandosi sempre di un investimento azionario. 

Ci sono poi le opzioni che portano agli etf e ai fondi specializzati di settore che consentono di fare affidamento sulla professionalità di gestori specializzati in materia.  

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