Bayer, un altro rally dell'azione dopo notizie positive dagli USA sul caso del glifosato
pubblicato:Il big farmaceutico tedesco è ancora alle prese con decine di migliaia di cause legali e ha appostato 7,6 miliardi di dollari per i risarcimenti, ma con l'appoggio dell'Avvocatura generale USA (leggi governo Trump) spera ora di chiudere tutto entro la fine del 2026. Ecco il quadro

Nuovo strappo al rialzo di Bayer che anche oggi fa un balzo a doppia cifra a Francoforte con un +11,26% dell’azione a 33,89 euro dopo un massimo a 35,04 euro. Già qualche giorno fa il titolo del colosso farmaceutico si era messo in luce nei listini europei a seguito di uno studio positivo in fase clinica III (l’ultima prima dell’immissione sul mercato) sull’asundexian, che in combinazione con una terapia anticoagulante, ridurrebbe in maniera significativa i rischi di recidiva dell’ictus (stroke ischemico).
Bayer, spunti positivi sui casi del glifosato, la società spera di mettere un punto l'anno prossimo
Oggi la novità per Bayer viene da un altro ambito, dalla spinosissima questione del Roundup, il famoso glifosato usato come erbicida ‘totale’ ed ereditato dall’acquisizione di Monsanto.
La nota odierna di Bayer esprime compiacimento per la decisione dell’Avvocato generale degli Stati Uniti (Solicitor General) di supportare la revisione della Corte Suprema USA della petizione per il trasferimento del fascicolo (writ of certiori) nel caso Durnell e concorda con gli argomenti di Bayer sul diritto di prelazione (preemption).
Bayer – riporta ancora il comunicato di oggi – ritiene che il sostegno del governo USA sarà importante per la valutazione della petizione da parte della Corte.
La polverizzazione tra diverse corti del circuito federale nel caso di lite sulle lesioni personali del Roundup sulla questione trasversale della prevalenza o meno della legge federale sulle indicazioni degli Stati orientate alle teorie della omissione di avvertenza (failure-to-warn) impone, secondo Bayer, una revisione e una risoluzione da parte della Corte Suprema.
In definitiva secondo il CEO di Bayer Bill Anderson i contadini statunitensi potrebbero ottenere l’agognata certezza sul caso. “E’ tempo – aggiunge il comunicato di Bayer – che il sistema legale USA stabilisca che le società non possono essere putite da leggi statali per la conformità a indicazioni federali”.
Bayer, i miliardi di spese legali per i casi collegati al glifosato
Se una risoluzione giungesse, Bayer potrebbe fare chiarezza su decine di migliaia di casi di impiego del Roundup e fare un passo avanti decisivo verso l’obiettivo di contenere le liti su questa questione entro la fine del 2026, come annunciato con i dati del terzo trimestre del 2025.
Lo scorso 12 novembre, in occasione della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre il titolo di Bayer aveva fatto un importante allungo (+7,5%) che avrebbe poi posto le basi per il nuovo test della resistenza dei 29,93 euro superata soltanto di recente con il citato allungo di qualche giorno fa.
In quell’occasione Bayer aveva specificato di voler fare ricorso contro una decisione avversa della Corte Suprema del Missouri di fronte alla Corte Suprema USA e aveva anche aggiunto di avere appostato sul glifosato accantonamenti per rischi legali per ben 7,6 miliardi di dollari (circa 6,5 miliardi di euro) alla data del 30 settembre di quest’anno.
Quello che cambia oggi, in buona sostanza, è il sostegno del governo e quindi di Donald Trump tramite l’avvocatura generale dello Stato su una revisione federale complessiva della vicenda legale.
Lo suggerisce non troppo velatamente anche la nota odierna di Bayer, sebbene poi l’evoluzione del caso debba essere valutata sui fatti concreti.
Nel giugno del 2020, quando già erano in essere circa 125 mila cause legali, Bayer aveva annunciato una serie di accordi per oltre 10 miliardi di dollari (da 10,1 a 10,9 mld) per la risoluzione delle controversie attuali e future con circa il 75% dei claimant.
Doveva essere una pietra tombale sul caso e Bayer non ammise mai misfatti o responsabilità, ma le cause legali si protrassero e moltiplicarono.
Al 15 ottobre del 2025 su circa 197 mila cause totali, circa 132 mila erano state sistemate, il che significa che ne rimangono circa 65 mila. Se davvero fosse confermata adesso la prospettiva di una chiusura totale di tutti i dossier entro la fine del 2026, per Bayer sarebbe la fine di una delle più difficili vicende della sua lunga storia societaria e anche gli azionisti potrebbero tirare un sospiro di sollievo.
Oggi il mercato sembra crederci.
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