Banca MPS ancora in rialzo dopo i dati del primo trimestre
pubblicato:De' Longhi in rally dopo la trimestrale, ricavi in crescita del 14,6% e margini record nel primo trimestre 2025

Bel rialzo ieri per Banca MPS che ha toccato nuovi massimi da inizio anno a 8,379 euro. Stamane il titolo registra un altro rialzo dello 0,89% a 8,394 euro.
Nel primo trimestre 2025 la banca senese ha fatto registrare un utile di 413 milioni di euro, in crescita rispetto sia al primo trimestre 2024 (pari a 333 milioni), sia al trimestre precedente (385 milioni) e soprattutto ben al di sopra del consensus fissato a 341 milioni.
Il management conferma la tempistica dell'OPS su Mediobanca e ne ribadisce il razionale industriale, "potenzialmente anche coerente con l'operazione annunciata su Banca Generali" da Piazzetta Cuccia.
Ieri HSBC ha incrementato il prezzo obiettivo del titolo da 7,60 a 9,00 euro. Ed anche l'analisi del grafico conferma il potenziale di crescita di Banca MPS soprattutto dopo il recente superamento della resistenza a 7,90 euro.
MPS, titolo verso gli obiettivi dei 9 euro
L'accelerazione di ieri ha avvicinato i prezzi di MPS al target dei 9,00 euro, creando i presupposti per un allungo anche di più lunga gittata con target successivi a 9,30 e 10,00 euro circa.
Soltanto il perentorio ritorno al di sotto di 7,90 e la successiva violazione di quota 7,70 metterebbero in discussione la solidità del rialzo dell'ultimo mese, prospettando il proseguimento della corsa verso 7,30 e 7,00 euro circa.
De'Longhi, rally dopo la trimestrale
Netto rialzo ieri per De'Longhi che ha guadagnato il 6,85% andando a terminare la seduta a 30,88 dopo avere oscillato tra 28,68 e 31,56 euro.
Nei primi tre mesi del 2025 De’ Longhi ha messo a segno una serie di risultati che confermano la sua capacità di crescita in contesti complessi e il rafforzamento della sua struttura finanziaria. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il gruppo ha fatto registrare un incremento a doppia cifra dei ricavi, una solida espansione dell’utile netto e un significativo miglioramento dei flussi di cassa, mantenendo al contempo uno dei più alti margini operativi del settore.
Performance dei ricavi e contributi geografici
Ricavi netti consolidati a 755,2 mln €, in crescita del 14,6% anno su anno, grazie a:
Household (+7,2% a/a), spinto dalla domanda di piccoli elettrodomestici di fascia alta e dalle novità di gamma.
Divisione Professionale (+22% pro forma), trainata dai distributori automatici e dalle soluzioni “café” per luoghi di lavoro e horeca.
Ripartizione geografica:
Europa rimane il mercato principale con 496,7 mln € di fatturato (+10,3% a/a).
Asia‑Pacifico registra la crescita più vivace (+22,8%), grazie al consolidamento in Cina e al debutto in nuovi mercati emergenti.
America e Medio Oriente mantengono tassi di crescita a due cifre, supportati dalla ripresa dei consumi e dagli investimenti in campagna marketing locale.
Soddisfazione della marginalità e profittabilità
Margine lordo industriale (gross margin) stabile al 30,5%, uno dei livelli più elevati mai raggiunti nel primo trimestre, nonostante l’aumento dei costi delle materie prime, grazie a migliori condizioni di approvvigionamento e a un mix di prodotto sempre più premium.
Ebitda adjusted sale a 116,3 mln €, + circa 54% rispetto al 1Q24, con un Ebitda margin al 15,4% (rispetto al 13,2% del 2024), frutto di:
Consolidamento dell’acquisizione de La Marzocco. Effetti di scala e ottimizzazione della supply chain.
L'Ebit (risultato operativo) beneficia di leve operative crescenti e si mantiene robusto in rapporto ai ricavi.
Risultati di conto economico e flussi finanziari
Utile netto di competenza: 57,4 mln €, +11,7% a/a, in linea con le migliori previsioni degli analisti.
Posizione finanziaria netta: positiva per 482,8 mln €, a dimostrazione di una forte generazione di cassa e di una gestione prudente degli investimenti.
Commento del management
L’AD Fabio De’ Longhi ha sottolineato come “il gruppo stia crescendo più del mercato, pur mantenendo uno dei livelli di marginalità tra i più elevati del settore”.
Ha inoltre evidenziato i risultati raggiunti in termini di innovazione prodotto e di investimenti in brand awareness, che stanno rafforzando la leadership di De’ Longhi soprattutto nel comparto caffè, che rappresenta ormai il 65% del fatturato.
De'Longhi, possibile adesso il test dei 32,5 euro
Il rialzo del titolo De'Longhi si è lasciato alle spalle in successione le resistenze di area 29,30/35 (minimi del 14 e del 27 marzo) e di 30,50, 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di fine febbraio.
Possibile adesso il test di area 32,50, ultimo ostacolo che potrebbe impedire il ritorno sui massimi di febbraio a 34,82. Ripiegamenti fino in area 29,70 non metterebbero in discussione i segnali di forza appena inviati, sotto quei livelli rischio invece di ricopertura del gap del 12 maggio con base a 27,88 euro. Supporto successivo a 26 euro.