Risparmio in forma, usciti i dati di raccolta di Fineco, Mediolanum e Anima

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
5 min

I titoli del settore guadagnano terreno a Piazza Affari, il settore si conferma solido e il gestito tiene

Risparmio in forma, usciti i dati di raccolta di Fineco, Mediolanum e Anima
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Giornata d’oro per il risparmio a Piazza Affari, i titoli del settore segnano tutti performance superiori a quelle del paniere di riferimento incoraggiati anche da dati molto positivi sulle raccolte di settembre. Calo dei rendimenti con i tagli della BCE? Incertezze geopolitiche? Guerre e dazi? Vista dal fronte dei grandi asset manager italiani, sembrano solo nubi passeggere in un cielo profondo fatto di una crescita solida e inarrestabile.

Fineco, la raccolta a settembre balza del 61%

Prendiamo Fineco. La protagonista/pioniera delle banche online d’Italia, stranamente contendibile da molto tempo, ha registrato nel mese di settembre un balzo della raccolta netta del 61% rispetto al settembre 2024: raggiunge così i 748 milioni di euro.

Flussi importanti che portano la raccolta netta da inizio anno oltre i 7 miliardi di euro, contro i 5,4 dei primi nove mesi del 2024. L’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Foti non si sbottona neanche di fronte 17.300 nuovi clienti nel mese (il 35% in più del settembre 2024) che portano a 144.702 i nuovi clienti del 2025, per un totale di 1,76 milioni di clienti di Fineco che costringono a trasformare la prospettiva di un servizio privilegiato in un fatto sociale.

Miracoli della tecnologia, ma anche sicuramente un fatto culturale più profondo, forse anche una maturazione della platea dei risparmiatori italiani.

È una conferma che Fineco è “una piattaforma in grado di rispondere a tutte le esigenze finanziarie dei nostri clienti, confermando un costante interesse verso l’ampia gamma di soluzioni di investimento disponibili”, rivendica Foti, aggiungendo un accento anche sui risultati ritenuti soddisfacenti della componente gestita.

La raccolta di settembre vede infatti un balzo della raccolta diretta (dai 267,4 mln del settembre 2024 a 336,1 mln), un recupero importante della raccolta amministrata (da -265,1 mln a +92,7 mln) e un calo della raccolta gestita (da 463,8 a 319,4 mln), che però mantiene un trend di crescita nei 9 mesi (da 2,5 a 3,55 mld circa).

Il patrimonio totale di Fineco balza a 154,57 miliardi di euro (+14% a/a) e in particolare le masse del private banking crescono del 20% a  77,6 miliardi. FAM (Fineco Asset Management) ha segnato 196 milioni di raccolta retail (2,5 mld da inizio anno), con masse per 39,8 mld di cui 27,7 mld nel retail e 12 mld nell’istituzionale.

Il titolo di Fineco apprezza decisamente con un rialzo dell'1,35% a 18,525 euro, esattamente a metà strada tra i minimi del primo agosto a 17,55 euro e i massimi del 9 giugno a 19,67 euro. I volumi non sono niente di speciale e il quadro di breve conferma una mancanza di direzionalità con i prezzi sostanzialmente sui livelli di inizio anno. Servirà insomma qualcosa di più per sbloccare un titolo che comunque tratta a 17,33 volte gli utili degli ultimi 12 mesi (P/E ordinario TTM). I massimi intraday di oggi a quota 18,9 euro comunque depongono bene.

Banca Mediolanum, ancora una forte crescita della raccolta netta

Ma oggi anche Banca Mediolanum festeggia a Piazza Affari i nuovi dati sulla raccolta di settembre con un +0,65% a 17,05 euro. La società guidata dall’ad (e azionista di riferimento) Massimo Doris ha registrato a settembre un balzo della raccolta netta del 24,13% a 787 milioni di euro, il progressivo da inizio anno mostra una crescita del 19,14% a 11,12 miliardi di euro circa.

Doris conferma: “Siamo proiettati con slancio verso l’ultima parte dell’anno, forti di una raccolta gestita che si mantiene su livelli record e di una domanda in costante crescita per i nostri servizi”.

In realtà anche la raccolta del gestito della banca senza sportelli di Basiglio è calata a settembre: -14,96% a 506 milioni di euro, la componente chiave sono 542 milioni di raccolta tra fondi e gestioni (sia OICR, che unit-linked, -11,9% a/a), ma va ricordato che il totale della raccolta netta di Banca Mediolanum (i 787 mln di cui sopra) conta anche 327 mln di erogazione crediti (+15,5%) e 21 milioni di raccolta da polizze di protezione (+31%).

La reazione a Piazza Affari di Banca Mediolanum è positiva come detto, ma anche questo titolo viaggia tutto sommato per via laterali dalla seconda metà di agosto, da quando nell’intraday del 25 agosto ha aggiornato i massimi storici a 17,66 euro. C’è anzi il rischio nel breve di una distribuzione e forse servirebbero conferme più consistenti per scongiurare il ritorno di prese di beneficio.

Anima, un buon settembre anche per la controllata del Banco BPM

Un discorso relativamente a parte merita infine oggi Anima: anche l’asset manager ormai per quasi il 90% sotto il controllo del Banco BPM, come d’uso, ha pubblicato oggi i dati sulla raccolta di settembre. La raccolta netta di settembre, al netto delle gestioni ramo I, è di 242 milioni di euro. Era negativa per 140 milioni nel settembre 2024. Anche a settembre il risparmio gestito totale, con le polizze ramo I, segna deflussi importanti, pari a 718 milioni di euro, solo parzialmente mitigati da 10 milioni di afflussi nel mese provenienti dai private banker di Kairos Partners.

Va però precisato che da inizio anno il saldo del gestito con il Ramo I è positivo per 484 mln. Le masse in gestione di Anima ammontano a 208,1 miliardi (209,3 con l’amministrato di Kairos).

Gli scambi di Anima sono naturalmente ridotti per volumi visto lo scarso flottante, a ridosso del termine della seduta l’azione guadagna lo 0,25% a 6,135 euro. Da ricordare che l’ad del gruppo Alessandro Melzi d’Eril è stato da poco designato per l’incarico di CEO di Mediobanca. Ma questo è già un altro dossier.