Il Nasdaq sale trainato da AMD dopo l’accordo multimiliardario con OpenAI

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
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L’accordo, che vale potenzialmente decine di miliardi di dollari, rafforza la posizione di AMD nella competizione con Nvidia e segna una nuova fase di cooperazione strategica tra i protagonisti della rivoluzione AI

Il Nasdaq sale trainato da AMD dopo l’accordo multimiliardario con OpenAI

Il Nasdaq sale trainato da AMD dopo l’accordo multimiliardario con OpenAI

La seduta di lunedì si è chiusa in rialzo per Wall Street, con il Nasdaq Composite in progresso dello 0,7%, spinto dal rally di Advanced Micro Devices (AMD) dopo l’annuncio di un accordo di portata storica con OpenAI, che sfida direttamente la supremazia di Nvidia nel settore dei chip per l’intelligenza artificiale.

Il titolo AMD ha messo a segno un balzo del +23,7%, chiudendo a 203,71 dollari, vicino ai massimi storici, dopo che la società ha comunicato di aver siglato una partnership pluriennale e multimiliardaria con OpenAI per la fornitura di chip destinati alla costruzione di data center dedicati all’intelligenza artificiale.

OpenAI si è impegnata ad acquistare 6 gigawatt di chip AMD

Secondo i termini dell’accordo, OpenAI si è impegnata ad acquistare 6 gigawatt di chip AMD, a partire dal nuovo MI450, che sarà disponibile nel 2026. L’investimento, che potrebbe valere decine di miliardi di dollari in ricavi per AMD nei prossimi cinque anni, rappresenta la più importante vittoria dell’azienda nella sua strategia di penetrazione nel mercato dei semiconduttori per l’AI, finora dominato da Nvidia.

OpenAI riceverà anche warrant per l’acquisto di fino a 160 milioni di azioni AMD a un prezzo simbolico di 1 centesimo per azione, subordinati al raggiungimento di precisi obiettivi di utilizzo e al mantenimento di una certa soglia di prezzo del titolo.

L’intesa si concentra principalmente sulla fornitura di chip per funzioni di “inference”

L’intesa si concentra principalmente sulla fornitura di chip per funzioni di “inference”, ovvero le operazioni computazionali che permettono ai modelli di AI – come chatbot e assistenti intelligenti – di rispondere agli utenti. “È difficile esagerare quanto sia diventato complicato ottenere sufficiente potenza di calcolo”, ha affermato Sam Altman, CEO di OpenAI, sottolineando come la domanda di capacità computazionale stia crescendo a ritmi esponenziali.

Da parte sua, la CEO di AMD Lisa Su ha evidenziato come l’accordo leghi in modo strategico le due aziende: “È una vittoria per entrambe. Gli incentivi di OpenAI sono legati al successo di AMD, e viceversa.”

Nvidia resta il principale fornitore di chip per l’intelligenza artificiale

Nonostante la nuova partnership, Nvidia resta il principale fornitore di chip per l’intelligenza artificiale. Tuttavia, la concorrenza si sta intensificando: i grandi gruppi cloud come Google e Amazon stanno sviluppando chip proprietari, mentre OpenAI ha firmato di recente un accordo da 10 miliardi di dollari con Broadcom per realizzare processori interni.

La competizione è destinata a crescere ulteriormente nel 2026, quando Nvidia lancerà il nuovo chip Vera Rubin, promesso come più del doppio potente rispetto alla generazione attuale (Grace Blackwell).

Secondo Altman, il futuro dell’intero settore AI dipenderà dalla collaborazione tra le grandi aziende tecnologiche: “Siamo in una fase in cui tutta l’industria deve cooperare. Tutti faranno bene — dai produttori di chip ai data center, fino alle catene di fornitura.”

OpenAI ha intensificato la propria campagna di investimenti

Negli ultimi mesi, OpenAI ha intensificato la propria campagna di investimenti e alleanze strategiche per assicurarsi risorse di calcolo sufficienti a sostenere l’ambizione di sviluppare sistemi di superintelligenza, capaci di ragionare in modo simile all’uomo.

Nvidia ha annunciato a fine settembre un piano di investimento da 100 miliardi di dollari in OpenAI

In parallelo, Nvidia ha annunciato a fine settembre un piano di investimento da 100 miliardi di dollari in OpenAI nei prossimi dieci anni, in un accordo circolare che prevede che OpenAI utilizzi tali fondi per acquistare chip Nvidia e potenziare la propria capacità di calcolo fino a 10 gigawatt.

Tuttavia, tale accordo è ancora in fase preliminare, con una lettera d’intenti firmata ma non ancora depositata ufficialmente presso le autorità regolatorie.

Momento chiave per il settore dei semiconduttori

In sintesi, la giornata di lunedì ha segnato un momento chiave per il settore dei semiconduttori e per l’ecosistema dell’intelligenza artificiale: AMD conquista terreno nella corsa ai chip per l’AI, mentre OpenAI continua a tessere una rete di alleanze per garantirsi la potenza di calcolo necessaria a restare al centro della rivoluzione tecnologica in corso.

Fondamentali e valutazione

  • AMD (Advanced Micro Devices) oggi tratta su multipli molto elevati: il P/E forward è oltre 45x, contro una media storica intorno a 30x.

  • Il rally del +23% dopo l’accordo con OpenAI ha già incorporato molte aspettative di crescita, e il titolo ora si muove su livelli di valutazione “premium”, simili a quelli di Nvidia nei momenti di massima euforia AI.

  • Tuttavia, la società mostra una solida redditività e un margine operativo lordo (EBITDA margin) vicino al 25%, con flussi di cassa positivi e in crescita.

Le prospettive: accordo con OpenAI e visione strategica

  • L’intesa con OpenAI è enorme in termini simbolici e industriali: 6 GW di chip MI450 a partire dal 2026 significa decine di miliardi di dollari di ricavi potenziali.

  • È anche una partnership di lungo periodo, con warrant che legano gli incentivi di OpenAI alla performance del titolo AMD.

  • In termini di posizionamento competitivo, AMD ora è il primo vero sfidante credibile di Nvidia nel campo dei chip per AI, dopo anni di dominio incontrastato di quest’ultima.

  • Inoltre, AMD ha accordi crescenti con Microsoft, Amazon e Meta, che stanno diversificando le proprie forniture di GPU per ridurre la dipendenza da Nvidia.

I rischi

  • Il mercato dei semiconduttori per AI è iper-competitivo e soggetto a rapide rivoluzioni tecnologiche: un ritardo nello sviluppo o nella produzione del chip MI450 potrebbe annullare parte del vantaggio.

  • I margini di AMD sono inferiori a quelli di Nvidia, e servono economie di scala per mantenere la competitività.

  • L’accordo con OpenAI entra in vigore dal 2026, quindi gli effetti saranno visibili tra 12–18 mesi: nel frattempo, la volatilità potrebbe restare alta.

Conclusione

AMD non è “da comprare a qualsiasi prezzo”, ma è un titolo da avere sotto osservazione seria per chi crede nel lungo termine dell’intelligenza artificiale.
L’accordo con OpenAI rafforza la narrativa e la pipeline industriale, ma nel breve periodo il titolo potrebbe aver corso troppo.