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Mutui sempre più costosi, tassi in aumento!

di FTA Online News pubblicato:
4 min

I mutui hanno vissuto un periodo d'oro grazie al Fondo di Garanzia Statale e al bonus prima casa riguardante i giovani under 36. Ora, però, questo periodo è terminato e le banche stanno di nuovo frenando: niente più concessioni di mutui, se non con adeguate garanzie, e tassi fissi e variabili altissimi. Scopriamo cosa sta accadendo.

Mutui sempre più costosi, tassi in aumento!

Come si suol dire in alcuni casi: è finita la pacchia! Questa volta la pacchia terminata riguarda i mutui e i tassi convenienti, i mutui e le agevolazioni per i giovani, i mutui e le agevolazioni per la prima casa, che sinora hanno permesso a molti di acquistare un immobile.

In fondo la Banca d'Italia ci aveva già avvertiti: il costo dei mutui sta aumentando e non ci sarà modo di fermarlo. Ed effettivamente è proprio così che sta andando.

Circa due mesi fa, infatti, i tassi hanno ricominciato a salire e non accennano a frenare.

Il Taeg, per esempio, un indice importantissimo perché ci fa comprendere il costo totale di un prestito, è salito all’1,85% contro l’1,78% di gennaio. Ma andiamo per ordine e scendiamo nei dettagli nel prosieguo dell'articolo.

Mutui sempre più difficili da ottenere: i motivi

Secondo uno studio portato avanti dall' Osservatorio MutuiSupermarket.it gli istituti bancari stanno aumentando tassi fissi e variabili, facendo pesare sul mutuatario anche l'aumento dello spread e, in ultim, hanno anche smesso di concedere agevolazioni riguardanti i giovani, ovvero gli under 36 e l'acquisto della prima casa.

Il mutuo prima casa per gli under 36, infatti, sinora godeva del Fondo di Garanzia Statale, ed era stato anche rafforzato dal Governo Draghi con il Decreto Sostegni bis. Il governo, infatti, ne aveva aumentato la portata e non di poco: dal 50% di somma garantita, si era passati all’80% di somma garantita dallo Stato per mutui richiesti da under 36 con Isee inferiore ai 40 mila euro annui.

Ora, però, tutto sta cambiando e in peggio.

Perché i giovani hanno di nuovo difficoltà a ricevere un mutuo da parte delle banche?

Il Fondo di Garanzia Statale per i giovani under 36 che richiedono un mutuo per acquistare la prima casa, è stato confermato e rimpinguato grazie alla legge di bilancio 2022, con altri 242 milioni di euro e si potrà richiedere sino a fine anno.

Quindi da cosa dipendono le difficoltà che stanno incontrando i giovani nel ricevere il mutuo dalle banche? Le banche sono aziende private che devono necessariamente ottenere dei profitti e lavorano per raggiungere questo obbiettivo. Se il clima è di incertezza e si ha timore di non poter ritornare in possesso delle somme prestate e degli interessi, è normale che ci si comporti di conseguenza.

Ecco perché tutte le agevolazioni messe in piedi per i giovani e per dar loro la possibilità di accendere un mutuo prima casa, stanno incontrando enormi scogli da superare e non è detto che vengano superati.

Il tasso d'interesse proposto dalle banche, attualmente, sebbene per legge non possa superare quello anti-usura, è salito all’1,99% per i mutui fissi e addirittura al 2,27% per i variabili.

Questo aumento, sommato all’inflazione italiana al 6,5% e l’incombente rialzo del costo del denaro da parte della Bce, fa andare gli istituti bancari con i piedi di piombo, altrimenti rischiano seriamente di essere loro a rimetterci.

Le banche più importanti hanno deciso di concedere meno mutui

Le banche del gruppo Credem, per esempio, hanno deciso di non sottoscrivere più mutui a tasso fisso, garantiti dal Fondo Statale, per prestiti che superino l'80% del valore dell'edificio da acquistare.

La stessa scelta è stata fatta da altre banche importanti come Unicredit e Bper le quali, sulla scia di Credem, le quali hanno deciso di non concedere più mutui a tasso fisso ai giovani, anche se garantiti dal fondo di garanzia statale; mentre Banco Bpm ha sospeso anche i mutui con tassi variabili.

Insomma tempi duri per ottenere un mutuo, anche se sei giovani e anche se hai il fondo di garanzia statale a disposizione.

Mutui più costosi: chi chiede un prestito a lungo termine ora, paga più interessi

Il maggior costo dei mutui, anche se colpisce maggiormente i giovani, non riguarda solo loro. In questo mese di aprile, l'indice Eurirs a 20 anni, il più importante indice riguardanti i mutui a tasso fisso, è arrivato all’1,47%, in crescita dello 0,38%. E continua ad aumentare senza accennare a fermarsi.

Seppur in maniera leggermente inferiore, anche l’Euribor, su cui si basano i prestiti con tasso variabile, è in aumento. La media di aprile è di -0,45%, con un aumento comprovato dello 0,04% su marzo.

A questi due aumenti, bisogna aggiungerne un altro, importante: lo spread, in rapida ascesa e che viene aggiunto tra i costi finali, dalle banche.