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Pensione a 62 anni: è possibile andarci prima?

di FTA Online News pubblicato:
4 min

Sono ancora tanti i cittadini che hanno il desiderio di andare in pensione a 62 anni: ma è davvero possibile andarci prima? Ecco quali sono i principali metodi a disposizione dei lavoratori per ottenere prima il pensionamento nel 2022 e a quali soggetti sono destinati.

Pensione a 62 anni: è possibile andarci prima?

Con l’avanzare degli anni, la stanchezza e il desiderio di avere più tempo libero spingono spesso i lavoratori a chiedersi se è possibile andare prima in pensione, sognando delle alternative valide al consueto canale di pensionamento rappresentato dalla pensione di vecchiaia tradizionale.

A questo proposito, tutte le risposte ai quesiti e alle domande poste dai cittadini che intendono accedere prima all’assegno previdenziale potranno essere risposte chiaramente da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e dalle disposizioni governative, in particolare quelle contenute all’interno della recente Legge di Bilancio 2022.

Nel seguente articolo, quindi, vedremo brevemente quali sono tutti i canali di pensionamento che permetterebbero alle persone che lo desiderano di poter finalmente avere più tempo libero, accedendo ad una nuova pensione anticipata.

Ma attenzione! È importante capire anche quali saranno le conseguenze in termini di importi che saranno percepiti, così come anche le condizioni richieste al momento della trasmissione dell’istanza per andare in pensione in alcuni casi, anche a 62 anni.

Tutti i canali di pensionamento validi nel 2022

Il sistema previdenziale che attualmente contraddistingue il nostro ordinamento è, come tutti ormai sanno, spesso soggetto a cambiamenti, modifiche ed interventi da parte della squadra dell’esecutivo. Effettivamente, con il susseguirsi dei Presidenti del Consiglio dei Ministri, spesso tra i punti centrali delle nuove manovre finanziarie elaborate alla fine dell’anno, vi è anche quello di andare a formulare un sistema pensioni che potesse essere non solo sostenibile dal punto di vista economico per le casse statali, ma che potesse anche accontentare le nuove esigenze dei lavoratori.

Al momento, quindi, si possono riconoscere le seguenti formule previdenziali, ognuna delle quali indirizzata a determinate categorie di persone che dovranno quindi dimostrare di essere in possesso di specifiche caratteristiche e particolari condizioni: pensione anticipata INPS, pensione di vecchiaia INPS, pensione con Quota 102, pensione con Opzione Donna, pensione con APE Sociale.

La pensione di vecchiaia con l’assegno a 67 anni

Anche in seguito alla pubblicazione ed entrata in vigore dell’ultima Legge di Bilancio a partire dal primo gennaio 2022, non sono cambiate le disposizioni legate alla pensione di vecchiaia. Ciò significa quindi che, come si può ben immaginare, resta fissata all’età di 67 la condizione obbligatoria legata all’età anagrafica necessaria per i cittadini che intendono accedere al pensionamento.

Lo stesso accadrà, verosimilmente, anche per l’anno prossimo, dunque per il 2023, in quanto secondo le statistiche e le rilevazioni effettuate dall’Istituto Istat, non sarà richiesto un nuovo adeguamento ai requisiti legati alla speranza di vita.

Chi può avere la pensione anticipata INPS nel 2022

Allo stesso tempo, così come avvenuto per la pensione tradizionale di vecchiaia INPS, anche per quanto riguarda il canale di pensionamento della pensione anticipata INPS, la recente Manovra finanziaria non ha comportato alcun tipo di modifica ai requisiti e alle condizioni di accesso.

In questo caso, come tutti ormai sanno, è necessario raggiungere per gli uomini 2.225 settimane contributi e per le donne 2.175 settimane.

Tuttavia, in questo caso, così come accade spesso anche per altre formule di pensionamento, l’ordinamento ha previsto alcune eccezioni per quanto riguarda i lavoratori che appartengono alla categoria di lavoratori precoci, oppure addetti a lavori gravosi, caregiver, invalidi e altri.

Con Quota 102, si va in pensione a 64 anni

La grande novità che ha caratterizzato la nuova Manovra finanziaria 2022 in riferimento all’argomento delle pensioni rappresenta la Quota 102. Si tratta, come ormai tutti sanno, della modalità di pensionamento che ha colmato il gap che si sarebbe andato a creare con la fine definitiva della Pensione Quota 100, avvenuta nel mese di dicembre dello scorso anno.

In questo caso, i cittadini iscritti a determinate gestioni e casse INPS, potranno richiedere l’accesso all’assegno previdenziale una volta spente 64 candeline, ma soltanto in seguito all’accertamento da parte dell’Istituto INPS in merito al raggiungimento dell’anzianitàcontributiva di 38 anni.

Come funziona l’assegno previdenziale per le donne a 58 anni

Un’ulteriore possibilità di accesso anticipato all’assegno previdenziale, è stato concesso da parte della squadra dell’esecutivo a partire dall’anno 2019 esclusivamente alle donne.

In questo caso, stiamo parlando della Pensione Opzione Donna. Questa formula consente alle donne che hanno lavorato fino ad ottenere 35 anni di vita contributiva, la possibilità di raggiungere il pensionamento quasi dieci anni in anticipo.

Nello specifico, sono ammesse le lavoratrici che hanno un contratto dipendente con età superiore ai 58 anni e quelle autonome e libere professionisti che invece hanno spento almeno 59 candeline.

In pensione a 63 anni per alcuni lavoratori con APE sociale

Infine, potranno avere prima la pensione anche alcune categorie di lavoratori e di cittadini, purché venga rispettato innanzitutto il requisito anagrafico di 63 anni e che si rientri in specifiche condizioni.

Tra i cittadini che potranno usufruire dei benefici concessi dall’APE sociale vi sono disoccupati, lavoratori che svolgono mansioni gravose, invalidi e disabili, e altre categorie.