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Opzione donna 2023: cosa cambia, requisiti e come fare domanda

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Come è cambiata Opzione Donna nel 2023 dopo la riforma del Governo Meloni? Ecco i requisiti, come fare domanda e tutto quello che c'è da sapere.

Opzione donna 2023: cosa cambia, requisiti e come fare domanda

Il Governo Meloni ha confermato una delle finestre di uscita anticipata dal lavoro: Opzione Donna è prorogata fino al 31 dicembre 2023.

Cambiano però i requisiti di accesso alla pensione, l'età pensionabile e le categorie di lavoratrici che possono sfruttare questa finestra, che diventa più stringente. Si va verso nuovi correttivi alla misura: per chi?

Ecco quali sono le novità, cosa cambia dopo la riforma e come fare domanda per accedere alla pensione con Opzione Donna nel 2023.

Opzione Donna 2023: come funziona e requisiti

Nella Legge di Bilancio 2023 sono stati introdotti requisiti più stringenti per il pensionamento anticipato con Opzione Donna: nel 2023 sale l'età pensionabile e si restringono le categorie di lavoratrici che possono sfruttare questa finestra.

Infatti, Opzione Donna stava diventando insostenibile per l'afflusso di lavoratrici che hanno maturato i requisiti per il pensionamento. Secondo i dati INPS, si tratta di 23.812 pensioni liquidate nel 2022, ovvero il 15,4% in più rispetto al 2021. Per il 2023, invece, si attendono appena 3.000 uscite.

Fino al 31 dicembre 2023, quindi, Opzione Donna è accessibile per le lavoratrici che hanno compiuto almeno 60 anni di età (a prescindere dal fatto che siano dipendenti o autonome) e sempre con almeno 35 anni di contributi versati.

La novità riguarda la possibilità di anticipare l'uscita a:

  • 59 anni, con un figlio;

  • 58 anni, con due figli.

Per sfruttare il requisito dei figli e anticipare la pensione, però, le lavoratrici devono rientrare in una delle tre categorie ammesse: invalide almeno al 74%, caregiver o disoccupate a causa di licenziamento o difficoltà dell'azienda.

Opzione Donna 2023, correttivi in arrivo: per chi?

La finestra di uscita con Opzione Donna permette alle lavoratrici che hanno maturato i requisiti sopra descritti entro il 31 dicembre dello scorso anno di lasciare il lavoro.

Tuttavia, i correttivi applicati dalla Legge di Bilancio hanno creato un esercito di aspettative disattese.

I vecchi requisiti, infatti, prevedevano un'uscita anticipata a

  • 58-59 anni di età (in base a dipendenti o autonome);

  • 35 anni di contributi versati.

Da questo esercito di "esodate" deriva la necessità di apportare un nuovo correttivo a Opzione Donna: si ipotizza la possibilità di sfruttare l'anticipo con i "vecchi" requisiti per coloro che li hanno maturati entro giugno dello scorso anno.

Tale novità dovrebbe trovare applicazione formale entro la fine del mese, se confermata da un apposito provvedimento.

Come fare domanda per accedere a Opzione Donna

Se hai maturato i requisiti per accedere al pensionamento anticipato con Opzione Donna puoi inviare la tua domanda all'INPS sfruttando la nuova procedura.

Ricorda che la finestra di uscita di Opzione Donna comporta una decurtazione del 25-30% sull'importo dell'assegno pensionistico.

I canali per fare domanda di pensionamento con Opzione Donna sono tre:

  1. 1.

    tramite il sito dell’INPS, entrando con lo SPID (almeno di livello 2), CNS o CIE, cliccando poi su “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Pensione anticipata - Opzione donna” – Domanda”;

  2. 2.

    tramite i servizi telematici dei patronati;

  3. 3.

    chiamando il Contact Center dell'INPS, al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (a pagamento da rete mobile).

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